20 giugno 2022

Colombia, il risultato del ballottaggio: Gustavo Petro trionfa. È la prima volta della sinistra

di Rocco Cotroneo *

Al ballottaggio il candidato del Pacto Historico ha battuto il miliardario Rodolfo Hernàndez con tre punti di vantaggio. Novità assoluta anche l’afrocolombiana Francia Màrquez alla vicepresidenza. 

Petro ha mitigato le posizioni negli ultimi tempi, anche per respingere le accuse di chavismo e antiamericanismo, ma propone una discontinuità netta anche sul fronte internazionale. La proposta di un patto di unità nazionale per governare con forze esterne alla sua coalizione, una necessità perché la sinistra resta comunque in forte minoranza nel Parlamento

Svolta storica in Colombia. Per la prima volta il paese sudamericano avrà un presidente di sinistra: Gustavo Petro, 62 anni, lontane origini italiane e una gioventù da guerrigliero nella selva, governerà per i prossimi quattro anni grazie alla netta vittoria al ballottaggio sul rivale Rodolfo Hernàndez. Cambia tutto dunque in una terra segnata da problemi atavici (violenza politica, illegalità diffusa e narcotraffico), ma che sul fronte elettorale ha sempre preferito oscillare tra alternative tranquille di centro-destra e destra, e senza mai mettere in discussione l'alleanza di ferro con gli Stati Uniti.

CHI È GUSTAVO PETRO - Petro non è un outsider. È stato senatore, sindaco di Bogotà ed era al terzo tentativo di arrivare alla presidenza, ma stavolta ha vinto grazie alla capacità di mettere insieme forze da sempre ai margini dei palazzi del potere, come i movimenti sociali, le istanze ambientaliste, l'antimilitarismo e le minoranze.

Una coalizione che ha voluto chiamare “Pacto Historico”. La sua compagna di ticket, la prossima vicepresidente Francia Màrquez, è un afrocolombiana che rappresenta un'altra novità assoluta. Mai una donna nera ha occupato una carica così alta. I due rappresentano la Colombia meticcia delle due coste, pacifica e caraibica, mentre il potere politico è stato appannaggio per decenni dell' élite bianca degli altopiani, tra Bogotà e Medellìn.

UNA VITTORIA NETTA - Quella che era stata presentata come una finale al fotofinish in realtà è stata una vittoria di Petro abbastanza netta, oltre tre punti percentuali di distacco. Il rivale Hernàndez, arrivato al secondo turno a sorpresa scalzando la destra tradizionale, aveva portato avanti un messaggio antisistema e monotematico sulla corruzione, con alcune trovate fin troppo eccessive per un anziano miliardario, come i balletti su TikTok, ma non ha fermato la voglia di cambiamento rappresentata dalla nuova sinistra. Petro ha mitigato le posizioni negli ultimi tempi, anche per respingere le accuse di chavismo e antiamericanismo, ma propone comunque una discontinuità netta anche sul fronte internazionale. Vuole porre fine alla guerra fredda con il vicino Venezuela (i due paesi sono praticamente senza relazioni diplomatiche), anche perché la Colombia è stata invasa da due milioni di profughi dal regime di Maduro; e soprattutto vuole rivedere alcuni capisaldi del rapporto con gli Stati Uniti, soprattutto in materia di lotta al narcotraffico, paradigmi che datano dai tempi di Reagan e che nessun governante colombiano ha mai messo in discussione. Allo stesso tempo ha proposto un patto di unità nazionale, per governare con forze esterne alla sua coalizione, una necessità perché la sinistra è in forte minoranza nel parlamento.

«Oggi è un giorno di festa per il popolo – è stata la sua prima dichiarazione – Perché questa è la prima vittoria popolare: possano tante sofferenze essere attutite dalla gioia che oggi inonda il cuore della Patria».

nella foto: Gustavo Petro e Francia Marquez festeggiano davanti ai sostenitori dopo aver vinto il ballottaggio presidenziale a Bogotà, in Colombia (AP)

* da domani.it - 20 giugno 2022

2 giugno 2022

Germania: le elezioni nei Lander di Schleswig-Holstein ( 8 maggio) e Nordreno-Vestfalia (15 maggio) premiano CDU e Grünen e mettono in crisi Scholz e la SPD


di Massimo Marino *

Schleswig-Holstein: Il successo della CDU in Schleswig-Holstein e la riconferma del presidente uscente cristiano-democratico Daniel Günther è un duro colpo per la SPD

