di Paolo
Pinzuti *
Un’opinione
quanto mai diffusa è che un giorno, quando ci saranno solamente auto
elettriche in circolazione, avremo risolto tutti i problemi di natura
ambientale e di trasporto.
Sembra,
però, che questo giorno sia sempre più lontano: se negli Stati Uniti ad oggi la
percentuale di automobili elettriche vendute sul totale è molto basso (solo
lo 0,1% ), in Italia questo numero rasenta il ridicolo poiché
il numero di automobili elettriche vendute rappresenta circa lo 0,0003% del
totale. In termini assoluti, solo nel mese di gennaio 2013 nel nostro paese
sono state immatricolate la bellezza di 33 (trentatré) auto elettriche.
Mentre in
Italia la cifra si commenta da sola, negli Usa a commentare il dato ci hanno
pensato le direzioni generali di General Motors, Toyota e Ford che hanno espresso parere univoco:
le macchine elettriche per ora giocano un ruolo marginale nel mercato a causa
degli alti costi di produzione, della ridotta autonomia e del peso eccessivo
delle batterie utilizzate. E per rendersi conto che nel prossimo futuro non ci
sarà alcuna netta inversione di tendenza, i manager sottolineano che al momento
non esistono innovazioni tecnologiche in grado di risolvere i problemi
evidenziati.
Fatti due
conti, con gli attuali tassi di vendita, prima di vedere il parco auto
circolante in Italia interamente sostituito da uno alimentato ad energia
elettrica, ci toccherà aspettare poco più di 90mila anni.
Mentre
aspettiamo, potremmo occupare il tempo per esempio chiedendo allo stato
italiano di investire in infrastrutture per garantire il giusto mix di Mobilità
Nuova: treni, autobus, tram, biciclette e piedi. Se ci pensate bene,
potrebbe essere anche la buona occasione per iniziare a liberarsi da
quell’enorme scocciatura che si chiama traffico e per compiere un’azione decisa
per contrastare l’inquinamento atmosferico, il riscaldamento globale e tutti
quei costi imposti dall’incidentalità stradale.
Ci vediamo
alle 14:30 davanti alla Stazione Centrale.
* da
ilfattoquotidiano.it
2 aprile
2013
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