29 giugno 2013

F35, una montagna di ipocrisia

di Fabio Chiusi *

«Sono da sempre contrario» (Berlusconi). «Soldi buttati via» (Renzi). «Una spesa da rivedere e limitare» (Bersani). «Non li ho voluti io, ma D'Alema» (Monti). «Non è vero» (D'Alema). Ecco, un po' si vergognano. Ma poi non hanno il coraggio di votare no.


«Per amare la pace, armare la pace», dice il ministro della Difesa Mario Mauro, difendendo il programma di acquisto dei caccia F35 confermato - anche se «ulteriori» acquisizioni non saranno possibili senza il via libera del Parlamento - dall'approvazione della mozione di maggioranza del 26 giugno.
Il risultato di mesi di polemiche, durante i quali nei partiti di maggioranza si è detto. Silvio Berlusconi che si dice «contrario da sempre» dopo aver più volte confermato la partecipazione dell'Italia al progetto da presidente del Consiglio; Cicchitto che gli fa eco chiedendo di ridurre la spesa, mentre il Pdl con Brunetta ribadisce che gli F35 non si toccano. Ma anche i democratici, che in campagna elettorale con Pier Luigi Bersani parlavano di «rivedere e limitare le spese degli F35», perché «la nostra priorità non sono i caccia ma il lavoro» e oggi vede Roberto Speranza esultare perché «tutti i gruppi della maggioranza» si sarebbero ritrovati sulla «posizione» del Pd.

Si aggiungono scontri istituzionali (come quello tra i ministri dello stesso governo, Delrio e Mauro), diatribe storiche (Monti che scarica la responsabilità sui governi precedenti, D'Alema che lo smentisce) e accuse reciproche di populismo (su che fare coi miliardi risparmiati), e il piatto dell'ennesima sceneggiata all'italiana, dove tutti parlano ma nessuno decide, è servita.

Come testimonia questa raccolta di dichiarazioni, in ordine cronologica, compilata dall'Espresso.


«Ritengo che quaranta F35 in meno, come annunciato dal ministro Di Paola, siano un passo insufficiente» (Enrico Gasbarra, Pd, 15 febbraio 2012).

«Sia la consapevolezza di dover ridurre le spese per il personale, a partire da quelle dedicate ai gradi più alti, sia la consistente riduzione del numero di F35 da ordinare, vanno nella giusta direzione» ( Federica Mogherini, Pd, 15 febbraio 2012).

«Torno a ribadire che il programma della Difesa che prevede l'acquisto dei caccia F35 debba e possa essere rivisto e fermato» (Enrico Gasbarra, Pd, 25 febbraio 2012).

«E' una scelta non condivisibile» (Nicola Zingaretti, Pd, 9 giugno 2012, sulla spesa di 15 miliardi per gli F35).

«Non capisco perché buttare via così una dozzina di miliardi per gli F35» (Matteo Renzi, Pd, 6 luglio 2012).

«Si intervenga nel settore Difesa cancellando alcuni acquisti: con un F35 in meno teniamo aperto un centinaio di asili nido» (Stefano Fassina, Pd, 8 luglio 2012).

«Quello che non capiamo è perché sotto la scure non siano caduti anche i miliardi da spendere per gli aerei F35» (Fabrizio Cicchitto, Pdl, 9 luglio 2012).

«Annunciamo la presentazione di emendamenti alla spending review in discussione al Senato, finalizzati a spostare gli investimenti dagli F35 ad iniziative di carattere sociale» (da una nota dei senatori Pd Francesco Ferrante, Roberto Della Seta, Roberto Di Giovan Paolo, Manuela Granaiola e Silvana Amati e Vincenzo Vita, 12 luglio 2012)

«Gli F35 sono inutili o quasi» (Enrico Rossi, Pd, 21 novembre 2012).

«Bisogna assolutamente rivedere e limitare le spese militari degli F35 perché le nostre priorità sono altre. La nostra priorità non sono i caccia ma il lavoro» (Pier Luigi Bersani, Pd, 22 gennaio 2013)

«In merito alla vicenda degli F-35,si ricorda che non è stato firmato nessun contratto di acquisto, dunque non c'è nulla da interrompere» (nota del Pd, 22 gennaio 2013)

«Non capisco perché si sono scandalizzati (per la proposta di tagliare le spese per gli F35, ndr): anche il Canada lo ha fatto. La situazione è questa: abbiamo gli esodati, gli uffici sociali dei comuni con la fila davanti, e si tagliano i soldi ai disabili» (Pierluigi Bersani, 24 gennaio 2013).

«E' utile qui ricordare che l'Italia ha aderito al programma F35 nel 1999 con il governo D'Alema, ha confermato la partecipazione con il secondo governo Berlusconi nel 2002 e poi ci sono stati ulteriori passi fatti dal governo Prodi e nel febbraio nel 2009 dal governo Berlusconi. Il nostro governo è stato l'unico a ridurre il numero degli F35 da 131 a 90» ( Mario Monti, Scelta Civica, 2 febbraio 2013; «Quello che Monti dice non risponde a verità», la replica di Massimo D'Alema).

«Io ho chiesto una relazione sullo stato di avanzamento del contratto dell'Italia per gli F-35. I patti sono da mantenersi, ma oggi non mi sognerei mai di fare una spesa del genere (...). Io sono sempre stato contrario agli F35» (Silvio Berlusconi, 2 febbraio 2013, ipotizzando a 'Presadiretta' con una battuta anche un eventuale uso alternativo dei caccia: «Ci faremo del turismo aereo»).

«Servono meno F35? Sospendiamoli, e utilizziamo quelle risorse» (Giuseppe Fioroni, Pd, 27 maggio 2013).

«Sono pronto a dibattere con il Parlamento su tutto, ma se l'approccio è un F35 in meno per avere 30 asili in più è un approccio sbagliato, fuorviante e demagogico» (Mario Mauro, 7 giugno 2013).

