Le fotografie scattate da un professore americano
che insegnò per due anni a Kabul mostrano un paese molto diverso da quello a
cui siamo abituati
Nel 1967 William Podlich, un professore dell’Arizona
State University, prese due anni di aspettativa per andare a insegnare allo Higher Teachers College di Kabul, in
Afghanistan, come parte di un progetto dell’UNESCO, l’organizzazione delle
Nazioni Unite che si occupa di istruzione, scienza e cultura. Podlich, che
insegnò al college in qualità di “esperto sui principi dell’istruzione”, si
trasferì insieme alla moglie Margaret e alle figlie Peg e Jan, che erano due
adolescenti e frequentarono la scuola superiore all’American International
School di Kabul, aperta ai figli degli americani e degli altri stranieri che
vivevano e lavoravano in Afghanistan.
Podlich era anche un appassionato di fotografia e
durante il suo soggiorno, dal 1967 al 1968, scattò numerose fotografie a colori
che raccontavano la vita della sua famiglia e quella quotidiana degli abitanti
di Kabul e dei dintorni. Le immagini mostrano un paese molto diverso da quello
– povero, devastato dalla guerra e dall’estremismo islamico – a cui siamo
abituati. Ci sono scene di mercati, automobili e autobus occidentali, ragazzine
che tornano da scuola a volto scoperto.
Le fotografie si possono guardare su un sito curato da Clayton Esterson, marito di Peg Podlich:
«Sono diventato l’archivista di famiglia – spiega – e quando William Podlich ci diede la sua vasta collezione di
diapositive, capii immediatamente il significato storico delle foto. Molti
afghani hanno lasciato commenti sul sito mostrando il loro apprezzamento per le
immagini, che mostrano com’era il loro paese prima di 33 anni di guerra. È
valsa la pena digitalizzare e restaurare le fotografie anche solo per questi
commenti». William Podlich andò in pensione nel 1981 ed è morto nel 2008, a 92
anni.
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vedi foto su ilpost.it 20 novembre 2014
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