Sono la
novità politica del momento. Nei sondaggi veleggiamo oltre le due cifre e anche
nel Nord-Reno Vestfalia, la regione più popolata della Germania,
domenica hanno portato a casa il 7,7 per cento. Parliamo del Piratenpartei,
naturalmente, il partito dei pirati informatici tedeschi. Si battono per la
difesa della privacy e del file sharing, prendono le distanze da Grillo
ma, soprattutto, con la loro formazione “hacker” puntano tutto su strumenti
informatici di confronto orizzontale.
Di ciò abbiamo parlato con Carlo Von
LynX.
Carlo, come
è cominciato tutto?
I politici
erano sempre molto interessati ai temi digitali,ma poi alla fine facevano
sempre quello che dicevano i lobbisti. Quando in Germania hanno proposto una
legge che con la scusa di colpire la pedopornografia voleva censurare Internet,
ci siamo dati da fare.
Tu come ti
sei avvicinato?
Dopo
l’europee del 2009: prendemmo l’un per cento, ma capimmo che potevamo crescere.
Per
iscriversi bisogna prendere una tessera?
Sì, anche se
in realtà si tratta di un foglio di carta che si può anche mandare via posta.
Online non ci si può iscrivere: è troppo rischioso per la riservatezza dei dati
Un iscritto
che diritto ha?
Il diritto
più bello è la partecipazione al LiquidFeedback, il software al
centro della proposta pirata, uno strumento di partecipazione ideato da
scienziati politici vicini al partito che non fa altro che simulare
un’assemblea permanente. Si discutono idee e proposte, dalle iniziative ai
volantini. Ogni discussione è votabile ed emendabile in tempo reale: vince chi
riceve più consensi. Questo vale anche per nominare delegati, incarichi ed
esperti sui singoli tempi.
In quanti
siete?
In Germania
trentamila.
LiquidFeedback
è uno strumento solo per i membri?
Sì, è
necessario avere una identificazione per essere sicuri che dietro ogni account
ci siano persone.
Quanto costa
iscriversi?
36 euro
l’anno, 3 euro al mese
Quali
strutture avete?
Il minimo
necessario previsto dalla legge tedesca sui partiti: board regionali e
nazionali, loro rappresentanti e figure amministrative. Devono tutti riflettere
esattamente le decisioni che abbiamo preso collettivamente.
Come li
eleggete?
In assemblee
tradizionali anche se nel nostro caso partecipa chiunque lo voglia. Si vota
usando le classiche schede. Fondamentale è il voto segreto.
L’ultima
assemblea?
Qualche
settimana fa, con circa 1500 partecipanti.
Non votate
su Internet?
No:
riteniamo insormontabile il problema di rendere davvero sicuro un voto online.
Siete
virtuali e reali…
Siamo
diventati un partito molto reale: tantissimo lavoro si fa nei raduni
settimanali nei quartieri. Solo qui a Berlino abbiamo cinque gruppi locali
A qualcuno
di voi sono scappate frasi tipo “cresciamo come i nazisti”…
Siamo nuovi
all’agone politico. Dobbiamo imparare ad aspettarci che una nostra frase possa
essere estrapolata. Ma siamo assolutamente anti-nazi.
Avete a
cuore solo i diritti “digitali”?
Siamo
entrati in politica per difendere i nostri spazi di libertà su Internet. Ma
abbiamo capito presto che la politica è dominata dal lobbismo e che dobbiamo
occuparci di tutto. Col LiquidFeedback abbiamo una piattaforma nella quale il
lobbismo non ha possibilità di esprimersi
Chi vota i
pirati?
Un recente
sondaggio, lo stesso che ci assegna il 12-13 per cento a livello nazionale,
dice che veniamo percepiti come “di centro” e siamo votati da tutte le età, a
destra e a sinistra, all’est e all’ovest . Siamo un vero movimento popolare
Grillo dice
di essere il vostro corrispettivo italiano
Beppe Grillo
mi è sempre piaciuto. Ma ha imposto al Movimento Cinque Stelle uno statuto che
lo rende capo di tutto: è un leader politico anche se dice di non esserlo. Lui
e la sua ditta tengono il “copyright” del logo e del nome del movimento,
possono espellere singoli, o gruppi di persone, quando gli pare. In questo modo
il suo non è un movimento sufficientemente democratico: se Beppe Grillo
mollasse l’osso e permettesse al 5 Stelle di diventare un movimento
orizzontale; se cedesse il potere a una tecnologia come il LiquidFeedback,
allora potrebbe essere assimilabile a noi.
Siete contro
qualsiasi alleanza politica?
L’opposizione
fondamentale a ogni alleanza è una delle caratteristiche della vecchia
politica. Suona un po’ come “o siamo al governo o vi blocchiamo tutto”.
E voi?
Se abbiamo
preso una decisione condivisa nel partito e se una proposta corrisponde a
quella di un governo, o di un’altra forza politica, non abbiamo problemi a
votare a favore. Gli unici con i quali non ci accorderemmo mai sono i nazisti.
Per il resto dipende dai contenuti. Chi ci viene incontro può collaborare con
noi. Chi ci chiede voti su cose con le quali non siamo d’accordo non avrà mai
il nostro sostegno.
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* da ilfattoquotidiano.it 15 maggio 2012
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