di Massimo Marino
Non c’è riuscito Renzi, neppure Berlusconi, non c’è riuscita
la banda dei mentitori mediatici, lungo elenco che parte da destra e finisce a
sinistra, come dire da Ferrara e Mediaset fino a Scalfari e Vauro passando per le Annunziate, le Gruber, i
Floris e i Telesio . Tutti insieme a difendere non la democrazia ovviamente ma
l’Italia dei privilegiati e dei garantiti, insieme a tanti altri distratti
mentre una dilagante Banda Bassotti saccheggia l’Italia.
Ad avviare una probabile china discendente del M5Stelle ,
almeno di quello che conosciamo, sopravvissuto a tutti gli attacchi e le
diffamazioni di un sistema di partiti
più che mai unito, sembrerebbe proprio che potrebbe riuscirsi un uomo da solo, SOLO è proprio il caso di dirlo, di nome
Giuseppe Grillo.
Da due anni sosteniamo
apertamente il M5Stelle, a volte anche subendo pesanti e facili critiche, da sempre conosciamo e indichiamo le grandi potenzialità, che permangono, e i
grandi difetti dei suoi promotori ( vedi Lo
sconfinato pisello di Beppe Grillo - agosto 2009 e Un
epoca è finita, adesso servono nuovi capitani coraggiosi - maggio 2014, di
Massimo Marino )
Attorno al caso del nodo difficilissimo da superare, la costituzione del Gruppo al Parlamento Europeo, si è tessuta una ragnatela di guai sempre più grande alla
quale hanno dato una mano in molti; alcuni consiglieri di pessimi
consigli, i media che hanno trasformato
Farage in un mostro mentre invece è solo un provvisorio e modesto attore di teatro all’inglese, i soliti doppiotriplogiochisti
che albergano nelle macerie dei verdi
italiani e la pigrizia culturale dei tranquilli tardoverdi tedeschi. Con qualche contributo probabile e
interessato degli altri attori politici italiani che da domani inizieranno il
massacro. Nella ragnatela, mi ricorda il povero hobbit del Signore degli anelli,
è finito proprio lui, il protagonista principale; che
non siano emersi altri protagonisti è un brutto segno per la leadership grillina che per il momento evidentemente
ancora non esiste.
Turarsi il naso o non
partecipare al sondaggio ( invece di scegliere il gruppo misto e riaprire un
secondo voto) , opzioni diffusissime in
queste ore, sono le due cose più sciocche
che si possano fare.
Ciò che avviene in queste ore , e prima in queste ultime
settimane, è un triste messaggio per le
idee di cambiamento dell’Europa: capi o capetti sì, ma leader modesti alla prova dei fatti.
Brutto finale di partita per la lista Tsipras, modesta la sua dimensione europea e finita a parolacce
quella italiana.
Ma la scelta di Grillo ( e lo staff?) di andare al voto-sondaggio in rete su tre
sole scelte: gruppo con l’ UKIP di Farage ( chi sono gli altri 5 ? ) Conservatori
( sicuro che è una possibilità ? ) Gruppo Non Iscritti ( di gran lunga la cosa
migliore per l'immediato, che almeno salverebbe la faccia in extremis) è davvero così arrogantemente ingenua da non crederci. I
partiti stasera brinderanno con champagne per la gioia.
Un sondaggio demenziale ( arroganza, ingenuità, banale incapacità
politica ?), che alla luce delle dichiarazioni , certo molto tardive, di Bovè di ieri , che però stavolta dichiarava di parlare anche a nome
dei verdi tedeschi e dobbiamo pensare che fosse vero , è un grave infortunio o un grave sfregio ad
una democrazia possibile via web .
Perché non c’è nessuna giustificazione per aver escluso la quarta possibile scelta: l’adesione al
Gruppo dei Verdi che tutti sanno avrebbe
stravinto e che va riaperta come opzione possibile alla luce delle parole
di Jose Bovè, che in questo micidiale agglomerato di egocentrici, leaderini di
piccolo cabotaggio, grillini o verdini che siano , e guastatori professionali
nelle retrovie, si staglia come unica umile e solo apparentemente un po’ incolta, grande figura politica e umana,
uomo di buon senso e lungimirante, che
ci dice che c’è ancora qualcuno che guarda al futuro invece che al proprio
pisello.
Ci aspettano tempi duri e servono , lo ribadisco, capitani
coraggiosi.
d'accordo..:-(
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