«Non è certo un argomento di cui abbiamo parlato in questi giorni» (Enrico Letta, presidente del Consiglio, 18 giugno 2013 durante il G8 in Irlanda del Nord).

«Sarebbe contraddittorio ridurre ulteriormente il numero di caccia F35 da acquistare. Se scendiamo sotto i 90 dovremmo chiederci se abbiamo ancora un'aviazione» (Mario Mauro, 18 giugno 2013).

«C'è una esigenza, essenziale, perché senza di quelli non funziona la portaerei, ed è di 15. Perché sono 15 quelli che servono se vuoi far funzionare una portaerei, ne abbiamo una ora» (Roberta Pinotti, Pd, 13 giugno 2013).

«C'è una previsione di riduzione delle spese militari, che sicuramente sarà affrontata e si realizzerà nelle prossime decisioni» (Nicola Latorre, Pd, 22 giugno 2013).

«I mal di pancia interni al Pd non mancano» (Giorgio Zanin, Pd, 23 giugno 2013).

«Al momento non esiste alcuna spaccatura dentro il Pd sugli F35» (Giampiero Scanu, Pd, 24 giugno 2013).

«Sento il dovere morale, prima che politico, di dire no agli F35 e alle spese militari» ( Gero Grassi, Pd, 24 giugno 2013).

«Non si può dire che sia semplicissimo ma dobbiamo fare di tutto per recuperare risorse per l'emergenza vera che non è quella della Difesa ma del lavoro per i giovani. Non ha senso spendere risorse nel comparto militare» (Graziano Delrio, ministro per gli affari Regionali, 25 giugno 2013; replica del ministro Mauro: «Evidentemente c'è stata una crisi di governo e io non me ne sono accorto. Perché sia chiaro: io non ho partecipato a nessun consiglio dei ministri in cui il governo abbia cambiato opinione su questo»).

«Bisogna trovare una sintesi tra gli impegni internazionali presi da tempo e il bisogno di ammodernare il nostro sistema di aerei con il fatto che siamo in una fase di grande difficoltà finanziaria» (Guglielmo Epifani, segretario Pd, 25 giugno 2013).

«Il Ministro della Difesa dichiara sugli F35 che non si torna indietro e che si acquistano. A noi sembra posizione irresponsabile e delegittimante verso il Parlamento che sta tentando, attraverso una discussione aperta, di realizzare opportunamente il bene dell'Italia che per noi non prevede l'acquisto» (Gero Grassi, Pd, 25 giugno 2013).

«Chi dice che togliendo gli F35 si recuperano risorse per abbattere il cuneo fiscale, dimostra di non sapere come funziona il bilancio dello Stato (...). Degli F35 ormai s'è fatto un simbolo. Ma pochi sanno che Berkeley, l'università più pacifista al mondo, ottiene fondi per l'80 per cento dall'industria militare. E poi, potrà non piacere, ma gli investimenti militari danno ritorni economici, in termini di occupazione, e di tecnologie che poi finiranno nel settore civile. E' l'Abc» (Francesco Boccia, Pd, 26 giugno 2013).

«La mozione non prevede nessuna sospensione, quello che si deve verificare è un ulteriore impegno che deve passare per il Parlamento, sulla base della normativa esistente. Il programma F35 è confermato, ma per tutte le ulteriori fasi serve una verifica parlamentare. Le ulteriori fasi sono quelle che non sono state ancora decise». (Renato Brunetta, 26 giugno 2013)

«Sono contento che tutti i gruppi della maggioranza si ritrovino su questa posizione che è quella che il Pd ha costruito dopo una lunghissima discussione» (Roberto Speranza, Pd, 26 giugno 2013).

«La decisione del governo di destinare risorse per l'acquisto di nuovi caccia F35 in un momento di crisi così rilevante, è inaccettabile» (Antonio Satta, Udc, 26 giugno 2013).



* espresso.repubblica.it,  27 giugno 2013


20 giugno 2013

Ecco che cosa fanno per davvero gli eletti di M5s in Parlamento. Ecco come viene usato il danaro pubblico.

di Sergio Di Cori Modigliani *

"Nel paese delle bugie perenni, la verità diventa una malattia".

                                                                                                                                                                          Gianni Rodari, 1975

"Questo Papa ci ha davvero deluso, non ha combinato un bel niente. Che peccato! Sembrava chissà che, e invece, è rimasto tutto uguale. La Chiesa non è cambiata e lui non ha fatto assolutamente nulla". 
Se qualcuno, oggi, osasse dire o scrivere una frase così stupida come questa, verrebbe subito identificato, nella migliore delle ipotesi, come una persona fuori dalla realtà, un individuo che non capisce, che non si rende conto di ciò che dice. Se poi fosse un giornale o una televisione a sostenerlo, verrebbe giustamente criticato per l'insipienza pericolosa dell'assunto sostenuto. La Chiesa è una istituzione complessa di bimillenaria tradizione e le varianti e variabili che un Papa deve affrontare sono tante e diverse. E' necessario tempo. Sono trascorsi soltanto 100 giorni dalla sua elezione al soglio pontificio e prima di poter cominciare a capire, comprendere, verificare -e quindi poter giudicare- l'evoluzione o la regressione conservatrice della Chiesa bisognerà attendere, quantomeno, un altro paio di anni. Anche se, dopo soli 100 giorni, diversi scricchiolii, inducono più di un esperto vaticanista a sostenere che "stanno accadendo cose importanti". Al povero Francesco lo attende un lungo e duro lavoro. E parlo del Papa che un potere reale ce l'ha per davvero. Tanti auguri e buona fortuna.

Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio non hanno in nessun campo il potere decisionale che ha il Papa. Eppure, l'intera struttura della cupola mediatica ruota intorno alla vibrante accusa nei confronti degli eletti parlamentari di M5s di non aver combinato un bel nulla, di non star facendo niente, di essere stati deludenti, di star perdendo tempo. Il loro e il nostro.

L'Italia è una nazione immobile, stratificata, pietrificata nel tempo e nei tempi, che ha una struttura del potere decisionale, giudiziario, esecutivo, basata su un vetusto principio aristocratico di natura oligarchico-dinastica. Ciò che conta, in Italia, è garantire ai grandi potentati renteur il mantenimento dei loro privilegi acquisiti nei millenni, impedendo in ogni maniera e con tutte le forze a disposizione l'affermazione della democrazia, la distribuzione del reddito e della ricchezza, l'affermazione civica del rispetto del concetto di merito e competenza tecnica al posto della provenienza di censo, di casta, di famiglia, di reddito, di consorteria.  Era già così nel 1300, quando al nostro più grande artista gli venne comunicato "l'editto bulgaro mediatico" di quei tempi. Dante Alighieri venne convocato da chi contava a Firenze e gli venne spiegato che aveva esagerato e quindi veniva eliminato dalla società, ridotto alla invisibilità, condannato all'esilio: fuori dalla polis. Il nostro grande antenato fu costretto ad accettare e con la bava alla bocca scrisse la Divina Commedia dove condannò per l'eternità il sistema di potere aristocratico-papista. Dante, oggi, è più che mai attuale. Anche un italiano povero di strumentazione interiore è in grado di sentire, dentro di sè, la verità contenuta nella terzina dal verso 75 al verso 78 del VI canto del Purgatorio



nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di province, ma bordello!    



Tutto ciò era una necessaria quanto banale premessa.

Veniamo adesso al post del giorno, molto breve, noioso, tecnico, burocratico.

Ecco, qui di seguito, il riassunto complessivo dell'attività svolta dagli eletti del M5s nel parlamento negli ultimi 50 giorni del loro mandato. Di tutto ciò non vi è traccia nei media, non ne hanno mai parlato nei talk show.  
Hanno applicato il principio base delle dittature mediatiche "se non c'è scritto sui giornali, se non ne parla la tivvù, allora la gente penserà che non si è mai verificato". 
Ma c'è la rete, per fortuna.

E' il riassunto "ufficiale" di ciò che è stato realizzato in 50 GIORNI, dal 15 aprile al 7 giugno 2013, al quale bisogna aggiungere la restituzione allo Stato di 42 milioni di euro di danaro pubblico, l'avviamento "ufficiale" delle pratiche formali parlamentari per chiedere l'ineleggibilità di Silvio Berlusconi, e l'approvazione di una mozione che consente alle imprese creditrici della Pubblica Amministrazione di far scalare il credito dalle cartelle esattoriali impedendo quindi a Equitalia di avviare pignoramenti e sfratti ai creditori.

Buona lettura!

Emendamenti approvati

Emendamento al decreto 40 miliardi (4 dei 52 presentati dal M5S): in pratica è riuscito a far sì che saranno pagate anche aziende che, per colpa della crisi, hanno faticato a versare i contributi; e che, solo in alcuni casi, lo Stato tratterrà i contributi dovuti ma le aziende saranno comunque pagate.
Presentazione in aula di 5 emendamenti di altra natura: nessuno approvato.

Ordini del giorno approvati

3 sui 3 presentati: impegnano il governo alla priorità del pagamento di imprese non coinvolte con la criminalità organizzata, al rinvio al 2014 dell’applicabilità della TARES e al monitoraggio dell’effettivo pagamento dei crediti da parte dello Stato.


Documento di Programmazione Economica e Finanziaria (DEF)

Presentata la relazione di minoranza per chiedere: reddito di cittadinanza, aiuti a piccole e medie imprese, riforma del mercato bancario.

Discussioni in aula

Decreto 40 miliardi debiti Pubblica Amministrazione: presentati 5 ordini del giorno, 4 accolti dal governo e 1 votato all’unanimità.
ILVA Taranto: chiesta la chiusura dell’impianto a caldo, bonifica e reddito di cittadinanza.

Proposte di legge presentate

1) Nuova legge anticorruzione;
2) Eliminazione dell’IMU sulla prima casa;
3) Abolizione delle Province e destinazione di fondi alla sicurezza delle scuole (2 proposte di legge);
4) Nuove norme sul conflitto di interessi (2 proposte di legge);
5) Abolizione del contributo pubblico ai partiti;
6) Introduzione del limite di due mandati parlamentari;
7) Liberalizzazione delle giornate festive lavorative nel piccolo commercio; Impignorabilità della prima casa e   
tutela degli stipendi dai pignoramenti;
9) Introduzione nel Codice Penale dei delitti contro l’ambiente;
10) Proposta contro il consumo del suolo;
11) Introduzione del voto di preferenza per le elezioni alla Camera e al Senato;
12) Istituzione dell’Ufficio del Garante della Salute;
13) Istituzione del consenso informato nei trattamenti sanitari, contro l’accanimento terapeutico;
14) Proposta per la ratifica della Convenzione Europea sulla lotta alla violenza sulle donne;
15) Regolamentazione dei giochi con vincite in denaro e loro divieto ai minori;
16) Divieto di propaganda elettorale finanziata da condannati per mafia;
17) Contenimento del consumo del suolo e tutela del paesaggio;
18) Modifica delle norme sull’estrazione petrolifera e di gas in mare;
19) Proposta di legge costituzionale per il riconoscimento del diritto di accesso alla Rete Internet;
20) Istituzione di una commissione d’inchiesta sulle consulenze nella Pubblica Amministrazione;
21) Ampliamento dei parametri delle pensioni di reversibilità;
22) Istituzione di una Commissione di Inchiesta sulla malasanità;
23) Sostegno alla ricerca su farmaci orfani e malattie rare;
24) Abolizione del finanziamento pubblico all’editoria;
25) Etichettatura degli alimentari con indicazione di origine della materia prima;
26) Proposta di legge per l’istituzione di una commissione parlamentare sul Monte dei Paschi di Siena;
27) Progetto di legge costituzionale finalizzato al referendum per la permanenza nell’EuroProposta per incentivare la mobilità ciclistica.

