La superficie utilizzata per scaricare abusivamente
rifiuti continua ad aumentare in Puglia e in Basilicata. Secondo i dati
forniti dalle forze dell'ordine impegnate nella tutela del patrimonio
ambientale, nei primi mesi del 2012 (al 15 maggio) l’estensione
complessiva in Puglia delle discariche sequestrate ha superato il chilometro
quadrato (1.103.737 mq), una cifra già di gran lunga superiore
rispetto ai riscontri dell’intero 2011, quando sono stati sequestrati siti
per una superficie complessiva di 823.722 mq.
L’Ue, purtroppo, ha ragione. Secondo l’Unione
europea, infatti, la Puglia è la regione peggiore d’Italia per quanto
riguarda il fenomeno delle discariche abusive sia per numero sia per
estensione. Nel 2011
sono state censite 1.692 discariche abusive con un volume di rifiuti
abbandonati pari a due milioni e 263.000 metri cubi.
Nel dettaglio, è sufficiente dare uno sguardo ai
rapporti completi forniti da chi si occupa delle attività di contrasto. La
Guardia di Finanza, ad esempio, ha registrato nel 2011 423 violazioni su 395
interventi, con 559 verbali, 314 denunce a piede libero e 52 arresti. Sono
state sequestrate 71 discariche (596.622 mq) e oltre 66 tonnellate di
rifiuti (industriali e non). Nei primi mesi del 2012 (dato al 15
maggio) le discariche sequestrate sono state 24 (superficie: 969.237
mq).
Dal lavoro dei Carabinieri del NOE, invece, si nota la tendenza alla
riduzione dei sequestri eseguiti e delle persone denunciate rispetto al 2010 (sequestri:
48 nel 2010,24 nel 2011,15 ad aprile 2012; persone denunciate: 68 nel 2010,31
nel 2011,18 ad aprile 2012), anche in questo caso si registra l’aumento
della superficie destinata a discariche illegali (128.700 mq nel 2010,
227.100 nel 2011, 134.500 nei primi mesi del 2012).
Più ridotto (anche il territorio lo è) il fenomeno
in Basilicata, ma, per fare un esempio, nel primo quadrimestre ci sono già
stati 6 sequestri di discariche (tutti a Potenza) da parte del Corpo
Forestale, lo stesso numero registrato nell’intero 2011 (7 sequestri: 6 a
Potenza e 1 a Matera).
(LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - 25 maggio 2012)
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da vigilanzambientale.it 25 maggio 2012
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