Una delle
capitali mondiali della bicicletta ha deciso di imboccare ancora più
convintamente la strada della demotorizzazione e, per farlo, ha stilato un piano per smantellare i
parcheggi su strada: Amsterdam eliminerà circa 1.500 posti auto all’anno a
partire da questa estate e fino al 2025, dunque circa 11.000 in totale. Lo
spazio ricavato sarà destinato alle piste ciclabili, all’allargamento dei
marciapiedi o alla messa a dimora di alberi: insomma, sarà spazio restituito
alla collettività e alla vivibilità della strada. Come sottolinea Sharon
Dijksma, commissario Traffico e Trasporti di Amsterdam: “Quando rendiamo
la città senza auto, optiamo per un approccio che non infastidisca il cittadino
il più possibile. Lavoriamo in base all’area e per un periodo di tempo più
lungo con quartieri con più spazio per pedoni, ciclisti e bambini che giocano.
Aumentare le tariffe di parcheggio per i visitatori e spostare i parcheggi nei
garage sotterranei sono due strumenti che rendono possibile questo. Un terzo
strumento viene aggiunto impostando un limite sul numero di permessi”. A
partire dal primo luglio 2019 sarà limitato il numero di permessi di parcheggio
al fine di ridurre il numero di auto sulla strada: lo spazio liberato sarà restituito in brevissimo tempo alla collettività
in modo da far vedere e sentire immediatamente i benefici di questo tipo di intervento con l’aumento del verde pubblico, della ciclabilità e
dell’ampiezza dei marciapiedi.
L’amministrazione
di Amsterdam è composta da una coalizione di partiti di sinistra e centristi in cui la
quota maggiore è detenuta dal partito della Sinistra Verde (GroenLinks) e la
promessa di ridurre lo spazio per i parcheggi faceva parte dell’accordo
iniziale di coalizione. È interessante notare come, per portare avanti
questa politica, nessun possessore di auto verrà effettivamente privato del
diritto di parcheggio: anziché revocare i permessi già assegnati, la città
semplicemente non ne sostituirà alcuno che viene lasciato libero quando i detentori
lasciano la città, abbandonano la loro auto o muoiono. Già così, la città
calcola che potrà eliminare circa 1.100 permessi all’anno. Molte delle vie
lungo i canali e le banchine del porto di Amsterdam hanno bisogno di
riparazioni e ristrutturazioni, sia per la natura delicata del sottosuolo sia
perché hanno dovuto sopportare il peso delle auto per anni. Sembra
incredibile, ma proprio in una città come Amsterdam dove solo il 22 per cento
degli spostamenti avviene in auto, la grande maggioranza dello spazio stradale
è ancora destinato alle auto nonostante la massiccia presenza di piste
ciclabili e un sistema di trasporto pubblico (tram, autobus, metropolitana)
ramificato ed efficiente. Con il paradosso che nonostante i molti sforzi
dell’amministrazione, chi si sposta pedalando deve affrontare ogni giorno la
mancanza di parcheggi dove poter legare la propria bicicletta.