28 novembre 2012

ECOLETTERA Gruppo Cinque Terre 11/16 novembre 2012



          costruire la transizione: un nuovo ecologismo – democrazia – giustizia – nuovi lavori
Gruppo delle Cinque Terre                                            ECOLETTERA   11/16 novembre 2012
 I Muse sono un gruppo musicale alternative rock britannico.  Le loro esibizioni dal vivo sono molto energiche ed inconsuete. Sono noti  per uno stile musicale molto eclettico che raccoglie influenze di più generi come elettronica e progressive rock, spesso mescolati ad una vena sinfonica e orchestrale più intimista. La maggior parte dei testi delle loro canzoni, composte principalmente da Matthew Bellamy, hanno trattato temi come l’ apocalisse, la guerra, la vita nell’ universo, la  politica e la religione. Già in New Born del loro secondo CD (Origin of Symmetry ) si indicava un futuro ipotetico in cui la tecnologia ha un effetto di deterioramento sulla società. Nel 2003  il terzo album Absolution, aveva riferimenti al tema della fine del mondo. Nel 2006 il quarto album Black Holes and Revelations contiene Take a Bow, dedicato alla guerra in Iraq e Assassin, fortemente critico nei confronti del governo di Tony Blair. Più recentemente Survival  è  stato utilizzato come colonna sonora delle Olimpiadi di Londra. Ma con il loro ultimo  album, The second law, uscito in ottobre,  il messaggio è esplicito: il modello della  crescita senza fine è insostenibile (Unsustainable  è il testo di lancio del loro CD) , sia dal punto di vista della termodinamica ( la seconda legge a cui fa riferimento il titolo dell’album ),  sia dal punto di vista del futuro degli esseri umani. Siamo giunti al punto in cui restano due alternative: o cambiare paradigma o prepararci a subire una crisi  planetaria di proporzioni imprevedibili. Nel video che lancia l’album il messaggio viene principalmente affidato alla voce metallica di una giornalista televisiva , mentre scorrono le immagini della crisi finanziaria e di quella del pianeta. Un video che forse andrebbe spedito in copia a chi ha nelle mani i destini del pianeta. ( i video nei titoli in grassetto )

Editoriale 2       Un nuovo documento del Gruppo delle Cinque Terre
 Dopo più di due anni dall’appello “Un'altra Italia è possibile” è uscito il nuovo documento del Gruppo Cinque Terre:
       ( 1 Siamo in Europa, questo è il campo  2 La crisi e gli anelli deboli  3 Cosa è l’ anomalia italiana?  4 Le ragioni del          Gruppo delle Cinque Terre  5 Il Montismo  6  Dalla frammentazione alla riaggregazione  7   I presupposti della  
      Conversione ecologica   8  Le chiavi per la  Conversione Ecologica  9  Un nuovo ecologismo).
            Il  lungo documento integrale in 9 punti e in allegato “ 60 letture per capirsi meglio” si può leggere QUI.
                       Per riceverne una copia si può richiederla a   info@gruppocinqueterre.it

 I valligiani hanno creduto alle proposte dell’associazione “Valle virtuosa” che, anziché un inceneritore, ha proposto un potenziamento della raccolta differenziata all’80%, un maggiore riutilizzo dei materiali di scarto e un successivo trattamento a freddo di quelli non riciclabili. Una soluzione meno costosa, 80 milioni a fronte dei 225 previsti per l’operazione pirogassificatore. Il risultato del referendum costituisce un precedente nazionale. Per la prima volta in Italia gli elettori hanno potuto esprimere la loro posizione su un tema delicato come il trattamento dei rifiuti. “Vogliamo estendere a tutta l’Italia la possibilità di referendum propositivi – aveva detto Beppe Grillo venerdì sera ad Aosta, nella serata conclusiva della campagna elettorale – ma senza il vincolo del quorum”. ( mm)

