10 febbraio 2009

Donne vittime, donne complici e il silenzio degli uomini

Ieri sera a Torino ho partecipato ad un affollato dibattito alla Casa delle donne in cui si cercavano risposte alla violenza dilagante soprattutto sulle donne, ma anche verso chi è considerato debole o diverso.I punti di vista e le proposte di contrasto alla violenza erano molto diverse ma quello che prevaleva era una nausea generalizzata verso la nostra società e i nostri politici, e ovviamente verso Berlusconi e il suo governo che, tra battute come quella che ci vorrebbe un soldato per ogni ragazza italiana o quella di Maroni che non c’è problema di ordine pubblico rispetto alla mafia ma c’è rispetto all’immigrazione, e provvedimenti di esclusione verso gli stranieri che rasentano il razzismo, rappresentano oggi un modello molto ambiguo e screditato, anche se purtroppo gode di troppo consenso elettorale.Quello che mi sconvolge è che gli stupratori o gli aggressori che agiscono in branco sono giovani o giovanissimi, addirittura quattordicenni in alcuni casi gravissimi che hanno anche portato alla morte. Ricordo quella ragazzina che aveva paura di essere stata messa incinta da giochi di gruppo ed è stata stuprata dal branco e poi uccisa qualche mese fa.

Questi giovanissimi hanno già imparato lo spirito di clan maschile da bambini e la legge del più forte e pare che nessuno abbia loro insegnato il valore della vita. il rispetto della dignità, l’affermazione di sè sulla base del valore delle proprie idee e delle proprie azioni piuttosto che sulla legge del più forte e sulla violenza.Ovviamente il degrado della politica, sempre molto occupata a spartirsi posti e a occultare scandali. molto bypartisan nel fare affari (basta pensare al caso Romeo), sempre ossequiente verso i potenti, vedi il silenzio sugli errori clamorosi del papa con il Lefevriani che solo la Merkel ha avuto il coraggio di denunciare con il rigore dovuto ottenendo finalmente la condanna dei negazionisti, è una delle prime cause di questa degenerazione sociale a cui assistiamo.La violenza degli uomini sulle donne, nelle case e nelle strade, è purtroppo una costante storica e geografica con cui pare il mondo dei potenti non voglia fare mai i conti e da cui le donne sono costrette solo a difendendersi e a denunciare.......
(dal blog www.lauracima.it)

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