Un recente articolo de L’Espresso afferma che non più di 15 dei 78 parlamentari italiani eletti al parlamento europeo nel 2004 parlano e comprendono una lingua straniera, neppure francese o inglese; con qualche difficoltà quindi per loro a capire che fare, come intervenire e contribuire ai lavori .
Sarà per l’inevitabile stress conseguente che la gran parte degli eletti italiani partecipa poco o nulla ai lavori e sarà sempre per fargli sopportare lo stress che gli italiani sono di gran lunga i più pagati di tutta Europa, più dei tedeschi, dei francesi,degli spagnoli e quasi 3 volte la media dell’insieme dei 785 eletti di 27 paesi membri.
Inoltre l’interesse per l’Europa, per Strasburgo e Bruxelles sembra essere breve perché anche il ricambio è notevole.Secondo Monica Frassoni, europarlamentare dei Verdi, fra i pochi che sembrano credere davvero all’impegno europeo e una delle più attive e più presenti, più della metà (una quarantina) degli italiani sono cambiati ed i nuovi si aggirano un po’spaesati nelle sale dove si dovrebbero costruire le regole di base per far camminare un po’ questa Europa unita.
Naturalmente verrebbe da chiedersi perché, nel candidare qualcuno, i partiti non accertino un po’ di più la vocazione europeista dei prescelti e magari anche la loro conoscenza di almeno una mezza lingua straniera; per non parlare dell’idea estremista, che non sfiora nessuno, di proporre, visti i tempi che corrono, almeno la riduzione della loro indennità complessiva, 12.000 euro mensili solo come base, al livello di quella del parlamento nazionale dove ne guadagnano “solo” 9000.
Sul bazar di candidati, eletti, dimessi, presenti ed assenti ci sarebbe da scrivere libri, ma almeno un caso lo vogliamo raccontare. Nel giugno 2004 Insieme per l’Ulivo (poi diventato il PD avendo prima scippato un simbolo che raccoglieva anche Verdi ed altri) presentò e fece eleggere a Bruxelles, nella circoscrizione Nord-Ovest, Mercedes Bresso (proveniente dalla carica di Presidente della provincia di Torino) che ottenne ben 111.681 preferenze. Il tempo di ambientarsi un attimo e si scoprì che la vera destinazione dell’eletta era di fare, 10 mesi dopo, il candidato alle elezioni regionali dove venne eletta Presidente della Regione. Al suo posto subentrò quindi all’inizio di Maggio 2005 Gianni Rivera, noto ex campione del Milan, (ex DC, ex PattoSegni, ex Rinnovamento, Democratici, Margherita) primo non eletto con 45.346 preferenze.
Il campione nel frattempo aveva però maturato una nuova vocazione che lo portava a mettersi a Strasburgo per conto suo nel gruppo dei NON ISCRITTI .Alla fine 2007 aderiva alla Rosa Bianca, che non era un gruppo di ex moschettieri ma un piccolo gruppo (Baccini ,Tabacci + Pezzotta) che dichiararono di voler rifondare il centro e per questo imperversarono per qualche mese come protagonisti nei vari Porta a Porta, Ballarò, Matrix. La cosa dura poco, Baccini candidato alle comunali a Roma prende lo 0,7%, decide che il suo futuro è nel centro-destra ed il gruppo finisce lì.
Rivera resta in Europa nei NON ISCRITTI e se qualcuno avesse la curiosità di conoscere le sue posizioni e le sue attività europee resterà con la curiosità. Non si trova infatti ad oggi nei vari siti che elencano le presenze (di fatto segrete) e le attività a Bruxelles praticamente nulla su di lui che probabilmente deve avere parecchi impegni da qualche altra parte.
Chissà se lo sanno e cosa ne pensano i 111.681 elettori di Insieme per l’Ulivo che hanno dato il voto per 5 anni praticamente a…nulla.
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