Nuova tassazione, riforma Bce, Tobin tax, transizione ecologica, cancellazione del fiscal compact. Sono i punti individuati dalla Rete europea degli economisti progressisti, lanciata nel meeting di Firenze.  Al Forum Firenze 10+10 è stata lanciata la Rete europea degli economisti progressisti (European Progessive Economists Network) in un meeting promosso da Euromemorandum, Economistes Atterrés francesi, Sbilanciamoci! dall'Italia, Another Road for Europe, con la partecipazione di economisti, associazioni e think tank tra i quali Econosphères dal Belgio, Econonuestra dalla Spagna, il Transnational Institute, Critical Political Economy Network, Transform! e molti altri. Ecco il documento elaborato dalla Rete (Rete europea degli economisti progressisti )

Alla Jak, banca svedese, i risparmiatori non ricevono interessi sul capitale versato, mentre coloro che prendono prestiti pagano unicamente una commissione per i costi di gestione della banca. Questa banca svedese è gestita dai soci che ne fanno parte; il principio base è che le persone mettano a disposizione di altre persone i propri risparmi. Non si pagano né ricevono interessi. Un sistema virtuoso e sostenibile. La banca può essere vista come una grande cassa comune con l’unica differenza che, essendo così grande, devono lavorarci delle persone, e visto che queste persone devono essere pagate, allora prendere un prestito non è proprio gratis. Ora un Comitato promotore di cittadini vuole replicare questa esperienza di finanza critica in Italia. ( di Mattias Cocco da www.comune-info.net

 L’intero sistema mediatico è strutturato, in Italia, in modo tale da spingere a partecipare sempre e soltanto a condizione di porsi come tifoso partigiano, per consentire dei meccanismi di identificazione facili da strutturare (e quindi manipolarne ogni componente) garantendosi il consenso nel nome di principi astratti, teorie, bandiere, divise da indossare, che ruotano intorno alla costituzione condivisa di un immediato ghetto culturale, miope e ottuso, che esclude - in quanto ghetto - chiunque tenti una qualsivoglia forma di elaborazione, argomentazione, magari contestazione di merito, che diano avvio a riflessioni ad uso della collettività. (di Sergio Di Cori Modigliani, scrittore e blogger )
Fillea Cgil e Legambiente presentano il primo rapporto dell’Osservatorio edilizio: Innovazione e sostenibilità nel settore edilizio: 600 mila nuovi posti di lavoro puntando su riqualificazione energetica e messa in sicurezza. Oltre 2 milioni di abitazioni risultano vuote; 6 milioni di italiani vivono in zone ad alto rischio idrogeologico e 3 milioni di persone abitano in zone ad alto rischio sismico. Il patrimonio edilizio esistente è costituito in massima parte da case costruite male, nelle quali fa freddo d’inverno e caldo d’estate malgrado la spesa energetica delle famiglie sia cresciuta del 52% in 10 anni. (da www.salviamoilpaesaggio.it - fonte Legambiente )

Fa discutere il nuovo elettrodotto fra Calabria e Sicilia

Un importante progetto sta per partire nel Sud Italia tra il forte dissenso delle popolazioni interessate e nel silenzio più totale da parte degli organi di stampa nazionale. Stiamo parlando dell’elettrodotto in doppia Terna “Sorgente – Rizziconi”, a 380 kv:  tralicci di 80 metri e 18 cavi in estensione che collegheranno due regioni italiane, la Calabria e la Sicilia; “il ponte dell’energia”, lo ha definito l’ex ministro all’Ambiente Stefania Prestigiacomo, nel corso della presentazione tenutasi nel giugno 2011 a Messina.   Lo denuncia l‘ Associazione I Cittadini Villafranca Tirrena. ( da www.salviamoilpaesaggio.it )

La Commissione ambiente della Camera boccia l’operazione cieli bui
La Commissione Ambiente della Camera ha perso un'occasione per impedire all'Italia di inquinare il doppio dei tedeschi e il triplo dei britannici. Inoltre, i mancati risparmi, quasi un miliardo di euro all'anno a regime, previsti grazie all'azione di riconversione eco-compatibile dell'illuminazione pubblica si rifletteranno in una spesa aggiuntiva di almeno 20 miliardi di euro nella vita utile degli impianti di illuminazione. (da www.cielobuio.org )

