costruire la transizione:
un nuovo ecologismo – democrazia – giustizia – nuovi lavori
Gruppo delle Cinque
Terre
ECOLETTERA 11/16 novembre 2012
I Muse sono un gruppo musicale
alternative rock britannico. Le loro
esibizioni dal vivo sono molto energiche ed inconsuete. Sono noti per uno stile musicale molto eclettico che
raccoglie influenze di più generi come elettronica e progressive rock, spesso
mescolati ad una vena sinfonica e orchestrale più intimista. La maggior parte
dei testi delle loro canzoni, composte principalmente da Matthew Bellamy, hanno
trattato temi come l’ apocalisse, la guerra, la vita nell’ universo, la politica e la religione. Già in New Born del loro secondo CD (Origin of Symmetry ) si indicava un
futuro ipotetico in cui la tecnologia ha un effetto di deterioramento sulla
società. Nel 2003 il terzo album Absolution, aveva riferimenti al tema
della fine del mondo. Nel 2006 il quarto album Black Holes and Revelations contiene Take a Bow, dedicato alla guerra
in Iraq e Assassin, fortemente critico nei confronti del governo di Tony Blair. Più
recentemente Survival è stato
utilizzato come colonna sonora delle Olimpiadi di Londra. Ma con il loro
ultimo album, The second law, uscito in
ottobre, il messaggio è esplicito: il
modello della crescita senza fine è
insostenibile (Unsustainable è
il testo di lancio del loro CD) , sia dal punto di vista della termodinamica (
la seconda legge a cui fa riferimento il titolo dell’album ), sia dal punto di vista del futuro degli
esseri umani. Siamo giunti al punto in cui restano due alternative: o cambiare
paradigma o prepararci a subire una crisi
planetaria di proporzioni imprevedibili. Nel video che lancia l’album il
messaggio viene principalmente affidato alla voce metallica di una giornalista
televisiva , mentre scorrono le immagini della crisi finanziaria e di quella
del pianeta. Un video che forse andrebbe spedito in copia a chi ha nelle mani i
destini del pianeta. ( i video nei titoli
in grassetto )
Editoriale 2 Un
nuovo documento del Gruppo delle Cinque Terre
Dopo più di due anni dall’appello “Un'altra Italia è possibile” è uscito il
nuovo documento del Gruppo Cinque Terre:
( 1 Siamo in Europa, questo è il
campo 2 La crisi e gli anelli
deboli 3 Cosa è l’ anomalia
italiana? 4 Le ragioni del Gruppo delle Cinque Terre 5 Il Montismo
6 Dalla frammentazione alla
riaggregazione 7 I presupposti della
Conversione ecologica 8 Le
chiavi per la Conversione Ecologica 9 Un
nuovo ecologismo).
Il lungo documento integrale in 9 punti e in
allegato “ 60 letture per capirsi meglio” si può leggere QUI.
I valligiani hanno creduto alle
proposte dell’associazione “Valle virtuosa” che, anziché un inceneritore, ha
proposto un potenziamento della raccolta differenziata all’80%, un maggiore
riutilizzo dei materiali di scarto e un successivo trattamento a freddo di
quelli non riciclabili. Una soluzione meno costosa, 80 milioni a fronte dei 225
previsti per l’operazione pirogassificatore. Il risultato del referendum
costituisce un precedente nazionale.