Mozioni presentate

1) Cassa Depositi e Prestiti: richiesta di rinvio delle nomine dei vertici, in nome della trasparenza e anche in vista del decreto di sblocco di 40 miliardi per i pagamenti dei debiti della Pubblica Amministrazione alle imprese;
2) Afghanistan: richiesta dell’immediato ritiro delle nostre truppe (risparmio di oltre 65 milioni al mese);
3) OGM: richiesta di bloccare preventivamente le coltivazioni OGM, in particolare il mais della Monsanto;
4) F35: richiesta immediato blocco della costruzione degli F35 e del loro acquisto e la rimodellazione della Difesa su peacekeeping, oltre alla rimozione degli ordigni nucleari in Italia;
5) Guerra in Mali e missioni estere: mozione contro l’intervento militare in Mali e per il ritiro di tutti i militari italiani nelle missioni estere;
6) Tagli scuola e cultura: richiesta di maggiori risorse alla cultura, rientro dei tagli alla scuola entro due anni e copertura cattedre vacanti;
7) Combustibili solidi secondari: mozione per impedire la trasformazione dei cementifici in inceneritori, e richiesta di moratoria immediata;  NoTAV: richiesta di impegno con l’UE per il totale abbandono del progetto;
9) Riforme costituzionali: mozione per campagna informativa alla popolazione e referendum propositivo per le riforme costituzionali;
10) Legge elettorale: risoluzione per soglia minima per il premio di maggioranza, stessi sistemi di calcolo del premio di maggioranza per Camera e Senato, ripristino del voto di preferenza e uniformità delle condizioni di accesso alla ripartizione dei seggi tra liste e coalizioni;
11) Petrolizzazione Abruzzo: richiesta di divieto delle prospezioni petrolifere e delle autorizzazioni allo sfruttamento petrolifero in Adriatico sulle coste abruzzesi;
12) Convenzione di Istanbul: proposte di legge per ratifica della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza alle donne;
13) Efficienza energetica: mozione sulle detrazioni fiscali per interventi di efficienza energetica e di ristrutturazione edilizia;
14) Sicurezza stradale: richiesta di messa in sicurezza di guard-rail e altre infrastrutture stradali, a salvaguardia dei motociclisti;
15) Parata del 2 giugno: richiesta di abolizione della parata del 2 giugno per la Festa della Repubblica, destinando i fondi ai servizi sociali.

Interpellanze presentate

1) Monte dei Paschi di Siena: si chiedono iniziative urgenti per tutelare la fondazione come patrimonio nazionale e sospendere l’approvazione dello statuto fino alla conclusione dell’inchiesta;
2) ENASARCO Case Popolari: si chiede di stabilire norme uniformi che evitino speculazioni e accessi privilegiati all’acquisto degli immobili durante la cartolarizzazione, e la sospensione degli sfratti;
3) Telecom Italia: si chiedono iniziative per salvaguardare l’azienda come asset strategico, garantendo il controllo nazionale della Rete e i posti di lavoro;
4) Richiesta alla Presidenza del Consiglio sul fallimento Deiulemar, Compagnia di Navigazione spa;
5) Esodati: si chiede che al governo di fornire il numero preciso dei lavoratori penalizzati;
6) Nomina Direttore Agenzia Digitale: si chiede più trasparenza sulla selezione degli esperti per la nomina del direttore dell’Agenzia;
7) Invasi Sardegna: si chiedono informazioni su un decreto che renderà inutilizzabili 5 invasi indispensabili all’approvvigionamento idrico in una zona già critica;  Legge omofobia: si chiede un’iniziativa normativa per ampliare la legge Mancino/Reale che persegue i reati contro la persona, anche a casi di orientamento sessuale e identità di genere;
9) Sistema Energetico Nazionale: si chiede un Piano Energetico Nazionale di lungo periodo;
10) Diploma magistrale: si chiede che i titolari di diploma magistrale siano equiparati agli altri nell’abilitazione all’insegnamento;
11) Detrazioni d’imposta: si chiede che il sistema delle detrazioni sia esteso a tutti i settori produttivi dell’ambito sviluppo sostenibile;
12) Tassi interessi bancari: si chiede una verifica del governo sull’attendibilità dei tassi medi di interesse comunicati da banche e intermediari;
13) Criminalità organizzata: si chiedono ulteriori indagini su denunce di ostacoli a indagini antimafia nella catena di comando a Palermo;
14) Ricostruzione L’Aquila: si chiede, nel reclutamento di nuovo personale, di attingere in trasparenza alle graduatorie del Concorsone già svolto;
15) Costa Concordia: si chiede al governo come si intenda procedere per la rimozione del relitto;
16) Manifestazione PDL Brescia: si chiede conto della presenza del ministro Alfano;
17) Viabilità siciliana: si chiede un piano straordinario per l’ammodernamento e il potenziamento della viabilità in Sicilia.


