15 luglio 2015

ECOLETTERA 65 del Gruppo Cinque Terre





editoriale 1: Sviluppo sostenibile: salvare il pianeta si può o bisogna tornare indietro di qualche secolo?

Come conciliare il desiderio di industrializzazione dei 3 miliardi di poveri nel mondo, coloro che il Papa giustamente identifica con le prime vittime del surriscaldamento della terra, con l’applicazione di un modello di industrializzazione che uccide il pianeta? Le alternative sono due: o torniamo ad un modello di vita antecedente alla rivoluzione industriale o ne inventiamo uno nuovo. Anche se il miliardo che vive nei paesi industrializzati, e che consuma per capita più di ogni altro abitante al mondo, riducesse drasticamente il proprio consumo energetico, il surriscaldamento della terra non cesserebbe.  Ciò di cui abbiamo bisogno è un investimento massiccio nella ricerca di una o più fonti energetiche che sia in grado di sostituirsi per semplicità ed efficienza agli idrocarburi e che sia funzionale all’innovazione tecnologica ed al surplus di forza lavoro. E non lasciamoci confondere dalle statistiche, secondo l’International Energy Agency, nel 2014 sono stati investiti 310 miliardi di dollari nell’industria delle rinnovabili, contro i 60 di dieci anni fa. Tanto per capire quanto piccole siano queste cifre, 310 miliardi di dollari sono una frazione di quanto si è speso per salvare il sistema finanziario dalla crisi della Lehman Brothers. Ed il tempo stringe. Il 2015 è già l’anno più caldo della storia moderna, il mese di maggio ha battuto tutti i record. E’ ora di smettere di discutere ed iniziare a fare qualcosa di concreto per salvare il pianeta. (Loretta Napoleoni su  ilfattoquotidiano  ) leggi
 
editoriale 2: Fra i migranti le prostitute schiave

Per loro lo sbarco in Italia è l’inizio di un nuovo incubo: la prostituzione forzata. Accade a migliaia di donne africane. Da mesi i trafficanti approfittano dell’esodo dei profughi. Sfruttando l'emergenza, mentre il governo non si muove. Quando sbarcano in Italia non sorridono. Hanno superato il deserto, attraversato il Mediterraneo, sono arrivate vive in Sicilia. Ma non sono salve. Perché per loro l’approdo è solo l’inizio di un nuovo incubo: la prostituzione forzata. Sta accadendo ogni giorno a centinaia di donne, soprattutto nigeriane ma non solo. Adescate con la promessa di un futuro migliore in Europa, vengono traghettate dalla povertà alla schiavitù del sesso nelle città occidentali. I trafficanti approfittano dell’esodo dei profughi, usando gli scafisti per portare qui la loro merce: le donne. Dopo lo sbarco, si insinuano nelle pieghe dell’emergenza per ottenere permessi temporanei e forzarle al marciapiede. Senza che le nostre istituzioni riescano a impedirlo, rassegnate a farsi complici degli sfruttatori. «Queste ragazze vivono una seconda schiavitù. Prima la fame, poi lo sfruttamento sessuale», commenta padre Efrem Tresoldi, direttore della rivista dei missionari comboniani, “Nigrizia” : «Il governo non sta agendo. Forse non vede la gravità del fenomeno, oppure chiude un occhio per evitare di soffiare sulle paure, di dare spazio alla destra. Le reti criminali ne approfittano. E lucrano sulle donne contando proprio sull’incuranza delle istituzioni». (  Piero Messina e Francesca Sironi da espresso.repubblica.it ) leggi

editoriale 3 : Italicum, è già tempo di ritocchini: come eliminare in modo indolore il M5S

..Le ultime elezioni regionali rivelano l’’imprevisto: dove si è andati al ballottaggio, vince il M5S! E allora? Non era proprio il ballottaggio, “uno strumento democratico straordinario”, perché costringe “i partiti a scegliere candidati appealing: validi e in grado di catturare, come seconda scelta, il voto di quegli elettori che al secondo turno si trovano nell’impossibilità di votare il proprio partito”? (D’Alimonte, intervista a L’’Espresso, 5 maggio 2015).Sì, ma dipende chi vince. Se è il M5S, allora si scopre all’’improvviso che legge elettorale più bella del mondo ha già bisogno di un ritocchino: al posto del premio alla lista, sarebbe meglio darlo alla coalizione. In questo modo, centrodestra  e centrosinistra potrebbero assicurarsi di andare solo loro al ballottaggio, lasciando fuori dai giochi il M5S.. Un nuovo accordo tra Renzi e Berlusconi che potrebbe garantire a Renzi  i voti sulla riforma del Senato, ed in cambio ottenere il premio alla coalizione, in modo da essere lui ad andare al ballottaggio con il PD alle prossime elezione: una specie di ‘patto del Nazareno-baby’ per eliminare il pericolo pentastellato. (  Paolo Becchi su ilfattoquotidiano ) leggi