Per la prima volta in Italia gli elettori hanno potuto esprimere la loro
posizione su un tema delicato come il trattamento dei rifiuti. “Vogliamo
estendere a tutta l’Italia la possibilità di referendum propositivi – aveva
detto Beppe Grillo venerdì sera
ad Aosta, nella serata conclusiva della campagna elettorale – ma senza il
vincolo del quorum”. ( mm)
Nuova tassazione, riforma Bce, Tobin tax, transizione ecologica,
cancellazione del fiscal compact. Sono i punti individuati dalla Rete europea
degli economisti progressisti, lanciata nel meeting di Firenze. Al Forum Firenze 10+10 è stata lanciata la
Rete europea degli economisti progressisti (European Progessive Economists
Network) in un meeting promosso da Euromemorandum, Economistes Atterrés
francesi, Sbilanciamoci! dall'Italia, Another Road for Europe, con la partecipazione
di economisti, associazioni e think tank tra i quali Econosphères dal Belgio,
Econonuestra dalla Spagna, il Transnational Institute, Critical Political
Economy Network, Transform! e molti altri. Ecco il documento elaborato dalla
Rete (Rete europea degli economisti progressisti )
Alla Jak, banca svedese, i risparmiatori non
ricevono interessi sul capitale versato, mentre coloro che prendono prestiti
pagano unicamente una commissione per i costi di gestione della banca. Questa banca svedese è gestita dai soci che ne fanno parte; il
principio base è che le persone mettano a disposizione di altre persone i
propri risparmi. Non si pagano né ricevono interessi. Un sistema virtuoso e
sostenibile. La banca può essere vista come una grande cassa comune con l’unica
differenza che, essendo così grande, devono lavorarci delle persone, e visto
che queste persone devono essere pagate, allora prendere un prestito non è
proprio gratis. Ora un Comitato promotore di cittadini vuole
replicare questa esperienza di finanza critica in Italia. ( di Mattias Cocco da
www.comune-info.net )
L’intero sistema mediatico è strutturato, in Italia, in modo
tale da spingere a partecipare sempre e soltanto a condizione di porsi come
tifoso partigiano, per consentire dei meccanismi di identificazione facili da
strutturare (e quindi manipolarne ogni componente) garantendosi il consenso nel
nome di principi astratti, teorie, bandiere, divise da indossare, che ruotano
intorno alla costituzione condivisa di un immediato ghetto culturale, miope e
ottuso, che esclude - in quanto ghetto - chiunque tenti una qualsivoglia forma
di elaborazione, argomentazione, magari contestazione di merito, che diano
avvio a riflessioni ad uso della collettività. (di Sergio Di Cori Modigliani,
scrittore e blogger )
Fillea Cgil e Legambiente presentano il primo rapporto dell’Osservatorio
edilizio: Innovazione e sostenibilità nel settore edilizio: 600 mila nuovi
posti di lavoro puntando su riqualificazione energetica e messa in sicurezza.
Oltre 2 milioni di abitazioni risultano vuote; 6 milioni di italiani vivono in
zone ad alto rischio idrogeologico e 3 milioni di persone abitano in zone ad
alto rischio sismico. Il patrimonio edilizio esistente è costituito in massima
parte da case costruite male, nelle quali fa freddo d’inverno e caldo d’estate
malgrado la spesa energetica delle famiglie sia cresciuta del 52% in 10 anni.
(da www.salviamoilpaesaggio.it - fonte Legambiente )
Fa discutere il nuovo elettrodotto fra Calabria e Sicilia
Un importante progetto sta per partire nel Sud
Italia tra il forte dissenso delle popolazioni interessate e nel silenzio più
totale da parte degli organi di stampa nazionale. Stiamo parlando dell’elettrodotto
in doppia Terna “Sorgente – Rizziconi”, a 380 kv: tralicci di 80 metri e 18
cavi in estensione che collegheranno due regioni italiane, la Calabria e la
Sicilia; “il ponte dell’energia”,
lo ha definito l’ex ministro all’Ambiente Stefania Prestigiacomo, nel corso
della presentazione tenutasi nel giugno 2011 a Messina.
Lo denuncia l‘ Associazione I Cittadini Villafranca Tirrena.