Interrogazioni parlamentari

1) Pignorabilità stipendi e pensioni: richiesta al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali di porre il limite del quinto al pignoramento di stipendi e pensioni anche quando superino i mille euro;
2) Detrazioni fiscali per efficienza energetica: si chiedono al governo iniziative per rendere i certificati bianchi (effic.energetica) cumulabili con altri incentivi attraverso detrazioni fiscali per le aziende;
3) Pesticidi: richiesta ai Ministri di Agricoltura, Ambiente e Salute di porre un freno all’uso dei pesticidi in agricoltura, causa di inquinamento delle falde acquifere e dei terreni;
4) Decreto per la promozione del riutilizzo dei rifiuti: richiesta al Ministero dell’Ambiente per una rapida realizzazione dei decreti attuativi;
5) Mais transgenico: richiesta ai Ministeri di Ambiente, Salute e Politiche Agricole per revocare l’autorizzazione europea alla coltivazione di mais transgenico, e per una clausola di salvaguardia;
6) Commissariamento Alitalia: richiesta al Ministero dello Sviluppo economico sulle differenze tra le responsabilità dei commissari e le relative motivazioni;
7) Cessione parte di Telecom ad imprenditore cinese: richiesta a Ministeri Economia e Sviluppo per chiarimenti sulla cessione di un asset strategico per il Paese in mani straniere;  Concorso Vigili del Fuoco: richiesta al Ministro dell’Interno di sbloccare il turn-over del personale del Corpo dei Vigili del Fuoco, e trasparenza delle graduatorie
9) Stabilizzazione docenti precari e personale ATA: si chiede l’immediata stabilizzazione di docenti e personale ATA della scuola, che hanno lavorato almeno 36 mesi negli ultimi 5 anni;
10) Lavoratori precari impiegati negli uffici giudiziari: richiesta al Ministero della Giustizia per la stabilizzazione dei precari che da anni lavorano negli uffici giudiziari;
11) Ilva Taranto: si chiedono le motivazioni per la non sanzione, se si intende concedere proroghe all’ILVA, perché manca un piano industriale, e quali provvedimenti si prenderanno se l’ILVA non ottempera a quanto richiesto;
12) Vendita terreni demaniali: si chiede di destinare i terreni demaniali in via di cartolarizzazione a giovani imprenditori agricoli, a canone agevolato;
13) Morìa delle api, pesticidi in agricoltura: si chiede se i tre ministri di Agricoltura, Ambiente, e Att. Produttive abbiano intenzione di potenziare i controlli;
14) Istituto del Bail-In: si chiede se è stata recepita la direttiva UE sul meccanismo di salvataggio forzoso delle banche a carico degli investitori tramite prelievo dai conti correnti, e se si attiverà una protezione per i piccoli risparmiatori;
15) Sicurezza Informatica Agenzia Digitale: si chiedono iniziative per favorire la diffusione di modelli di sicurezza informatica nella Pubblica Amministrazione;
16) OGM/Clausola di salvaguardia: si chiede una regolamentazione più restrittiva per le colture OGM, e l’adozione di una clausola di salvaguardia;
17) Telecom Italia: si chiede il rinvio dello scorporo della rete Telecom, dell’aggregazione con Tre Italia, e della partecipazione di Cassa Depositi e Prestiti tramite il fondo strategico italiano.

Interrogazioni parlamentari di carattere locale

1) Terremoto Emilia Romagna: richiesta al Ministro dello Sviluppo Economico di sospendere gli studi di settore sulle aziende delle zone colpite dal sisma, e di sospendere per due anni il versamento dei tributi;
2) Terremoto Emilia Romagna: richiesta al Ministero dell’Economia di ottenere una proroga al pagamento dei mutui relativi a tutte le abitazioni colpite dal sisma;
3) Centrale nucleare Krsko: si chiede che il governo si informi presso Slovenia e Croazia relativamente alla situazione della centrale nucleare che si trova a solo 201 km dal confine friulano;
4) Arsenico nelle acque viterbesi: richiesta ai Ministeri Salute e Giustizia di misure urgenti per tutelare la salute pubblica;
5) Rigassificatore Gioia Tauro: richiesta ai Ministri dello Sviluppo Economico e Ambiente di sospendere la procedura per il rigassificatore di Gioia Tauro, in attesa del parere del Consiglio dei Lavori Pubblici;
6) Stabilizzazione precari Sardegna: richiesta a Ministero del Lavoro per dare certezze al personale amministrativo precario, e indire concorsi trasparenti;
7) Licenziamenti Golden Lady Chieti: richiesta al Ministro del Lavoro di prorogare la cassa integrazione per ristrutturazione, e di istituire un tavolo di concertazione; MUOS Sicilia: richiesta al Ministro della Difesa di chiarire se i lavori siano prossimi al completamento in quanto gli americani non hanno dato seguito al provvedimento che revocava le autorizzazioni, e quali provvedimenti il governo intenda adottare;
9) Trivellazioni Sardegna: richiesta al Ministro dello Sviluppo Economico di aprire un confronto, sospendendo nel contempo ogni autorizzazione già concessa;
10) Progetto Cunicolo Esplorativo La Maddalena (TAV): richiesta al Ministero Infrastrutture e Trasporti del rispetto delle delibere CIPE da parte delle ditte aggiudicatrici;
11) Centrale a carbone di Montebello Ionico: Richiesta a Ministero Sviluppo, Ambiente ecc. in merito a infiltrazione mafiose nel progetto;
12) Elettrodotto Udine Ovest-Redipuglia: richiesta a Ministeri Sviluppo e Ambiente per superare le “super grid” interesse di pochi e implementare le “smart grid”;
13) Intimidazioni imprenditore De Masi: richiesta ai Ministeri Interno e Sviluppo Economico di misure di protezione previste per De Masi, imprenditore etico modello di legalità a Gioia Tauro;
14) Mobilità lavoratori del Centro Ricerche “Giulio Natta” di Ferrara: richiesta al Ministero dello Sviluppo Economico di impedire la messa in mobilità dei dipendenti di una multinazionale chimica;
15) Spostamento marines a Sigonella: si chiede se il governo sia stato informato, se le FFAA siano state coinvolte, se lo spostamento rappresenti una definitiva militarizzazione;
16) Ulivi pugliesi: si chiedono disposizioni di tutela del paesaggio e lo stop all’abbattimento di ulivi centenari in Puglia;
17) Gasdotto Adriatico: si chiede di rinunciare al passaggio appenninico del gasdotto Brindisi-Minerbio a causa di rischio sismico;
18) Morte di Giuseppe Uva: si chiedono iniziative ispettive presso la Procura di Varese per attivare un’azione disciplinare verso i responsabili.