Energie rinnovabili: senza sussidi pubblici sole e vento costerebbero meno di petrolio e carbone

Dalla scorsa estate sono scomparsi oltre 100.000 posti di lavoro nell’oil and gas in tutto il mondo. Il numero di trivelle continua a calare: nello scorso anno solo negli Usa mille pozzi sono stati chiusi perché non più economicamente fruttuosi. Ci sono ora solo 860 trivelle attive nel paese. E questa ecatombe non riguarda solo gli Usa. Finanche Wall Street non investe più nel fossile. Le rinnovabili  crescono, assieme ai migliori tentativi di migliorare la nostra efficienza energetica, nonostante tutti gli ostacoli seminati da petrolieri, lobby e speculatori aggrappati allo status quo . Togliamo ogni forma di sussidio ai petrolieri , 550 miliardi di dollari nel 2014 a livello planetario.  (  Maria Rita D'Orsogna su ilfattoquotidiano ) leggi


Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua - Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino

Il bilancio 2014 della  partecipata SMAT spa  ha generato un utile netto di € 40 milioni. Come? SMAT ha una straordinaria “chance” : la tariffa del Servizio Idrico Integrato , determinata dall’ ATO 3 Torinese,  applicata sulle nostre bollette, che produce ricavi  stabili per il gestore che non si cura di cosa avviene nel  mercato! Cosa si scopre? Che a fronte di una diminuzione dei consumi ( da 184,55 milioni/mc nel 2012, a 175,38 nel 2013 e 170,99 nel 2014) i ricavi aumentano rispetto al 2012 di ben 19 milioni di euro! Per un qualsiasi imprenditore la diminuzione delle prestazioni e/o delle vendite comporta inevitabilmente minori ricavi e quindi minori utili. Ma non per SMAT!  Perché? Semplice: basta confrontare  le tariffe del 2012 con quelle del 2014  per scoprire che sono aumentate di ben il  16%!   L’ennesima dimostrazione che finché sarà gestita da una Società per Azioni la nostra acqua sarà trattata come una merce dalla quale estrarre profitti e non come un Bene Comune da gestire con trasparenza ed efficienza, con criteri di solidarietà, equità , tutela della risorsa naturale  e dell’ambiente. ( Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua - Comitato provinciale Acqua Pubblica Torino ) leggi


Nei primi sei mesi dell’anno il numero degli ascoltatori medi giornalieri  è rimasto sostanzialmente immutato rispetto all’anno precedente. Un leggero calo è stato fatto registrare dal target commerciale (25-54 anni), quello teoricamente più sensibile alle novità mediatiche e predisposto ad accogliere le proposte dei new media e che, secondo alcuni esperti, avrebbe dovuto, in tempi anche celeri, abbandonare definitivamente la Tv. E’ invece  l’informazione (Tg, programmi d’informazione, talk) della Rai a essere sotto accusa (esclusi i programmi di Gabbanelli e Iacona). Dal servizio pubblico si aspetterebbe il racconto più fedele della realtà e non, come avviene spesso, l’esposizione di verità precostituite; dal servizio pubblico si aspetterebbero conduttori equilibrati e non schierati.  ( Francesco Devescovi  su  ilfattoquotidiano  ) leggi


Ben tornata, Europa.  Altro che Grexit !

L’Italia non è una potenza. Non lo è più. E’ stata buttata fuori dal G7. E’ stata buttata fuori dal G8. E da otto mesi è stata buttata fuori anche dal G10. Non lo dicono, ma questo non vuol dire che non sia vero. Grazie a, in sequenza cronologica, Romano Prodi, Massimo D’Alema, Silvio Berlusconi, Romano Prodi, Silvio Berlusconi, Mario Monti, Enrico Letta e Matteo Renzi, l’economia italiana ha perso il 22% del proprio PIL, la disoccupazione è salita, negli ultimi dieci anni, dal 7,4% al 13%, la povertà è triplicata, le dieci più importanti banche nazionali che controllano la Banca d’Italia non sono più italiane, passate sotto il controllo della finanza speculativa statunitense (Black Rock e Goldman Sachs), di quella araba (Qatar, Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita, che insieme controllano Unicredit e Intesa S.Paolo) e di quella cinese; l’Italia, oggi, è undicesima. Questo è l’elenco delle prime dieci potenze economiche al mondo in ordine di produzione e creazione di PIL : 1) Usa  2) Cina 3) Giappone  4) Germania  5) Gran Bretagna  6) Francia  7) Brasile  8)  Russia  9)  India 10) Corea del sud. L’Italia non c’è.” (di Sergio Di Cori Modigliani ) leggi  

