di Massimo Marino
Nelle elezioni del 28-29 settembre il 51,4 % degli elettori non hanno votato nessuno dei 6 candidati Presidenti, il 57,2% non ha votato nessuna delle 18 liste presenti . 8 delle 18 liste presentate non hanno eletto nessuno.
Nel 2020 il 45,2% degli elettori non aveva votato nessuno degli 8 candidati Presidenti, il 47,5% non aveva votato nessuna delle 18 liste presenti. 10 delle 18 liste presentate non aveva eletto nessuno.
In realtà il voto del 2020 era un mini election day in quanto si votava in contemporanea con il referendum per la riduzione dei parlamentari e con alcuni Comuni della Regione. Già nel 2015 gli elettori totali erano scesi a circa il 51% dal 61% del 2010.
Nel 2025 la coalizione di cdx (Acquaroli) ha perso circa 20mila voti sul 2020 mentre la coalizione di csx (Ricci), allargata ai 5stelle e detta “campo largo”, ha perso circa 50mila voti rispetto al csx e 5stelle separati nel 2020. La componente di Azione (Calenda) sosteneva ufficialmente il cdx in una lista civica mentre alcuni “dissidenti” avrebbero sostenuto il csx.
Le elezioni nelle Marche (con la Val d’Aosta), in opposizione a qualunque logica di election day avviano una strisciata di votazioni in 7 Regioni diluite fino a fine novembre, praticamente un invito all’astensione.Siamo una penosa eccezione in tutto il mondo specie dell'Occidente. Con la complicità di fatto del csx e degli stessi 5stelle che non hanno promosso alcuna azione significativa per contrastare la frammentazione del voto e concentrarlo invece in un'unica scadenza.



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