L’Inps mette i numeri online: a un anno e mezzo dalla Riforma delle pensioni che ha prodotto 314.576 esodati (fonte: Ragioneria di Stato) solo l’8,7 per cento dei 130mila salvaguardati ha ottenuto la pensione. 11mila persone. Oggi alcuni comitati di esodati hanno depositato la denuncia all’ex ministro del lavoro Elsa Fornero per mobbing sociale, presentata lo scorso dicembre.
Sugli esodati abbiamo fatto il punto più volte, da
quando abbiamo pubblicato i numeri veri allo scorso
marzo, in cui ancora le pratiche dei salvaguardati risultavano ferme.
Dopo un anno di grande confusione il 5 ottobre 2012 la Ragioneria di Stato
mette nero su bianco la cifra esatta degli esodati: 314.576. Di questi,
ad oggi, sono salvaguardati in 130.130 persone, con i
restanti 184.500 non salvaguardati. Sono ormai partite le
prime pratiche di salvaguardia, sullo scaglione di 65.000 relativo al primo
iter legislativo (in totale gli interventi sono stati tre), e ora l’Inps mette
i numeri online: sono 11mila ad oggi ad aver ricevuto la
pensione.
Oggi, 13 giugno 2013, è stata ufficialmente notificata
al Ministero del Lavoro, e poi depositata in tribunale, la richiesta di
risarcimento del danno morale relativo alla denuncia per mobbing
sociale, che alcuni comitati di esodati (Contributori volontari e
Quindicenni) hanno presentato lo scorso dicembre contro l’ex ministro Fornero.
Ci spiega Francesco Flore, portavoce dei Contributori Volontari: “Sono serviti
sei mesi per mettere assieme i documenti, tra cui i certificati medici di tanti
esodati che hanno sofferto di patologie psicologiche derivanti dall’enorme
stress subito”. Ci scrivono: “La Riforma Fornero delle pensioni, è ormai di
pubblico dominio, era finalizzata a fare cassa immediata e ha
finito per stravolgere la vita di centinaia di migliaia di persone. Si tratta
di un procedimento giudiziale prima di tutto di natura dichiaratamente
etico-morale ed è importante sottolineare che gli attori in giudizio chiedono
un simbolico risarcimento danni di 10.000 euro ciascuno, che sarà quasi
totalmente devoluto ad una costituenda associazione senza fini di lucro, con il
fine di sostenere le famiglie indigenti dei colpiti dalla riforma previdenziale
Monti-Fornero”.
L’ultima volta che abbiamo scritto di esodati si era
in campagna elettorale, campagna in cui il Pd si era fatto portavoce della
questione, come lo stesso ex segretario Bersani ci aveva scritto su twitter.
E ora che al governo c’è Letta, che fine hanno fatto le loro rivendicazioni?
Solo ieri il ministro del lavoro Giovannini ha annunciato l’imminenza di una ricognizione della platea.
“Sia ben chiaro che la denuncia attiene esclusivamente all’operato del precedente
Ministro”, ci scrivono gli esodati. “E non certamente del ministro
Giovannini che, ne siamo certi, ed anche a seguito dei solenni impegni
presi dal Presidente Letta nelle sue dichiarazioni programmatiche, si impegnerà
proficuamente per risolvere alla radice il dramma dei cosiddetti esodati”.
Sono 191 gli esodati che hanno partecipato alla
denuncia (ai quali si aggiungono 73 sostenitori) e firmato l’atto di citazione
per risarcimento del danno morale da sofferenza e ‘patema d’animo’, seguiti
dallo studio legale Alleva di Bologna. I lavori sono durati quasi sei mesi
per raccogliere tutto il materiale che verrà man mano allegato nel procedimento
civile durante le sue fasi. “È importante evidenziare che questo rappresenta un
procedimento parallelo a quello previdenziale con il quale gli attori, sempre
con il magistero dello Studio Legale Alleva, chiederanno l’incostituzionalità
della Riforma Fornero per violazione degli artt. 3 e 38 della Carta
Costituzionale”, aggiungono i comitati.
Danno morale, dunque. Perché? Ce lo spiegano i
comitati: “Il procedimento di oggi chiede il risarcimento del danno morale
causato dalla gestione negligente, imperita ed assolutamente dilettantesca di
questa riforma, che ha procurato un continuo allarme sociale e psicologico
nei soggetti interessati dai provvedimenti in esame, mediante uno
stillicidio di dichiarazioni e controdichiarazioni formali, ordini e
contrordini, una vera e propria sequela di ‘docce gelate’ ininterrotta durata
mesi e mesi e fatta di promesse (poi mancate) che, nel loro insieme, hanno
letteralmente demolito la tenuta nervosa degli attori. Vi sono state,
addirittura, in questa triste vicenda della politica italiana, le finali
pubbliche ammissioni di un ministro del lavoro che ha candidamente confessato di
essersi sbagliato nel computo dei soggetti esodati”.
E i 130mila salvaguardati? “Una esigua parte di noi è
stata sottoposta a tre vere e proprie lotterie nelle quali veniva estratto
il diritto alla pensione (130.300 su oltre 315mila) solo a patto di rispettare
cavillose e capziose condizioni studiate a tavolino per escludere decine di
migliaia di cittadini dal legittimo diritto alla pensione”. Concludono gli
esodati: “Il senso della azione civile contro il Ministero del Lavoro è quello
di richiedere il risarcimento del danno morale patito in questi lunghi mesi.
Con questo atto intendiamo pertanto chiamare il ministro responsabile a
rispondere, nella sede più adeguata, del suo grave operato contro decine di
migliaia di famiglie italiane”. Conclude Flore, del comitato: “Vedremo presto
la Fornero in tribunale”.
di Michele
Azzu | @micheleazzu 13 giugno 2013 - tutto su: Esodati
Vi siamo vicini, contatteci
RispondiEliminaGiuseppe Criseo
Segretario Generale
Sindacato Europeo L.
http://www.sindacatoeuropeolavoratori.it/?p=4341
Mi rispecchio molto in questo articolo, anche io ho sofferto e sto soffrendo perchè sono vittima dil mobbing sul posto di lavoro.
RispondiEliminaCercando in rete mi sono imbattuto in un video che propone come alleviare la mia sofferenza. Grazie a questo video a poco a poco sto cominciando ad affrontare e eliminare le cause del mio disagio. Per questo motivo vi consiglio questo video sulla sofferenza