Per la prima volta mi dispiace di non avere più la residenza in Sicilia
perché per la prima volta saprei a chi dare il voto. A delle face pulite come
le vostre.
Forza ragazzi, il 29 sarò a Palermo e spero di potere festeggiare
insieme a voi.
Salvatore Borsellino
Salvatore Borsellino, fratello
minore del magistrato Paolo Borsellino,
dopo la Strage di via d'Amelio
del 19 luglio 1992, in cui quest'ultimo fu ucciso dalla mafia
assieme ai membri della scorta (Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Claudio
Traina, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi) si è dedicato attivamente alla
sensibilizzazione riguardo al contrasto alla criminalità organizzata, il
malgoverno e le collusioni tra politica, poteri occulti e
mafia, chiamata trattativa
stato mafia[1]. Nel 2009
promuove a Palermo con la redazione del suo sito, in
occasione del 17º anniversario della strage di Via D'Amelio
e in collaborazione con il Comitato Cittadino Antimafia "19 Luglio 2009",
la prima Marcia delle Agende Rosse da cui nascerà il "movimento delle
Agende Rosse". Il movimento delle Agende Rosse fa riferimento
all'agenda di Paolo Borsellino, sparita dopo la strage di via D'Amelio. In
quell'agenda Borsellino scriveva appunti personali, supposizioni e
dichiarazioni di collaboratori di giustizia come Gaspare Mutolo. L'agenda sparì dalla borsa di
cuoio del magistrato che era sul sedile posteriore
dell'auto su cui viaggiava il Giudice Borsellino.
Esisterebbero prove
fotografiche e video di un carabiniere, Giovanni Arcangioli, con in mano la
borsa. Nei confronti del carabiniere fu istruito un processo per
favoreggiamento nei confronti di Cosa Nostra e per la sottrazione dell'agenda, ma
non si è arrivati alla fase dibattimentale. Il capitano avrebbe fornito
versioni diverse in diversi interrogatori: in un primo momento disse di aver
dato quella borsa all'ex Magistrato Giuseppe Ayala, poi di aver dato la borsa ad un
ufficiale di servizio ed infine di averla riportata all'interno della vettura
ancora in fiamme, dove fu poi ritrovata la borsa. I collaboratori e i familiari
di Paolo Borsellino confermano che il Magistrato non si separava mai
dall'agenda, soprattutto dopo la morte di Giovanni Falcone. La moglie del Magistrato ha
confermato che il 19 luglio 1992
nella borsa era stata messa anche l'agenda rossa.
Il 13 luglio 2012,
il Comune di Napoli, per volere del sindaco Luigi de Magistris,
gli conferisce la cittadinanza onoraria
della città partenopea.
( da Wikipedia )
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