A questo aggiungo la comunicazione della deputata Onorevole Federica Daga, alle ore 15.25 del 17 giugno 2013 sul lavoro alla commissione ambiente della Camera dei Deputati:.

Cosa succede in commissione ambiente!
In questo momento stiamo discutendo gli emendamenti che abbiamo presentato entro venerdì 14 giugno.
Il decreto legge è il n. 43, riguardante Piombino e Emergenze Ambientali.
Il Senato se l'è tenuto in pancia per un mese e mezzo, a noi della Camera è stato presentato giovedì 13 giugno con meno di 24 ore di tempo per emendare il testo.
Ora il PD, e così la maggioranza, chiede il ritiro di tutti gli emendamenti presentati da tutti gli schieramenti altrimenti il Governo ne darà parere sfavorevole in fase di voto in Aula. Questo per non dover ripresentare un testo emendato al Senato. Perché?

Perché il 25 giugno il decreto decade.

Sottolineo che il testo è a prima firma Monti, un testo presentato lo scorso 26 aprile 2013 da un governo dimissionario....
Ricapitoliamo: ci chiedono di ritirare tutti gli emendamenti, ora stiamo votando ogni singolo emendamento che noi NON intendiamo ritirare perché ci sentiamo esautorati dalla funzione di Deputati della Camera. Vogliamo lavorare!!! Per correttezza il testo deve essere emendato, ripresentato al Senato e se non stiamo nei tempi, il Decreto Legge può anche decadere!

Siamo esautorati dalla nostra funzione!!!

18 giugno 2013

Piccole intese # Suolo

di Donatella Coccoli *

Quando si parla di consumo del suolo sono tutti d’accordo nel dire basta. No alla speculazione, al cemento, all’immobiliarismo sfrenato. Peccato però che nel momento in cui si decide di mettere ordine, sfugga qualcosa. «Una proposta di legge “ingannevole”, che mira all’emanazione di una vera e propria “legge truffa”», che invece di «limitare il consumo di suolo, fa di tutto per incentivarlo, e per favorire i costruttori»: così il costituzionalista Paolo Maddalena ha bocciato la proposta del deputato PD Ermete Realacci, presidente onorario di Legambiente. Prima di Maddalena anche Salvatore Settis aveva puntato l’indice sulla “strana alleanza” in Parlamento tra Realacci e il pidiellino Lupi. Tra la proposta Ac/70 di Realacci “sul contenimento dell’uso del suolo e la rigenerazione urbana” e quella del 2008 dell’attuale ministro dei Trasporti “sul governo del territorio” infatti non ci sarebbe una grande differenza. Si mantengono i diritti edificatori acquisiti in passato e qualunque suolo può essere edificabile, basta pagare.

Di fronte al rischio di un’ennesima colata di cemento, ci hanno pensato i “ragazzini” dei 5 stelle a prendere l’iniziativa. E così hanno affiancato alla Realacci una loro proposta, la n.1050 per «il blocco del consumo di suolo e la tutela del paesaggio». Fuori dell’area edificata non si può costruire. Dentro, invece, si devono censire e riqualificare gli immobili statali dismessi. Immediato e convinto il consenso di un padre nobile dei beni culturali e paesaggistici come Salvatore Settis. E un urbanista di sinistra come Paolo Berdini ha dato ai 5 stelle anche un prezioso aiuto per la stesura della proposta di legge. Il fronte per lo stop al consumo di suolo si allarga. Si troverà un’intesa in Commissione ambiente?


*  da  www.left.it,   15 giugno 2013

17 giugno 2013

Gruppo Cinque Terre - ECOLETTERA 24/16 giugno 2013


Editoriale:  Le elezioni e il miracolo di San Gennaro

L’Italia procede un passo per volta, apparentemente in modo inesorabile,  verso il superamento del regime democratico, repubblicano e costituzionale, a favore di una diversa società dove la democrazia rappresentativa diventa un rituale truccato in cui una specie di nuovo “partito unico” (l’oligarchia collusiva) esercita il pieno controllo dei media,  assolve se stesso da qualunque responsabilità sui disastri passati e futuri,  concentra il fuoco su qualunque possibile forma di dissenso e di cambiamento; nelle elezioni come nel territorio, nella società come nei luoghi di lavoro, dove a diritti e doveri si sostituiscono subalternità e precarietà. La  postdemocrazia  nella versione italiana della crisi ha caratteristiche speciali rispetto ad altri paesi del sud-europa. In Grecia si sbaracca la TV pubblica, ultimo modesto  baluardo dell’ informazione  che diventa una merce privata, in Turchia la difesa di un parco destinato alla speculazione mostra il vecchio autoritarismo nascosto dietro un islamismo moderato di facciata. In Italia l’astensionismo elettorale, come il miracolo di San Gennaro, dà nuova linfa a partiti boccheggianti che, quasi increduli, hanno “ vinto” una partita disperata, dove si perde milioni di voti e si vince migliaia di seggi, hanno paralizzato il movimento dei grillini, messo ai margini gli altri attori secondari, avviato con il gruppo di “esperti” il tentativo di modificare e stravolgere le basi della democrazia italiana con l’obiettivo di diventare eterni e immortali. Se nei prossimi giorni il lavorio per spaccare il M5Stelle riuscirà, avremo qualche decina di frammenti  in Parlamento che, prima di sparire nel nulla che è il loro destino segnato, renderanno inefficace qualunque possibile forma di opposizione parlamentare al governo “delle larghe intese”. Più volte abbiamo sottolineato, differentemente da tanti altri, che se i contenuti di fondo del movimento dei grillini, a partire dalla radicale critica del sistema dei partiti, sono totalmente condivisibili, la possibilità che un nuovo movimento per il cambiamento davvero possa nascere  consolidarsi,  richiede tempo, anche anni; una lunga marcia e non una improbabile presa di un palazzo romano. Se la cosa più stupida che i grillini possono fare è quella di dividersi, la cosa più illusoria è che Grillo e la forma di organizzazione che nella fase nascente del movimento si è data,  possano evitare una  progressiva e radicale trasformazione in cui si esca, alla fine del percorso,  da qualunque forma di personalismo. 
 
