da netpolitique.net
La campagna europea 2009 non ha suscitato un grande interesse da parte dei francesi, ma permette oggi di tracciare un primo quadro della politica attraverso il web a tre anni dalle elezioni nazionali, le presidenziali del 2012.Per le elezioni europee, tutte le parti si sono impegnate ad seguire un metodo inspirato dalle strategie della campagna di Obama negli USA. Due forze politiche, Europe Ecologie e Libertas, sembrano aver avuto successo utilizzando uno strumento che merita un’analisi.
Si tratta, come è noto, dello strumento del “social network” e l’importanza del collegamento tra online e l’offline, che sono stati utilizzati dalle forze politiche francesi. Europe Ecologie è per definizione un’aggregazione che trova su internet il nocciolo della sua organizzazione, mentre Libertas partito d’opposizione si è servito di internet in maniera più aggressiva.
Facciamo oggi una prima analisi con l’intervista a Benoit Thieulin, dell’agenzia web Netscouade, che ha contribuito alla costruzione dell’eco-social network di Europe Ecologie.
Netpolitique: Secondo voi la campagna elettorale é stata organizzata nelle piazze oppure su internet?
Benoit Thieullin: La grande intuizione della campagna elettorale di Obama, é di avere utilizzato Internet come uno strumento organizzativo della campagna stessa, sia online che nelle piazze. L’organizzazione della campagna é quasi “scritta nel codice” del programma come direbbe Lessig. Si confondono tra loro, di volta in volta, la direzione della campagna, il social network, l’organizzazione locale dei volontari. Europe Ecologie é senza dubbio la prima applicazione in Francia del metodo di “campaining” perfezionato dalla squadra di Obama. Invece con Libertas le iniziative erano probabilmente le più innovative, ma che non hanno trovato i militanti all’altezza di questi strumenti (Joe Trippi e Arnaud Dassier: “non potevano non darci qualcosa!”).Europe Ecologie, con i suoi 14.000 volontari, i suoi centinai di gruppi tematici e locali, le sue migliaia di iniziative organizzate con l’aiuto del sito internet, e delle centinaia di proposte online (azioni come il Libdub hanno avuto un grande successo) è superiore agli altri “social network” della Campagna elettorale per le elezioni europee. Le sue iniziative non sono dunque limitate a questo nuovo spazio sociale che è costituito da internet: il sito internet d’Europe Ecologie é stato nella pratica lo strumento degli attivisti.Come con Obama, il sito internet è stato utilizzato per organizzare e coordinare la campagna elettorale così bene sia sulle piazze “fisiche” sia sulle piazze “digitali”. La fusione degli strumenti “off-line” e “on-line” é stata totale.
Netpolitique: Avete adottato una strategia che ha investito ampiamente il settore delle reti (Skyblog, Myspace, Facebook, SL). Qual è stata la parte degli attivisti?
Benoit Thieulin: Matthieu Lerondeau e Thomas Lecourbe (La Netscouade) hanno organizzato, all’inizio della campagna di Europe Ecologie, molti appuntamenti di sensibilizzazione e di formazione nel corso dei quali é stata organizzata la campagna su internet. Dopo il lancio del sito internet: un vero e proprio “ecosistema sociale” si è lavorato sul sito stesso per collegarlo agli altri spazi sulla rete: è stato creato un canale video su Dailymotion, sono stati animati dei gruppi su Facebook, una buona parte dei militanti e di certi candidati sono stati presenti su Twitter, sul sito sono stati realizzati dei sistemi di aggregazione dei contatti su Twitter, poi in seguito, delle pagine su Myspace, su Skyblog, e di uno spazio su SecondLife, ecc.Mentre l’agenzia ha lanciato subito i profili della campagna elettorale su Facebook e su Twitter, gli altri spazi su Skyblog, Myspace e SecondLife sono stati animati dagli Ecologeeks, un gruppo informale animato da Fred Neau, il responsabile internet della campagna. Le loro azioni sono state essenziali per il successo di questa campagna .
Netpolitique: Sul sito ci sono 500 gruppi e 13.000 iscritti al social network, potete darci altre cifre che riguardano la partecipazione? (attività degli iscritti, realizzazione di iniziative) avete altre riflessioni?
Benoit Thieulin: Durante il periodo della campagna elettorale ci sono state più di un migliaio di iniziative, manifestazioni, cene elettorali e assemblee pubbliche nei bar e nei circoli. Sappiamo che queste iniziative sono state animate dagli attivisti attraverso il social network. Il sito EuropeEcologie.fr é diventato, durante la campagna, il principale forum e luogo d’incontro tra tutti gli ecologisti di ogni provenienza.
Netpolitique: Su cosa continuerete a investire le vostre energie tra i differenti social network (Twitter, per i nomi di spicco, Facebook, ecc…) dopo la campagna? Continuerete ad impegnarvi su tutto o farete una selezione?
