costruire la
transizione: un nuovo ecologismo - democrazia - giustizia - nuovi lavori
Gruppo delle Cinque
Terre ECOLETTERA 66/1 settembre 2015
editoriale 1: Sblocca Italia, nel decreto del governo 12 nuovi inceneritori in 10 regioni
Si aggiungono ai 42 già in funzione e ai
sei già autorizzati ma in via di costruzione. Il testo inviato ai governatori
in bozza svela le intenzioni dell’esecutivo. Dal Piemonte alla Sicilia
verrebbero bruciate 2,5 milioni di tonnellate di spazzatura in più, +37%
rispetto a oggi. Il ministro Galletti ha convocato una riunione tecnica per il
9 settembre: "Bisogna fare presto". Il 29 luglio è arrivata alle Regioni
la bozza di decreto legislativo
che attua una delle previsioni del decreto Sblocca Italia divenuto legge a
novembre scorso: quella sugli inceneritori, che prevede l’autorizzazione di 12 nuovi inceneritori in dieci
regioni: due in Toscana e Sicilia, uno a testa in Piemonte, Liguria, Veneto,
Umbria, Marche, Campania, Abruzzo, e Puglia. Impianti che vanno ad aggiungersi
ai 42 già in funzione e ai sei già autorizzati ma ancora in via
di costruzione. Il dlgs partito da Palazzo
Chigi è ormai alla terza riscrittura e effettivamente in ritardo
rispetto ai tempi previsti dalla Sblocca Italia (entro 100 giorni
dall’approvazione della legge), ma ora il governo non vuole più aspettare: la
bozza è accompagnata dal caldo invito del ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, a fare in fretta
(“la necessità che su tale documento la Conferenza esprima il proprio parere
nella prima seduta utile”) e dalla convocazione di una riunione tecnica il 9
settembre. Non sia mai che la Corte
costituzionale accolga i ricorsi che le regioni hanno avanzato su questo
punto e si blocchi l’iter dei nuovi impianti. ( Marco Palombi su ilfattoquotidiano ) leggi
editoriale 2: Ne rimarrà soltanto uno... forse
Era toccato alla tigre di Giava negli
anni ‘80, allo stambecco dei Pirenei nel 2000 e al delfino di Baiji River nel
2006 solo per citare alcuni tra i più famosi. Ora tocca a Sudan, l’ultimo rinoceronte bianco settentrionale di sesso
maschile rimasto sulla faccia della Terra e già idealmente catalogabile
come l’ultimo rappresentante di una specie destinata all’estinzione, visto che
è ormai troppo vecchio per riprodursi. Negli ultimi decenni il rinoceronte
bianco settentrionale, una delle due sottospecie di rinoceronte bianco, ha
vissuto principalmente nelle praterie di erba alta e nella savane di Uganda,
Ciad, Sudan, Repubblica centrafricana e Repubblica Democratica del Congo, ma
dal 1960 il numero di esemplari di questa specie è calato drasticamente,
passando dai circa 2mila ai 7 censiti nel 2009. Le cause principali di questo drammatico declino risiedono nella deforestazione selvaggia e nelle caccia finalizzata al contrabbando di corni, che
sul mercato nero valgono attualmente più di oro, diamanti e cocaina. (Alessandro
Graziadei da unimondo.org
) leggi
La foto
del giorno: Manifestazione a Seattle
contro le trivelle della Shell in arrivo dopo il Via libera
dell'amministrazione Obama per trivellare nell'Artico al largo delle coste
dell'Alaska, una delle aree più incontaminate del pianeta. Shell aveva ottenuto
le licenze nel 2008, con George W. Bush alla presidenza.
BreBeMi: I soldi degli
altri
Un anno fa Renzi inaugurando la Brebemi
(collegamento Brescia-Bergamo-Milano) sottolineava come essa fosse “un’opera di
eccellenza realizzata nei tempi previsti, che tiene conto dell’impatto
ambientale, delle richieste del territorio e fatta con soldi privati”. La
Brebemi in un anno di attività ha registrato un passivo di 35,4 milioni di
euro. Cosa fare allora? La notizia è di pochi giorni fa: il Comitato
Interministeriale per la Programmazione Economica (Cipe) ha stanziato 320
milioni, che permettono ora alla società della BreBeMi di rilassarsi. Ad
un’autostrada che doveva essere pagata solamente dai privati, il Cipe ha dunque
assegnato un contributo statale di 260 milioni in tredici anni, uno regionale
da 60 milioni in tre rate annue, più una proroga della concessione fino a 25
anni e la previsione di aprire entro gennaio 2017 il collegamento da 40 milioni
con l’A4 a Brescia. E’ stato inoltre previsto il subentro: alla scadenza della
concessione l’autostrada passerà allo Stato in cambio di 1.205 milioni di euro.