( da www.salviamoilpaesaggio.it )
La Commissione
ambiente della Camera boccia l’operazione cieli bui
La Commissione Ambiente della Camera ha perso un'occasione per
impedire all'Italia di inquinare il doppio dei tedeschi e il triplo dei
britannici. Inoltre, i mancati risparmi, quasi un miliardo di euro all'anno a
regime, previsti grazie all'azione di riconversione eco-compatibile
dell'illuminazione pubblica si rifletteranno in una spesa aggiuntiva di almeno
20 miliardi di euro nella vita utile degli impianti di illuminazione. (da www.cielobuio.org
)
Per la prima volta nella storia entrano all’Ars (Assemblea
regionale siciliana ) 15 donne, 6 delle quali del MoVimento 5 Stelle. Insomma
il MoVimento che viene a più riprese tacciato da TV e giornali di maschilismo
rappresenta il 40% delle donne di tutto il parlamento regionale. Se poi
consideriamo i gruppi consigliari, è quello con maggiore rappresentanza
femminile. ( dal blog M5S Sicilia )
La COOP, prima catena
di distribuzione in Italia, ha comunicato di cessare la vendita di foie gras
sospendendo gli ordini ed andando fino ad esaurimento delle scorte presenti nei
magazzini. La COOP è la prima catena di distribuzione in Italia a cessare la vendita
di foie gras. La recente nostra ultima investigazione sotto copertura
realizzata all'interno degli allevamenti di foie gras in Spagna e Francia, ha
portato alla luce la terribile vita a cui sono destinate le oche e le anatre
allevate per la produzione del 'fegato grasso'. In Italia la produzione di foie
gras è stata vietata nel 2007 tramite un decreto legislativo che ha definito la
pratica dell'alimentazione forzata con il termine 'tortura'. Tuttavia, la
distribuzione è ancora permessa nel nostro paese, dando luogo ad una pesante
contraddizione. (da www.animalequality.it , fonte COOP )
La manifestazione del 14 novembre per scuola e
lavoro è stata organizzata in Rete, a partire dall'hashtag #14N su Twitter, da
una pagina Facebook e dal sito europeo. Certo, protesta e Web non sono una
novità dai tempi di Occupy, e ormai non c’è manifestazione in cui non si vede
qualcuno armato di iPhone che carica su Internet la faccia sanguinante di un
manifestante con un filtro Earlybird, ma lo sciopero europeo è stato senza
dubbio uno degli eventi in cui video, Twitter e Facebook sono stati
definitivamente consacrati come mezzo di informazione e coordinamento. I social
network possono davvero creare un movimento globale in cui è fondamentale la
gestione del flusso di informazioni. ( di Lorenzo Fantoni su www.
wired.it )
E’ ormai considerato normale che almeno metà degli americani non vada a
votare e che il Presidente degli Stati Uniti non sia scelto mai da
più di uno su quattro dei suoi concittadini. Anche in Italia poco se ne parla
nell’informazione. Le ragioni del non
voto sono parecchie. Ma la ragione di fondo è che il sistema elettorale è
demenziale, una specie di surrogato della democrazia rappresentativa. Il paese
è suddiviso in 50 grandi collegi corrispondenti agli Stati federati, ognuno dei
quali nomina un numero di “grandi elettori” più o meno corrispondente alla sua
dimensione ( di abitanti e di territorio ) ma il sistema è maggioritario secco.
In altre parole il partito che prende un voto in più prende tutti i seggi del
collegio, il secondo nessuno. Ad esempio un elettore repubblicano dello stato
di New York non ha nessun particolare motivo per votare alle presidenziali, a
meno che non abbia un appuntamento al seggio con una amica, perché da sempre lì
vincono i democratici. Di fatto solo due partiti possono partecipare. ( di
Massimo Marino )
Un gruppo di ribelli del movimento M23, nato solo otto mesi fa,
ha attaccato Goma, nella Repubblica Democratica del Congo (Rdc), prendendo il
controllo della città e dell’aeroporto internazionale. Il portavoce
dell’esercito congolese Olivier Hamuli ha detto che l’Onu non sta aiutando
abbastanza il governo locale a reprimere la rivolta, perché non ha un mandato
preciso per farlo e si è appellato alla comunità internazionale perché
intervenga il prima possibile. La Germania, che è membro del Consiglio di
sicurezza dell’Onu, ha chiesto una tregua ai ribelli. “Siamo tutti colpevoli
per quello che sta accadendo nella Rdc”, afferma Simon Tisdall sul Guardian. “Mentre il mondo è attento a quello che succede in Siria e a
Gaza, nessuno si preoccupa delle 800mila persone precipitate nel caos, in Sud
Kivu e in Nord Kivu”, continua Tisdall. ( da www.internazionale.it )
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