Cominciamo a fare luce sui
risultati veri invece di inventare un voto che non c’è.
I votanti, senza contare
l'estero con pochissimi partecipanti, sono stati 23.274.504 su un totale di
49.552.399 aventi diritto. Per la prima volta dal dopoguerra ben 26,3
milioni di elettori su 50 non hanno votato nessuna delle 15 liste presentate
delle quali 6 hanno ottenuto dei seggi. Alle politiche del 2022 le liste erano
23 e 7 hanno ottenuto degli eletti. Con un quorum al 5% invece del 4% è
probabile che 7 liste invece di 6 avrebbero ottenuto seggi ( come nel 2022 con
Azione e Italia Viva uniti ). Che mi conferma che un quorum più alto non
diminuisce la rappresentanza rafforzando invece la stabilità e la maturità del
sistema politico. Preciso che la notizia
che Renzi, Calenda e Bonino, le cui giravolte ormai mi fanno venire il mal di
testa, non abbiano mandato nessuno a Bruxelles, non mi provoca alcuna
tristezza.
I tre partiti di
centro-destra che governano l’Italia hanno ottenuto poco più di 11 milioni
di voti su 50, almeno 1 milione di voti in meno delle elezioni politiche del
settembre 2022 ( erano circa 12,6 mil. compreso l’Estero ). Nel 2008 il
CDX arrivava a 17 milioni di voti. Possono solo esultare della mediocrità dei
loro oppositori e della subalternità dei media, non certo del voto degli elettori. Più di 75 su 100 non li
votano.
La somma di PD, AVS, M5S non
ha superato i 9,5 milioni di voti, 1,2 mil. in meno delle politiche del
settembre 2022.
Gli astenuti sono aumentati
di 4,7 milioni rispetto al settembre 2022 ( da 21,6 a 26,3 milioni ).
Poiché le elezioni europee
sono le uniche dove non ci sono trucchi, finte liste, voti utili e premi di
maggioranza, al contrario di politiche regionali e comunali, ma una fotografica
rappresentanza del paese, le loro semplici regole dovrebbero essere accolte
in una nuova legge elettorale e quindi essere la base di una battaglia primaria
per la democrazia e la rappresentanza per riprenderci il diritto di tutti
di contare davvero qualcosa.
La maggiore partecipazione al
voto nelle aree dove si votava anche per regionali ( Piemonte nel Nord Ovest )
o grandi Comuni conferma che l’istituzione del vero Election Day ( si
vota solo ogni due anni raggruppando insieme qualunque livello di voto e nello
stesso giorno dell’anno ) è una battaglia di rilievo primario per la
democrazia e la rappresentanza che cambierebbe totalmente l’Italia.
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