Un bell’affare per i privati che già hanno venduto la strada e nel frattempo,
vista l’esiguità di traffico, si vedono risanati da questo contributo. ( da bgreport.org ) leggi
La cementificazione non conosce crisi, trasformati 2.194 km di coste
italiane
Legambiente: «Con il silenzio-assenso della legge
Madia rischi aumenteranno, va cambiata» L’Italia ha oltre 8mila chilometri di
coste, che oltre a definirne i confini nel blu del Mediterraneo rappresentano
da sempre una parte rilevante dell’identità, della storia e della memoria
collettiva del nostro Paese – oltre che una risorsa turistica importantissima e
un patrimonio naturale di straordinario pregio. Queste stesse coste sono oggi
sotto forte minaccia: il nuovo dossier di
Legambiente, che prende in esame 13 regioni (Sicilia e Sardegna si aggiungeranno
l’anno prossimo), documenta come il 56,2% dei paesaggi costieri siano stati
trasformati dall’urbanizzazione. Mangiati dal cemento. Dal 1985, anno della
Legge Galasso e delle sue tutele paesaggistiche e ambientali, sono stati
cancellati dal cemento circa 222 chilometri di paesaggio costiero. Un ritmo di
quasi 8 km l’anno, con il risultato che oggi sui 3.902 chilometri di coste che
Legambiente ha analizzato da Ventimiglia a Trieste, oltre 2.194 sono ormai
cementificati. ( da greenreport.it ) leggi
Beni pubblici valgono
59 miliardi. Solo a Roma palazzi e terreni per 16 miliardi
L'Agenzia del
Demanio ha messo online i dati su 47mila tra immobili, strade, boschi,
giardini, montagne, miniere, monumenti e siti archeologici. Valgono 59 miliardi di euro case, palazzi,
terreni e strade di proprietà dello Stato italiano. In tutto si tratta di oltre
47mila beni iscritti nel bilancio pubblico, tra cui 32.691 fabbricati e 14.351
tra terreni agricoli, impianti sportivi, boschi, giardini, infrastrutture, montagne,
miniere, monumenti e siti archeologici. La fetta più grossa e più preziosa si
concentra nel Lazio, con più di 4.400 edifici e 1.400 terreni per un valore di
17 miliardi, di cui 16 solo a Roma.
( da ilfattoquotidiano )
leggi
Il governo s’è
schierato con i signori dei rifiuti
«Il partito delle discariche e degli
inceneritori segue una strategia lineare. Rallenta come può il passaggio alla
raccolta differenziata porta a porta ed enfatizza l’incipienza delle
inevitabili emergenze».
È una guerra. Guerra economica, ma
guerra vera, feroce. E il governo, con il ministro dell’Ambiente Gianluca
Galletti, impegnatissimo, non è neutrale. La preda in palio è l’immondizia, in
gergo tecnico Rsu (rifiuti solidi urbani), un tesoro attorno al quale si
muovono interessi miliardari. Da una parte c’è il partito della raccolta
differenziata, del trattamento e del riciclaggio. Un partito fatto da aziende
specializzate con i loro interessi, spalleggiato dagli ambientalisti.