Per la prima volta nella storia entrano all’Ars (Assemblea regionale siciliana ) 15 donne, 6 delle quali del MoVimento 5 Stelle. Insomma il MoVimento che viene a più riprese tacciato da TV e giornali di maschilismo rappresenta il 40% delle donne di tutto il parlamento regionale. Se poi consideriamo i gruppi consigliari, è quello con maggiore rappresentanza femminile. ( dal blog M5S Sicilia )

La COOP, prima catena di distribuzione in Italia, ha comunicato di cessare la vendita di foie gras sospendendo gli ordini ed andando fino ad esaurimento delle scorte presenti nei magazzini. La COOP è la prima catena di distribuzione in Italia a cessare la vendita di foie gras. La recente nostra ultima investigazione sotto copertura realizzata all'interno degli allevamenti di foie gras in Spagna e Francia, ha portato alla luce la terribile vita a cui sono destinate le oche e le anatre allevate per la produzione del 'fegato grasso'. In Italia la produzione di foie gras è stata vietata nel 2007 tramite un decreto legislativo che ha definito la pratica dell'alimentazione forzata con il termine 'tortura'. Tuttavia, la distribuzione è ancora permessa nel nostro paese, dando luogo ad una pesante contraddizione. (da   www.animalequality.it , fonte COOP )


La manifestazione del 14 novembre per scuola e lavoro è stata organizzata in Rete, a partire dall'hashtag #14N su Twitter, da una pagina Facebook e dal sito europeo. Certo, protesta e Web non sono una novità dai tempi di Occupy, e ormai non c’è manifestazione in cui non si vede qualcuno armato di iPhone che carica su Internet la faccia sanguinante di un manifestante con un filtro Earlybird, ma lo sciopero europeo è stato senza dubbio uno degli eventi in cui video, Twitter e Facebook sono stati definitivamente consacrati come mezzo di informazione e coordinamento. I social network possono davvero creare un movimento globale in cui è fondamentale la gestione del flusso di informazioni. ( di Lorenzo Fantoni  su www. wired.it   )

E’ ormai considerato normale che almeno metà degli americani non vada a votare e che il Presidente degli Stati Uniti non sia scelto mai  da più di uno su quattro dei suoi concittadini. Anche in Italia poco se ne parla nell’informazione.  Le ragioni del non voto sono parecchie. Ma la ragione di fondo è che il sistema elettorale è demenziale, una specie di surrogato della democrazia rappresentativa. Il paese è suddiviso in 50 grandi collegi corrispondenti agli Stati federati, ognuno dei quali nomina un numero di “grandi elettori” più o meno corrispondente alla sua dimensione ( di abitanti e di territorio ) ma il sistema è maggioritario secco. In altre parole il partito che prende un voto in più prende tutti i seggi del collegio, il secondo nessuno. Ad esempio un elettore repubblicano dello stato di New York non ha nessun particolare motivo per votare alle presidenziali, a meno che non abbia un appuntamento al seggio con una amica, perché da sempre lì vincono i democratici. Di fatto solo due partiti possono partecipare. ( di Massimo Marino )

Un gruppo di ribelli del movimento M23, nato solo otto mesi fa, ha attaccato Goma, nella Repubblica Democratica del Congo (Rdc), prendendo il controllo della città e dell’aeroporto internazionale. Il portavoce dell’esercito congolese Olivier Hamuli ha detto che l’Onu non sta aiutando abbastanza il governo locale a reprimere la rivolta, perché non ha un mandato preciso per farlo e si è appellato alla comunità internazionale perché intervenga il prima possibile. La Germania, che è membro del Consiglio di sicurezza dell’Onu, ha chiesto una tregua ai ribelli. “Siamo tutti colpevoli per quello che sta accadendo nella Rdc”, afferma Simon Tisdall sul Guardian. “Mentre il mondo è attento a quello che succede in Siria e a Gaza, nessuno si preoccupa delle 800mila persone precipitate nel caos, in Sud Kivu e in Nord Kivu”, continua Tisdall. ( da www.internazionale.it  )

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