L’europarlamentare verde Monica Frassoni ha dichiarato dal Parlamento europeo:
"Notiamo con totale sconcerto che sulla relazione Laperrouze la delegazione del Partito Democratico ha votato a favore degli emendamenti più importanti sul nucleare, in particolare quelli che chiedono finanziamenti europei per il nucleare, respingendo la prospettiva dell'uscita progressiva dal nucleare, sostenendo la competitività economica del nucleare rispetto ad altre fonti energetiche. Inoltre i rappresentanti del PD hanno votato contro la richiesta di assicurare il più alto livello possibile di tecnologia in campo della sicurezza nucleare, nell'ambito della nuova legislazione UE prevista su questo tema. Tutto questo senza un dibattito interno e soprattutto pubblico sulla questione. La nuova posizione del PD è dunque a favore dell'energia nucleare . Da notare il fatto che il Presidente del Gruppo Socialista al PE, Martin Schultz e altre delegazioni nazionali del Gruppo Socialista non hanno sostenuto la relazione Laperrouze.
"Notiamo con totale sconcerto che sulla relazione Laperrouze la delegazione del Partito Democratico ha votato a favore degli emendamenti più importanti sul nucleare, in particolare quelli che chiedono finanziamenti europei per il nucleare, respingendo la prospettiva dell'uscita progressiva dal nucleare, sostenendo la competitività economica del nucleare rispetto ad altre fonti energetiche. Inoltre i rappresentanti del PD hanno votato contro la richiesta di assicurare il più alto livello possibile di tecnologia in campo della sicurezza nucleare, nell'ambito della nuova legislazione UE prevista su questo tema. Tutto questo senza un dibattito interno e soprattutto pubblico sulla questione. La nuova posizione del PD è dunque a favore dell'energia nucleare . Da notare il fatto che il Presidente del Gruppo Socialista al PE, Martin Schultz e altre delegazioni nazionali del Gruppo Socialista non hanno sostenuto la relazione Laperrouze.
Noi riteniamo questa nuova posizione particolarmente grave non solo per l'Italia, ma per tutta l'Europa; la scelta nucleare è contraddittoria con l'esigenza di ridurre rapidamente le emissioni di CO2 e di riconvertire la nostra economia verso criteri di sostenibilità, puntando decisamente sul grande cantiere del risparmio energetico e dell'energia rinnovabile."
Intanto in Italia Eurispes ha reso noto il sondaggio in base al quale, malgrado la totale mancanza di una vera informazione, il 45,7% degli italiani è contraria al nucleare ed il 38,3% favorevole.
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