La Crisi e la socialdemocrazia
Quel che resta della sinistra europea (salvo nicchie occasionali di aree radicali, peraltro, non sempre molto aggiornate) ormai si divide fra un’ala neo liberista appena mascherata che va sotto il nome di “Internazionale Socialista” o socialdemocrazia ed una sinistra che si dice radicale (Sel, Rifondazione, Syriza, Linke e, per certi verso Podemos) ma che, in realtà, è una pallida sinistra socialdemocratica.  Il riformismo più o meno socialdemocratico, è pensiero politico adatto ai momenti ordinari della vita politica, ma quando arrivano i momenti di crisi del sistema, si solleva un’ondata di protesta popolare e se a dirigerla non sei tu, lo farà un altro. Che è precisamente quello che sta accadendo. E quello che colpisce è che militanti e dirigenti di questi partiti, non si chiedano minimamente il perché dei loro insuccessi e dei successi altrui. Hanno fatto eccezione sinora Syriza e Podemos, perché non sono stati percepiti come partiti di sistema, ma aspettate che venga fuori la loro natura sostanzialmente  socialdemocratica e vedrete. Il M5S è un movimento in bilico che fa un po’ eccezione, ma, prima o poi dovrà misurarsi anche lui con le dinamiche della crisi. A volte è l’essere troppo prudenti ad essere la posizione meno realistica. ( di Aldo Giannuli ) leggi

Grecia: Verso una regressione di settanta anni 

Per­ché i Fran­cesi seguono le tappe della «crisi greca» con una tale pas­sione, come se la pro­pria sorte ne dipen­desse? Per­ché è pro­prio così, ne va del loro destino. Ognuno di noi è coin­volto per ragioni per­so­nali, pro­fes­sio­nali ed intellettuali. Ma la que­stione di fondo è quella poli­tica: è l’attualità della poli­tica, la sua resi­stenza alla governance, la sua capa­cità di ricon­qui­stare il posto che deve occu­pare in una società di per­sone libere. Riba­dia­molo con forza: non vi è «Gre­xit» che non con­duca, di fatto, all’esclusione della Gre­cia dall’Unione euro­pea, in seguito alla quale si pro­fi­lerà pre­sto la disin­te­gra­zione di quest’ultima. Altri­menti ci sarà la colo­niz­za­zione, il pro­tet­to­rato del «Nord» sul «Sud». Noi siamo tutti cit­ta­dini d’Europa, tutti respon­sa­bili quando i nostri diri­genti non lo sono, e dob­biamo mani­fe­stare con tutte le nostre forze e con tutti i mezzi con­tro quest’infamia accom­pa­gnata da una regres­sione sto­rica di settant’anni. Ecco cin­que ipo­tesi, che credo siano con­di­vi­si­bili, ma di cui sono l’unico responsabile.  ( Étienne Balibar  da  il manifesto  ) leggi

Grecia, Sapelli: “La Germania vuole uccidere la Grecia mossa da fanatismo ideologico”

L'economista e docente di Storia economica all’università Statale di Milano: "Si è compiuto ciò che era già scritto. Sono dei fanatici che fanno dell'austerità una religione". La possibilità di una Grexit temporanea di 5 anni? "Non ha un senso economico ma solo politico, di affermazione, di dominio. I tedeschi hanno vinto, ma è una vittoria di Pirro perché stanno segnando la fine dell'Europa unita". “I tedeschi fanno questo non per calcolo economico, ma solo per fanatismo ideologico. Sono dei fanatici. Questa situazione riflette la disgregazione dell’ordine internazionale. Tutte le medie potenze regionali aspirano ad operare “stand alone“, da sole: i tedeschi sono convinti di poter andare avanti senza gli Stati Uniti e si alleano con i cinesi, gli inglesi anche, i russi hanno scelto da tempo la via dell’isolazionismo, i francesi sono gli unici che hanno ambizioni imperiali e ciò è dimostrato dal fatto che hanno cercato di aiutare i greci. Noi abbiamo perso una grande occasione e credo che Renzi rischi moltissimo”. ( Intervista a Giulio Sapelli di Marco Pasciuti su ilfattoquotidiano ) leggi
 