Benoit Thieulin: Questo è stato un punto chiave nei fattori di riuscita di questa “campagna online”: ovvero i dirigenti, i candidati, i politici come i volontari o i militanti siano tutti diventati pratici di questi strumenti. Il successo di Obama dipende anche della sua personale pratica di internet, cosa che ha garantito l’ottima riuscita delle sue mosse.Essere su Twitter o su un blog era una condizione non negoziabile per i principali candidati e per i dirigenti della campagna. (ndr: Benoit sorride) Tutti si sono impegnati, d’altronde… Pascal Durant, direttore della campagna e autore poco conosciuto di questa vittoria, incoraggia i responsabili del movimento e i nuovi eletti a mantenere o a sviluppare il loro coinvolgimento su internet: in particolare su Twitter, che può diventare un vero strumento di trasparenza e di collegamento con gli elettori, o su tutte le forme di presenza della “comunità” che si é creata durante la campagna di Europe Ecologie.
Netpolitique: C’é stato un vantaggio per chi usava il web? Siete stati i primi ad affermare una presenza su internet durante la campagna, qual è stato il vantaggio sui vostri concorrenti?
Benoit Thieulin: Certamente, per una ragione molto semplice: internet è un media asincrono, decentralizzzato, dove il lento e laborioso si radica e prende piede. A maggior ragione nel caso di questa lista. Il lancio anticipato della campagna elettorale da fine settembre era una delle condizioni per una campagna ambiziosa su internet: ha permesso il reclutamento di una buona base di utilizzatori, ha garantito il tempo per la discussione sul programma della lista, ed infine ha dato alle reti vicine ai verdi e agli altri componenti dell’alleanza, il tempo di collegarsi al sito, che é di gran lunga il più linkato alla reti sociali sul web.Risultato concreto: il sito è stato citato e linkato quasi 50.000 volte sul web, un punteggio due volte superiore a quelle delle liste concorrenziali.
Netpolitique: cosa avete imparato dalla campagna di Obama sul web? cos’avete messo in pratica e perché?
Benoit Thieulin: la campagna ha imparato a pianificato il proposito di consegnare ai nostri militanti uno strumento d’organizzazione e di valorizzazione della comunità ecologista a livello locale. E’ la principale idea che ci ha inspirato la campagna elettorale di Obama. Certo, rimane molta strada da fare, in tutti i partiti d’altronde, perchè la disciplina e l’organizzazione della campagna on line come dal vivo raggiunga quella dei candidati democratici alle elezioni presidenziali. Ma quest’idea di delegare una parte della campagna ai simpatizzanti e di incoraggiare le iniziative ha già preso forma durante la campagna d’Europe Ecologie.
Netpolitique: la comunicazione online d’Europe Ecologie mette in risalto il valore collettivo dell’incontrarsi: un Lipdub (ndr: un video molto partecipato con voci sincronizzate) con Eva Jolye e Daniel Cohn-Bendit come ospiti d’onore, blog collettivi dei candidati capilista, ecc…. Come continuerete a fare vivere questo spirito collettivo dopo le elezioni?
Benoit Thieulin: José Bové, Yannick Jadot, Pascal Durant cantano anche loro la canzone! (ndr: Benoit ride) Può darsi che ve ne ricorderete: dimostrare che questa aggregazione è stata possibile è stato uno dei principali scopi dall’inizio della campagna. In rete, il “Raduno per Europe Ecologie” ha perfettamente illustrato la complementarietà dei suoi differenti componenti e dei capilista – sul blog collettivo, in particolare, e nei post e nei commenti dove i candidati e i militanti non si sono mai censurati!
Netpolitique: La questioni dei bonus e dei sussidi: avete osservato un picco di iscritti o di adesioni sul sito dopo la diffusione del film Home di Yann Arthus Bertrand?
Benoit Thieulin: se ci atteniamo alle statistiche del sito, l’effetto della diffusione di “Home” sulla campagna é stato zero! Negli ultimi giorni della campagna, gli accessi al sito sono stati stabili, intorno ai 20.000 visitatori unici, da 200 a 300 nuovi contatti al giorno. Se c’è stato un picco di accessi al sito, l’abbiamo osservato piuttosto dopo la trasmissione “A voi giudicare ”
Netpolitique: qual’é la vostra conclusione personale?
Benoit Thieulin: uno dei fenomeni più interessanti di questa campagna é stata la rappresentazione, una volta di più, del ritorno al “dibattito pubblico” in politica e il suo riposizionamento grazie ad internet. La lista di Daniel Cohn-Bendit ha fatto una campagna nelle piazze e in profondità. Piuttosto controcorrente, d’altronde, rispetto al suo avvio, quando sono stati presi in giro per la loro ostinazione a parlare esclusivamente d’Europa e di Ecologia della Politica. Ragione in più, per riprendere il campo del dibattito pubblico grazie ad internet: portando il dibattito online ovunque dove fosse possibile e anche aiutandosi con internet per collegare riunioni, cene elettorali o altre iniziativa come dibattiti e incontri. Questa campagna dal vivo, di lungo periodo, e di fondo, ha vinto e rappresenta una volta di più dopo il dibattito referendario del 2005, le primarie socialiste del 2006, che i cittadini vogliono discutere e che Internet costituisce una canale di rinnovamento e di riposizionamento del dibattito pubblico su nuove forme e dentro un nuovo spazio.
traduzione di Vincente Orlando e Gabriele Volpi ( libero gruppo di traduzione di indipendenzaenergetica.it )