Il sistema dei partiti in Italia, come lo avevamo vissuto dal dopoguerra, non esiste più. Al momento quasi tutte le più alte istituzioni sono occupate da una oligarchia collusiva ( il termine inciucio non è idoneo in quanto sminuisce la gravità e l’anomalia della situazione ) che appare agire con lo scopo di perpetuarsi adattando abilmente le proprie scelte per garantire se stessa ed i gruppi di interesse che la sostengono. Le più recenti scelte istituzionali sono state assunte in sedi imprecisate e comunque non nel dibattito parlamentare né nelle segreterie dei partiti. La perdita di coesione sociale e di consenso sembra dilagare in maniera inarrestabile. Le conseguenze principali sembrano evidenti: al momento l’iniziativa resta nelle mani del gruppo di potere che occupa le istituzioni, l’oligarchia collusiva, che a causa della presenza elettorale imprevista del M5S, dopo le elezioni politiche ha dovuto rinunciare alla comoda finzione mediatica della contrapposizione centrodestra-centrosinistra in parlamento, mentre nelle scadenze elettorali  locali  sembra addirittura riprendere il sopravvento la sterile protesta dell’astensionismo. ( Giovanni Chiambretto del GCT ) leggi
 
Non potete fermare l’acqua
Il 12-13 giugno 2011, dopo molti anni, i referendum hanno di nuovo raggiunto il quorum e sono tornati ad essere lo strumento di democrazia diretta che la Costituzione garantisce esprimendo  il favore alla fuoriuscita dell’acqua e dei servizi pubblici locali da una logica di mercato e di profitto. Il combinato disposto dei due quesiti referendari ha consegnato un quadro normativo che rende possibile la ripubblicizzazione della gestione del servizio idrico integrato in Italia. Il governo attuale così come il precedente non hanno compiuto nessun passo in tale direzione, bensì diversi sono stati i provvedimenti, approvati o proposti, che muovono in direzione opposta. Solo l’intervento della Corte Costituzionale, con la sentenza del 20 luglio scorso, ha ripristinato la volontà espressa dai cittadini sul primo quesito referendario, quello che ha abrogato l’obbligo alla privatizzazione dei servizi pubblici locali, dichiarando illegittimo l’articolo 4 del «Decreto di Ferragosto» avanzato dal governo Berlusconi e confermato dal governo Monti. ( Forum italiano dei Movimenti per l’Acqua ) leggi
 
Rifiuti in Campania, Bassolino colpevole ma il pm chiede la prescrizione
 Il 10 giugno scorso è durata 20 ore la requisitoria del pm Paolo Sirleo al maxi processo per il disastro rifiuti in Campania, che vede l’ex governatore ed ex commissario straordinario all’emergenza rifiuti Antonio Bassolino alla sbarra, con altri 27 imputati (tra cui Impregilo, Fisia e Fibe) per reati come truffa, falso, traffico di rifiuti ed abuso d’ufficio; una requisitoria che però ha la consistenza di un colpo di spugna, visto che il pm ha riconosciuto la colpevolezza di Bassolino ma ne ha chiesta la prescrizione di reato. Le ecoballe continuano ad essere ammassate nei campi alle porte di Napoli e Caserta. Le “piramidi” sembrano non interessare nessuno, nonostante la ben nota devastazione di interi territori. I politici, i giornalisti e l’élite del nostro Paese fanno quasi finta di nulla.  ( Andrea Spinelli Barrile su  www.ecoblog.it ) leggi

Ottaviano Del Turco, chiesti 12 anni. Pm: “Colpevole per deficit sanità Abruzzo”
I pm di Pescara, Giampiero Di Florio, e Giuseppe Bellelli, hanno chiesto 12 anni di reclusione per l’ex governatore della regione Abruzzo. Del Turco e’ imputato per presunte tangenti nella sanità privata abruzzese, per concussione, associazione per delinquere, falso, abuso e truffa.Durante la requisitoria, il pm Di Florio ha ripercorso anche le vicende che hanno portato al debito sanitario dell’Abruzzo sino al commissariamento. Nell’aprire le conclusioni della requisitoria finale, il pm Bellelli ha citato invece una frase dell’ex presidente della Repubblica, Sandro Pertini: ”Un socialista, un Presidente, un partigiano che una volta ha affermato che il popolo italiano ha sete di onestà, che la corruzione e’ nemica della libertà, che non esiste una moralità pubblica e una privata e che chi ne approfitta per fare potere è un affarista”.
( da blizquotidiano.it ) leggi
Oggi in Italia sono 100.000 i “super-pensionati” e costano allo stato ben 13 miliardi di euro all’anno, praticamente una manovra finanziaria. Non ci sono i soldi per il reddito di cittadinanza, per scongiurare l’aumento dell’IVA, ma per pagare i pensionati d’oro sì. Anche perché, nella maggior parte dei casi sono ex politici che ancora molta influenza hanno sulle istituzioni. A percepire la pensione più ricca d’Italia è Mauro Sentinelli, ex manager e ingegnere elettronico della Telecom, ( 90.246 euro al mese ). Tra i politici, il pensionato più pagato è il presidente Carlo Azeglio Ciampi, che cumula 30 mila euro/mese di pensione Bankitalia con 4000 euro dell`Inps ed i 19.054 euro dell`indennità da parlamentare. Lamberto Dini lo segue a ruota con 18 mila euro da Bankitalia, 7000 dall’Inps e 19.054 dal Senato. Subito dietro Giuliano Amato. Un insulto alla dignità degli italiani. (da www.controcopertina.com ) leggi