Il primo successo della nuova CDU di Friedrich Merz arriva nel piccolo Land tedesco dello Schleswig-Holstein, nel nord della Germania, e il merito è attribuito al presidente uscente che si è ricandidato alla guida della regione, Daniel Günther che incarna nel partito e fra gli elettori  l'anima di centrosinistra. Il successo dei conservatori, che raggiungono un record di voti a livello federale, si aggiunge alla storica debacle  dei socialdemocratici, col peggiore risultato mai avuto nel profondo Nord. Vari commentatori indicano anche le difficoltà del cancelliere Olaf Scholz, crollato nei consensi a livello federale per la gestione non convincente di parte tedesca alla guerra in Ucraina come cause dell’insuccesso.

Secondo le proiezioni pubblicate dalla tv ZDF, la CDU ha ottenuto il 42,4% dei consensi (+10,4 rispetto al 2017); i socialdemocratici di Thomas Losse Müller hanno invece preso soltanto il 15,6% delle preferenze (-11,6); i verdi (Grünen)  hanno ottenuto un buon 17,9% (+5). Anche i liberali perdono terreno con il 6,8% (-4,7). L'ultradestra di AFD sarebbe fuori dal parlamentino regionale col 4,4% (-1,5).

Un enorme segnale di fiducia secondo Günther, sia personale che alla coalizione cosiddetta "giamaica", con verdi e liberali.

Delusione inaspettata dei socialdemocratici: " non ci aspettavamo un esito elettorale del genere", ha commentato la copresidente del partito Saskia Esken, puntando alla risalita nelle elezioni del prossimo weekend, quando si voterà nel Nordreno -Vestfalia, fiduciosa che il loro candidato Thomas Kutschaty sarà il prossimo ministro presidente del Land.

"Ci sono due vincitori, Daniel Günther e i verdi", ha invece commentato soddisfatto il vicecancelliere Robert Habeck, un verde che viene proprio dal Land di Kiel, che governava prima di entrare nell'esecutivo di governo a Berlino come ministro dell'Economia e del Clima.

 

Nordreno-Vestfalia: Nella regione più popolosa della Germania la CDU ottiene la sua seconda vittoria regionale nell’arco di una settimana, con un buon risultato anche dei verdi ed un nuovo pesante insuccesso dei socialdemocratici tedeschi che mette in ballo anche il cancelliere Olaf Scholz, molto presente nelle ultime settimane, proprio per cercare di recuperare la sconfitta della settimana precedente. I risultati nella regione di Düsseldorf premiano in particolare con un ottimo risultato i Verdi e ridimensionano i Liberali e la destra di AFD.

Stando alle prime proiezioni della Zdf, la CDU ha ottenuto il 35,4% (+2,4), l’SPD il 27,2% (-4,0), i Grünen hanno raggiunto il loro record locale col 18,2% (+11,8), i liberali sono franati al 5,5% (-7,1) e l’ultradestra di AFD è calata al 5,5% (-1,9). Debacle della Linke (sinistra) che ha preso solo il 2,1% (-2,8).

Contemporaneamente alle elezioni locali il 16 maggio la Germania ha annunciato il voto contro il nucleare nella tassonomia verde Ue cioè il no a  includere l’atomo tra le fonti per la transizione ecologica suggerito da Macron . «Le centrali atomiche non sono sostenibili sia perché non si possono escludere incidenti con effetti su vasta scala, sia perché resta irrisolto il problema di come, dove e per quanto tempo stoccare le scorie tossiche».  è la netta, inequivocabile, posizione della Coalizione Semaforo. La Germania quindi chiederà formalmente al Consiglio europeo oggi a guida francese, di opporsi al documento sulla tassonomia predisposto dalla Commissione. «Se il Consiglio, oppure l’Europarlamento che si esprimerà a luglio, solleveranno obiezioni sull’atto, allora sarà possibile impedirne l’entrata in vigore» Per questo obiettivo, tuttavia, servirà l’appoggio di 20 Stati UE.

* note sintetiche tratte  da rainews, ilsole24ore, ilpost e altri - 31 maggio 2022