Grecia: Schulz, il buttafuori della SPD 

La «mamma» della Ger­ma­nia conta sul but­ta­fuori della SPD. Nel brac­cio di ferro fra Ber­lino e Atene, più che Angela Mer­kel l’autentico inter­prete della «linea gotica» è Mar­tin Schulz. Iscritto al par­tito a 19 anni, con­si­gliere comu­nale di Wür­se­len (Renania-Vestfalia) ne diventa bor­go­ma­stro a soli 31 anni. Una car­riera che dal 1984 diventa squi­si­ta­mente poli­tica. Debutta a Bru­xel­les: euro­de­pu­tato, poi capo­de­le­ga­zione Spd e nel 2002 vice­pre­si­dente dell’Europarlamento. Il 17 gen­naio 2012 Schulz viene eletto pre­si­dente. Il 1 luglio 2014 viene con­fer­mato al primo scru­ti­nio. Schulz incarna l’anima per­versa della SPD. Cal­cia­tore man­cato, con un pas­sato da alco­li­sta, libraio a Wür­se­len, da tre anni è anche cava­liere di Gran Croce della nostra Repubblica. Schulz ora si ritrova sotto il fuoco di fila delle pole­mi­che per le sue dichia­ra­zioni anti-Tsipras nel pieno del refe­ren­dum di domenica. In patria viene cri­ti­cato dai gio­vani Jusos. All’interno del gruppo euro­peo SD c’è imba­razzo. Nell’ultima set­ti­mana si è impe­gnato a fare cam­pa­gna per il “sì”, per la caduta del legit­timo ese­cu­tivo greco e per la sua sosti­tu­zione con un governo tec­nico filo euro­peo. Il com­por­ta­mento di Schultz è stato par­ziale, bru­tale, ottuso, e senza pre­ce­denti nella sto­ria del par­la­mento euro­peo che presiede». ( Sebastiano Canetta da il manifesto ) leggi

Germania: Am Gleisdreieck, il parco di Berlino in mezzo ai binari abbandonati della ferrovia

Dal 2011 Berlino ha un’altra grandissima area verde: il parco a Gleisdreieck. Si estende per circa 26 ettari nel raccordo triangolare che collega gli storici siti ferroviari delle stazioni merci “Potsdamer” e “Anhalter”. Il suo nome deriva dalla stazione metropolitana di Gleisdreieck, triangolo di binari, che perde la sua originaria forma nel 1912, quando dopo una serie di gravi incidenti viene progettato un nuovo incrocio di scambio.
Il Gleisdreieck è un parco pubblico con impianti ricreativi nell’area ovest di Kreuzberg, al confine con Schöneberg e Tiergarten. Il complesso progetto di riqualificazione dell’area, iniziato nel 2006 vede, come spesso succede a Berlino, la partecipazione attiva dei cittadini impegnati attivamente nella pianificazione del parco, che nasce dalle ceneri di aree infrastrutturali ormai abbandonate. I Berlinesi da più di quarant’anni si battono per rendere accessibile l’area del parco, mantenendone la sua naturale vocazione “selvaggia”.La progettazione dell’arredo urbano si avvale dei dettagli e dei materiali esistenti sul luogo, binari arrugginiti e vecchi ponti di ferro che integrati con la vegetazione spontanea esercitano un potente effetto poetico. ( Zuleika Munizza da  berlinocacioepepemagazine.com  ) leggi
 La foto del giorno: Europa dei popoli ?



 La foto del giorno: Europa dei popoli ?






SANTO PADRE FRANCESCO SULLA CURA DELLA CASA COMUNE




INDICE
Laudato si’, mi’ Signore [1-2] . . . . . . 3
Niente di questo mondo ci risulta indifferente [3-6] 4
Uniti da una stessa preoccupazione [7-9] . . . .7
San Francesco d’Assisi [10-12] . . . . . . . 9
Il mio appello [13-16] . . . . . . . . . . 12                                
continua……………....................…...…………. leggi




Quello che possiamo fare
 
Il documento annuale  del   Gruppo Cinque Terre - giugno 2015

Il documento annuale del Gruppo Cinque Terre tenta una operazione verità e suggerisce scelte difficili ma secondo noi inevitabili.                                                                       




Il punto di vista  del Gruppo Cinque Terre



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