 Gli amministratori delegati di Enel, Gasterra, Gdf Suez, Iberdrola, Eni, Rwe, E.On, Gas Natural Fenosa alla vigilia del Consiglio europeo del 22 maggio, hanno posto all’attenzione dei leader europei la necessità urgente di modificare la politica energetica comunitaria.  I big del gas hanno chiesto la remunerazione dell’uso delle loro vecchie reti e della potenza inutilizzata delle loro centrali, nonché un mercato delle emissioni di CO2 che favorisca le fonti sporche, disincentivando definitivamente la concorrenza delle rinnovabili.(  Mario Agostinelli e Roberto Meregalli su ilfattoquotidiano.it )  leggi

I pomodori sono uno degli ortaggi simbolo della tradizione alimentare italiana. Possono essere coltivati facilmente sia nell'orto che in vaso, scegliendo un posizionamento molto soleggiato per le piantine. Il raccolto dei pomodori avviene in maggior quantità in estate, ma può prolungarsi anche in autunno. Si tratta di un'occasione favorevole per dedicarsi alla preparazione casalinga della salsa di pomodoro, in compagnia della famiglia. Di seguito alcuni consigli utili per la loro coltivazione. ( Marta Albè su greenme.it ) leggi
Piu' che una forma di vivisezione: una lenta ed atroce tortura che puo' durare piu' di 25 anni. Chi entra in una delle fattorie della bile cinesi, vietnamite o coreane entra in vere e proprie camere di tortura attrezzate. Le vittime sono gli Orsi della Luna, denominati così per la caratteristica macchia bianca sul petto. Sottratti alle madri ancora cuccioli, vengono imprigionati in gabbie poco piu' grandi del loro corpo per l'estrazione continua della bile, fino al sopraggiungere della morte. Il prelievo viene effettuato attraverso rudimentali cateteri conficcati nell'addome. ( Marinella Robba su Pelo & Contropelo ) leggi       -   Tutto il n.1 del 2013 di Pelo & Contropelo  leggi

Afghanistan, nuove vittime: addio ritiro di truppe (italiane)
Truppe italiane nel mirino dei taliban dopo l'annuncio del ministro della Difesa Usa: Roma guiderà la missione ''Resolute Support'' dopo il 2015. Altro che rientro per natale 2014: a Herat ci rimarremo anni. Diventiamo così il primo bersaglio dei taliban nell’ovest. Non lo sapeva nessuno. Il Parlamento non è stato coinvolto in questa decisione. Il ministro della Difesa Mauro ha dato l’ok a nome del governo Letta, senza discussioni alla Camera: un silenzio che contrasta con le interpellanze parlamentari di M5S e Sel, che hanno chiesto un piano dettagliato sul ritiro dei 3mila soldati della missione Isaf. In teoria, il ritorno dovrebbe avvenire entro la fine del 2014, ma non esiste nessun calendario di rientro. Nuove missioni, zero titoli. E’ fondamentale rivedere il senso stesso delle missioni in Afghanistan. ( Silvio Valent da www.dirittodicritica.com) leggi

La città di New York dimostra una sensibilità sempre maggiore ai problemi della “mobilità nuova”. In un paese in cui storicamente sono le macchine a farla da padrone, si stanno scoprendo e sperimentando i vantaggi di un rallentamento della mobilità urbana. Le prime avvisaglie si erano avute verso la fine del 2011, quando furono introdotte le prime “neighborhood slow zones”, in pratica delle zone  con delle misure di rallentamento del traffico. In questi giorni si è assistito al lancio di un ambizioso progetto di bike sharing, con 600 stazioni di prelievo e circa 10 mila biciclette; da fine maggio è possibile noleggiare le bici, con tariffe orarie, giornaliere, mensili e annuali. Ma le iniziative prese negli ultimi anni vanno molto oltre (di Paolo Volpato da www.amicoinviaggio.it ) leggi
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 Istanbul, Piazza Taksim, concerto di pianoforte per Davide Martello, che ha scelto di portare il suo messaggio di pace in musica al popolo turco. Il pianista italo - tedesco, arrivato a piazza Taksim con il suo pianoforte, incanta il suo pubblico con musiche di Beethoven, composizioni del suo repertorio, ma anche con canzoni come Let it be e Imagine di John Lennon. Tra il pubblico ad applaudire anche poliziotti. vedi qui
 
Dopo 75 anni di esistenza l’Orchestra Sinfonica Nazionale Greca e il Coro di ERT, la televisione pubblica del Paese appena chiusa, hanno fatto la loro ultima esibizione. Lacrime hanno solcato i volti dei musicisti proprio sulle note dell’Inno nazionale ellenico, sconfitta di un popolo che altro non può fare che prendere atto dell’occupazione della Troika. L’ultimo concerto di addio della National Symphony Orchestra si è svolto venerdì sera al Radiomegaro di Agia Paraskevi, la sede della tv di Stato. Un’impressionante folla si è radunata per l’occasione, davanti a quattrocento giornalisti accreditati da tutto il mondo. vedi qui

“M5S news, 7giorni in Parlamento” ( vedi www.m5snews.it ) – illustra le iniziative parlamentari del Movimento 5 Stelle alla Camera, al Senato e nelle Commissioni,  di cui non si trova quasi notizia sugli organi di informazione. Una impressionante e metodica opera di censura evidentemente decisa e coordinata in sedi riservate. Di seguito la puntata 9 delle news  dal 3 al 9 giugno. vedi qui

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