Camera: 400.000 euro nel cesso
"Il 27 marzo si è riunito l’ufficio di Presidenza della Camera dei deputati e tra le cose da discutere c’era “la costituzione di un gruppo parlamentare in deroga al regolamento della Camera”. Il nuovo gruppo è quello di “Fratelli d’ Italia”, per intenderci La Russa e Meloni. Il regolamento della Camera ci dice che un gruppo di deputati inferiore al numero di 20 non può formare un gruppo parlamentare autonomo ma deve andare a comporre il gruppo misto. I componenti di “Fratelli d’Italia” sono 9. Durante la riunione dell’ufficio di presidenza il MoVimento 5 Stelle ha chiesto quanto costa la costituzione di questo gruppo, la risposta del questore è stata questa: “400.000 euro all’anno in più”. Dato che la costituzione di questo nuovo gruppo parlamentare aveva bisogno del voto dell’ufficio di presidenza andando in deroga al regolamento si è proceduto al voto. Tutti i partiti, tutti, dal PD al PDL hanno votato a favore. Il M5S ha votato contro. Il risultato è che in deroga al regolamento della camera dei deputati si forma un nuovo gruppo parlamentare denominato “Fratelli d’Italia” composto da 9 deputati e che ci costerà 400.000 euro all’anno in più. Soprattutto in questo periodo ci sembra una spesa davvero inutile e assurda, degna della casta, lo abbiamo detto in tutti i modi durante la riunione di presidenza, ma niente! Questi sono i nostri cari partiti responsabili che chiedono la fiducia al M5S e quindi ai cittadini." ( di Roberto Fico, cittadino portavoce M5S alla Camera )
Dopo le liti sulla presidenza del gruppo tra Sel ed esponenti delle
Autonomie, Grande Sud e Mpa, alcuni esponenti del Pd e del Pdl lasciano i
rispettivi schieramenti per ingrossare le file. A Sel rimane così la presidenza del gruppo ( Loredana De Petris) ,
ma gli esponenti di centro-destra diventano 10, abbastanza per dare vita a un
gruppo autonomo, con capogruppo, uffici e dotazione propri…. Le trame del Misto non potevano
passare inosservate al Movimento
5 Stelle: “Il gruppo Misto – ha detto il capogruppo in
streaming – sta diventando una specie di serbatoio in cui infilare un tot di
persone aumentando e bilanciando in modo da poter eleggere la presidenza del
gruppo e avere un ruolo anche importante nell’ambito della conferenza dei
capigruppo. Questa è la politica che non vogliamo. Sono cose vergognose”. (
da ilfattoquotidiano.it
, 21 marzo 2013 )
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