Climate
Action. La critica a braccio ai deputati: «Mi spiace ma non state facendo
abbastanza».
di Marina Catucci *
Greta
Thunberg, la sedicenne attivista svedese che sta ispirando il mondo ad agire in
difesa del pianeta e contro il riscaldamento globale, è stata uno dei quattro studenti
invitati a un’audizione congiunta della sottocommissione per gli affari esteri
della Camera su «Europa, Eurasia, Energia e ambiente» e del comitato ristretto
sulla crisi climatica, per fornire le opinioni della prossima generazione sui
cambiamenti climatici.
La giovane
attivista ha dedicato la sua testimonianza al Congresso agli scienziati che
hanno delineato i fatti inconfutabili che spiegano la gravità della situazione
riguardo il cambiamento climatico, e invece di presentare un discorso preparato
ad hoc per l’audizione, ha presentato ai politici Usa una copia del rapporto
sui cambiamenti climatici e su gli effetti del riscaldamento globale del 2018,
stilato dal gruppo intergovernativo delle Nazioni Unite.
«Presento questo rapporto come mia testimonianza perché non voglio che ascoltiate me – ha detto Thunberg – ma che ascoltiate gli scienziati, e voglio che vi uniate dietro la scienza, e che poi mettiate in pratica delle azioni concrete».
«Presento questo rapporto come mia testimonianza perché non voglio che ascoltiate me – ha detto Thunberg – ma che ascoltiate gli scienziati, e voglio che vi uniate dietro la scienza, e che poi mettiate in pratica delle azioni concrete».
La relazione
del gruppo intergovernativo delle Nazioni Unite presentata da Thunberg, aveva
concluso che il riscaldamento globale può essere mantenuto a 1,5 ° C rispetto
ai livelli preindustriali, solo se i Paesi intraprenderanno azioni «senza
precedenti» per arginare le emissioni di gas serra, se invece queste azioni non
verranno intraprese e le temperature supereranno quel livello di riscaldamento,
le conseguenze saranno molto più gravi. Nel rapporto si osserva che già da 1° C
ci sono effetti considerati mortali, tra cui ondate di calore più intense e più
durature, eventi di precipitazioni piovose più pesanti e il riscaldamento
dell’oceano che sta uccidendo molti dei coralli del pianeta.
Thunberg è a
Washington dalla scorsa settimana per organizzare con gli attivisti Usa lo
sciopero climatico globale del prossimo venerdì, e per fare pressioni sui
politici statunitensi affinché prendano provvedimenti seri riguardo i
cambiamenti climatici.
«Per favore, risparmiatevi le lodi, non le vogliamo. Non invitateci qui per dirci quanto siamo stimolanti, senza poi fare realmente qualcosa, perché tutto questo non ci porta a nulla»; così aveva già detto Greta Thunberg martedì, quando era stata invitata a Capitol Hill per una riunione della task force del Senato sulla crisi climatica dove i senatori hanno chiesto agli adolescenti dei consigli su come il Congresso dovrebbe agire per combattere la crisi ambientale.
«Mi spiace,
ci state provando ma non state facendo abbastanza», ha detto Thunberg che ha
strigliatato praticamente chiunque tranne l’ex presidente Usa Barack Obama con
cui ha avuto un colloquio alla Fondazione Obama, concluso con il commento
dell’ex presidente: «Noi siamo una squadra». Nel video dell’incontro diffuso
dalla Fondazione Obama, Thunberg ha affermato che la creatività dei giovani è
la chiave di tutto: «Il mio messaggio per i giovani che vogliono avere un
impatto è essere creativi. C’è così tanto da fare e da non sottovalutare».
* da il
manifesto - 19 settembre 2019
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