Dall’altra c’è il partito delle discariche e degli inceneritori: grandi aziende
(molte municipalizzate), grandi interessi e collegamenti densi con i partiti di
governo, quali che siano. Le regole del gioco, in nome del bon ton
istituzionale, impongono di ignorare l’esistenza della criminalità organizzata,
che della partita è protagonista sempre più ingombrante e sfrontato. ( Giorgio Meletti da eddyburg.it ) leggi
Inceneritori: Piemonte
stoppa IREN, per il secondo impianto privilegia i cementifici
Nel piano dei rifiuti di
prossima approvazione non è previsto il secondo impianto contemplato invece
dallo “Sblocca Italia”. La multiutility avrebbe individuato Vercelli come sito
ideale, anche per questo acquisirà la municipalizzata Atena. “Di inceneritori ne
abbiamo uno e ci basta: il termovalorizzatore del Gerbido, alle porte di Torino, brucia quasi 416 mila tonnellate di rifiuti l’anno. Non ne
sono previsti altri” Al massimo è ipotizzabile un incremento della potenzialità
dell'impianto esistente e del cementificio Buzzi di Robilante,
in provincia di Cuneo, che,
sin dagli anni '80, recupera rifiuti nel ciclo di produzione, e dove è
possibile integrarne la funzione. Anche perché i cementifici hanno la
possibilità di emettere più particolato rispetto agli inceneritori. Quindi la
posizione della Regione è ben lontana dall'essere virtuosa. ( da Coordinamento
Ambientalista Rifiuti Piemonte – fonte Lo Spiffero ) leggi
Sconti e meno carcere per chi evade le tasse fino a 150 mila euro
Nuova norma nella delega fiscale del governo. Protesta
l'opposizione e l'Anm. Il pm Greco: "Quanti processi saltano?" Un
favore agli evasori. "Graziati" dall'inchiesta penale. Con il rischio
che la nuova norma più vantaggiosa sulla dichiarazione infedele contenuta nella
delega fiscale faccia saltare i processi in corso. Quando succederà il governo
non potrà neppure dire "nessuno ce l'aveva detto" visto che il 27
luglio alla Camera l'ha espressamente dichiarato, di fronte a una folta platea,
Francesco Greco, procuratore aggiunto a Milano e coordinatore del dipartimento
dell'economia: "Sarebbe interessante sapere quanti processi saltano con
questa norma, cosa allo stato non verificata". ( Liana Milella su
repubblica.it ) leggi
Fra i migranti le prostitute schiave. Così dalla Libia aumentano le vittime
Per loro lo sbarco in Italia è l’inizio di un nuovo incubo: la
prostituzione forzata. Accade a migliaia di donne africane. Da mesi i trafficanti
approfittano dell’esodo dei profughi. Sfruttando l'emergenza. Mentre il governo
non si muove. È una tratta antica, ma che
dall’inizio del 2014 si è sovrapposta all’ondata di partenze dalla Libia,
assumendo proporzioni senza precedenti. I trafficanti approfittano dell’esodo
dei profughi, usando gli scafisti per portare qui la loro merce: le donne. Dopo
lo sbarco, si insinuano nelle pieghe dell’emergenza per ottenere permessi
temporanei e forzarle al marciapiede. Senza che le nostre istituzioni riescano
a impedirlo, rassegnate a farsi complici degli sfruttatori. ( Piero Messina e Francesca Sironi
su L’espresso ) leggi
Gran Bretagna: Il
vento anti-Ue di Jeremy Corbyn tra i Labour inglesi
Può succedere che in Inghilterra
un vecchio parlamentare della sinistra laburista, in carica dal 1983,
tenace oppositore della “terza via” di Tony Blair, decida di candidarsi
alle primarie per la leadership del partito come “portabandiera” della
sua corrente, salvo scoprire, poi, di poterle addirittura vincere.
