Il 22 novembre Grillo ha pubblicato sul web i 28
punti ( “ not in my name” ), un manifesto di intenti
che precisano e allargano il Programma in 7 punti del
Movimento 5Stelle e si aggiungono allo
Statuto, detto Non-Statuto , ( che
hanno già più di un anno nella loro iniziale stesura). Il giorno dopo , 23 novembre, è stato pubblicato anche il Codice
di comportamento parlamentare.
Tralasciando gli altri tre ultimi documenti, le eventuali opinioni sul loro contenuto e sulle forme con le quali si discute e si
prendono le decisioni in un movimento che di fatto diventerà una vera forza
politica nazionale solo dopo i risultati delle elezioni politiche del marzo
2013, su cui interverremo in altra occasione, è cosa utile dare ai 28 punti
l’attenzione che meritano.
E’ bene ricordare che Grillo, e chi con lui elabora le
posizioni generali del Movimento 5Stelle , non scrive lunghi documenti, ma non
per questo il senso delle posizioni assunte può essere considerato vago o
superficiale. Si tratta di posizioni vere e come tali vanno prese seriamente, considerato
che parliamo del possibile terzo partito, o secondo (secondo i sondaggi) o
addirittura ( come alcuni temono) il primo del paese fra alcuni mesi.
Che al consenso elettorale ottenuto dal Movimento
5Stelle corrisponda un equivalente gruppo di parlamentari è ovviamente tutta
un'altra storia; che dipende dal livello
di compressione delle regole di base della democrazia italiana che i partiti
riusciranno a inventare attraverso i marchingegni ( premi e premietti) che
riusciranno a concordare fra loro e insieme alla Presidenza della Repubblica ed
allo stesso Monti, nella eventuale e
probabile modifica delle regole elettorali a ridosso dell’apertura della
campagna elettorale.
Con una sola riga e mezzo al fondo di un suo post Grillo ha
recentemente respinto le proposte di alleanza di Di Pietro, braccato dal PD
attraverso Donadi, e con esse forse, si vedrà a posteriori , sanzionato il soffocamento
definitivo dell’ IDV.
I 28 punti vanno quindi ben valutati e per farlo,
cambiando l’ordine e numerandoli, li
abbiamo raggruppati, a nostro totale e discutibile arbitrio, per aree d’interesse. Più precisamente in 5 aree che
potremmo così suddividere:
1) I temi prevalenti di tipo ecologista ( o meglio ambientalista), diffusi nella miriade di piccoli gruppi e comitati locali,
compresi quelli attinenti all’immigrazione ed alla presenza armata nel mondo
(punti da 1 a 5 )
2) I temi di tipo sociale , più attinenti alla sensibilità
di una larga area popolare, in prevalenza storicamente di sinistra, ma anche ai ceti medi
anche di medio livello economico in crisi ed all’area degli artigiani e della piccola
impresa ( punti da 6 a 12 )
3) I temi principali della protesta anticasta, che in parte sceglie l'astensionismo, riferiti
alla degenerazione dei partiti, al
finanziamento pubblico, ma anche ai tentativi che tendono a smantellare i
capisaldi costituzionali, e per finire all’occupazione dei partiti
nell’informazione, sia nella carta stampata che nella TV ( punti da 13 a 21 )
4) I temi più scottanti e delicati riguardanti la
corruzione ed il conflitto di
interesse, lievitati nella fase storica dell'antiberlusconismo ( punti da 22 a 24 )
5) I temi prevalenti riguardanti il ruolo extranazionale
della finanza, delle banche, del debito nel
pregiudicare la sovranità e la possibilità di scelta e di autonomia politica ed
economica del paese, cari ad alcuni movimenti e aree intellettuali particolarmente attive ( punti dal 25 al 28).
Punti stringati e discutibili, che sono di certo solo
una base di partenza e insufficienti, ma
è inevitabile confrontarli con il chiacchiericcio in libertà che per un mese ci ha
assillati nel cosiddetto confronto dei cinque super eroi delle primarie.
Per il momento si tratta del punto di vista dell’unica
forza politica che probabilmente si candida all’opposizione del prossimo
governo montista ( al di là che Monti vi partecipi come Presidente della
Repubblica, come Presidente del Consiglio o come superMinistro degli Esteri).
Se altre forze, che al momento non si vedono, si candidano davvero a proporre un vero cambiamento
sarebbe bene e necessario per tutti essere ugualmente
o di
più chiari.
Area
1
1 Not
in my name si faranno Grandi Opere inutili indebitando i cittadini
2 Not in my name
continuerà la cementificazione dell'Italia
3 Not in my name si costruirà un solo
inceneritore
4 Not
in my name i rifugiati politici saranno più trattati come bestie
5 Not in my name l'Italia parteciperà alle
guerre altrui come in Afghanistan o in Libia
Area
2
6 Not
in my name verrà smantellato lo Stato Sociale
7 Not
in my name qualcuno potrà essere lasciato indietro
8 Not
in my name ci saranno ancora le pensioni d'oro
9 Not
in my name la prima casa potrà essere ipotecata per tasse non pagate o soggetta
all'IMU
10 Not in my name esisterà ancora Equitalia
10 Not in my name esisterà ancora Equitalia
11 Not
in my name la grande distribuzione ucciderà il commercio locale
12 Not
in my name saranno distrutte le piccole e medie imprese
Area
3
13 Not
in my name ci saranno i finanziamenti pubblici ai partiti
14 Not
in my name i concessionari di Stato continueranno a lucrare su beni pubblici
15 Not
in my name gli alti funzionari pubblici percepiranno stipendi da nababbi
16 Not
in my name i partiti che hanno distrutto l'Italia si ricicleranno come
salvatori della
Patria
17 Not in my name chi ha fatto della politica un mestiere rimarrà al suo posto dopo aver
17 Not in my name chi ha fatto della politica un mestiere rimarrà al suo posto dopo aver
rovinato l'economia italiana
18 Not in my name sarà più eletto alla presidenza del Consiglio chi non ha avuto una
18 Not in my name sarà più eletto alla presidenza del Consiglio chi non ha avuto una
legittimità popolare
19 Not in my name la legge elettorale potrà essere cambiata dai partiti che ne sono i
19 Not in my name la legge elettorale potrà essere cambiata dai partiti che ne sono i
beneficiari, ma solo attraverso un referendum
20 Not in my name i giornali che hanno fatto della menzogna un'arte riceveranno un solo
20 Not in my name i giornali che hanno fatto della menzogna un'arte riceveranno un solo
euro di finanziamento pubblico
21 Not in my name la RAI sarà più gestita dai partiti
21 Not in my name la RAI sarà più gestita dai partiti
Area
4
22 Not
in my name sarà ancora permesso il falso in bilancio
23 Not in my name l'Italia non avrà una legge anticorruzione
24 Not in my name l'Italia non avrà una legge contro i conflitto di interessi
23 Not in my name l'Italia non avrà una legge anticorruzione
24 Not in my name l'Italia non avrà una legge contro i conflitto di interessi
Area
5
25 Not in my name sarà ceduta la più piccola
goccia di sovranità nazionale26 Not in my name la finanza sostituirà la politica
27 Not in my name rimarremo nell'euro senza una consultazione popolare
28 Not in my name l'Italia sarà spolpata per comprare il nostro debito pubblico dalle banche francesi
e tedesche
not in my name nessuno rimanga senza lavoro o impiego che sia, che ne garantisca la sopravvivenza del suo nucleo famigliare
RispondiEliminanot in my name che un'operaio usurato non vada in pensione dopo un tetto massimo di 30 anni di lavoro,in condizioni estreme.