Parliamo di Jeremy Corbyn, storico esponente del Socialist
Campaign Group, la minoranza “socialista” e di sinistra del Labour
Party che faceva capo un tempo a Tony Benn, dato a sorpresa in vantaggio
sugli altri aspiranti alla guida partito. Secondo il tabloid Daily
Mirror, il gradimento per il parlamentare di Islington Nord sarebbe al
42%, contro il 22% di Yvette Cooper ed il 20% di Andy Burnham. Solo al
quarto posto si piazzerebbe Liz Kendall, 43enne ex ministro-ombra della
Sanità e fedelissima di Tony Blair. ( Luigi Pandolfi da linkiesta.it ) leggi
Podemos, la Grecia e l’autunno caldo spagnolo
Quanto influirà la questione greca su
Podemos e le speranze di cambiamento della sinistra spagnola? La sintonia tra
Iglesias e Tsipras è stata una costante degli ultimi mesi, ma questa vicinanza
può ora indebolire la “creatura” iberica nei due prossimi importanti
appuntamenti elettorali autunnali? Intanto nei sondaggi è in leggero calo
mentre cresce la fronda interna che chiede l’“unità a sinistra”. Un
ragionamento sulla Spagna, tra conservazione e rinnovamento. Iglesias e soprattutto
Errejón hanno ribadito la loro volontà di correre da soli, eventualmente con
accordi puntuali in determinate realtà regionali (Catalogna, Galizia, Baleari, regione
valenzana e forse nei Paesi Baschi e in Navarra) dove esistono altri attori
politici di sinistra ben radicati, ma senza diluire la “marca Podemos” in una
confluenza di sinistra con Izquierda Unida in tutto lo stato.(Steven
Forti da micromega ) leggi
USA:
Barack vince a sinistra e a destra
Obamacare. Sì della Corte suprema alla riforma
sanitaria. E via libera del Congresso sul Tpp. In una delle decisioni più attese
dell’anno la corte suprema degli Stati uniti ha dichiarato legale le sovvenzioni
federali alla sanità pubblica. Con un voto di 6 a 3 i giudici hanno
ritenuto legali i fondi federali elargiti ai singoli stati per sovvenzionare
l’acquisto di assicurazioni mediche da parte di famiglie disagiate. Due
giorni dopo il voto ha ribaltato nel
Congresso l’opposizione al libero commercio. Inizialmente una fronda dei
democratici aveva bocciato la sua richiesta di speciale autorità per negoziare
i termini del trattato TPP con 12 paesi del versante Pacifico (la controparte
al trattato TTIP per la liberalizzazione del commercio con l’Europa).
Diventa così probabile l’adozione definitiva dei trattati liberisti su
cui Obama è alleato con i repubblicani di industria
e finanza. (Luca Celada da il manifesto ) leggi
Acqua “privata” in Africa: la lotta della Nigeria contro la Banca Mondiale
Il nuovo colonialismo in
Africa non sta solo derubando il continente delle terre, si sta anche
impadronendo delle risorse primarie, tra cui l’acqua. I fondi della Banca
Mondiale sono legati a doppio filo alle privatizzazioni e molti governi ormai,
corrotti o con il cappio al collo, condannano le popolazioni a una nuova
schiavitù. Non bastavano il Mali, il Sud Africa, il Ghana (dove dopo la privatizzazione il costo dell’acqua è aumentato del 95% e un terzo della
popolazione non ha accesso ad acqua pulita), la Namibia. Ora la Banca
Mondiale preme sulla Nigeria per permettere a una partnership pubblico-privata
di mantenere e ampliare la gestione dell’erogazione dell’acqua aumentandone i
costi. Ma la popolazione si sta opponendo con tutte le sue forze. La capitale
Lagos, che conta 21 milioni di abitanti, è il primo “boccone” delle Corporations.
«Da decenni la Banca Mondiale sta facendo di tutto per impedire lo sviluppo di
un sistema pubblico di gestione – spiega Akinbode Oluwafemi, responsabile per i
diritti ambientali di Friends of the Earth Nigeria – tanto che oggi nove
persone su dieci non hanno accesso ad acqua potabile. ( da pressenza.com ) leggi
Congo: Parco Nazionale Virunga. Ucciso a 21 anni per difendere i Gorilla
Una nuova vittima, tra i Rangers del Virunga National
Park, nella Repubblica Democratica del Congo. Una guerra silenziosa che
quotidianamente si combatte contro i miliziani armati che finanziano le loro
azioni con la vendita di fauna selvatica. A cadere nel corso di un agguato ad
una postazione settentrionale del Parco, è stato un Ranger di appena 21 anni.
Il corpo di Ishara Birindwa, questo il nome del Ranger, è stato recuperato solo
dopo alcune ore l’agguato, avvenuto nella prima serata dal 6 agosto scorso. (
da geapress.org ) leggi
Quello
che possiamo fare
Il documento annuale
del Gruppo Cinque Terre - giugno
2015
Il documento annuale del
Gruppo Cinque Terre tenta una operazione verità e suggerisce scelte difficili
ma secondo noi inevitabili.
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Il
punto di vista del Gruppo Cinque Terre
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ECOLETTERA del Gruppo
Cinque Terre vi segnala ogni 15 giorni interventi, documenti, appuntamenti,
rimandando ai siti del gruppo o ad altri link
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