22 aprile 2010

Movimento 5 Stelle: No ai soldi

Il Movimento 5 Stelle non vuole i contributi elettorali



I soldi trasformano la politica in una montagna di merda. Il MoVimento 5 Stelle RIFIUTA ogni contributo elettorale in caso di elezioni. I soldi devono rimanere alla comunità. La nostra campagna elettorale è stata finanziata da contributi spontanei. La spesa sostenuta in ogni Regione è stata di circa 15.000 euro più il lavoro immenso e non retribuito di tante persone. Se venisse eletto in Regione un candidato, lo Stato dovrebbe versare al MoVimento 2/300 mila euro. Questi soldi non li vogliamo. Non li vogliono i nostri candidati……

Se verranno eletti, riceveranno uno stipendio per la loro attività, se il MoVimento avrà bisogno di finanziare delle iniziative nelle singole Regioni li chiederà ai cittadini attraverso la Rete.
I
l costo della politica è un'invenzione linguistica dei politicanti per diventare ricchi, o almeno benestanti, con le risorse dello Stato. Io non conosco un solo politico povero. Le elezioni sono diventate un "Gratta e vinci", una lotteria di Stato, un'assicurazione per la vita dei partiti. Il tesoriere di un partito è spesso più importante dello stesso segretario. Lo Statuto del MoVimento non prevede un tesoriere. Il MoVimento è "altro", non vogliamo i soldi delle tasse degli operai, degli impiegati, dei pensionati, delle piccole imprese per finanziare i costi della politica.
Il MoVimento è "altro" anche per i telegiornali, per quella fogna della televisione pubblica che assorbe i soldi del canone, della pubblicità e fa debiti di decine di milioni di euro ogni anno. Il MoVimento 5 Stelle non è mai stato citato (tempo di antenna *) nei telegiornali TG1, TG2, TG3 e RAInews24 (dati al 20 marzo 2010, fonte Agcom) . Non esistiamo, siamo dei "non" cittadini per l'informazione controllata da Pdl e Pdmenoelle, la cancrena del Paese.
Il costo della politica ha generato mostri come Craxi, Berlusconi, D'Alema, Casini. I soldi sono uno strumento per regnare all'interno del partito, per premiare i più fedeli. La sete di soldi è senza limiti…..

( dal blog Grillo 28 marzo)


Il Movimento 5 Stelle “non piglia i soldi”


Se non puoi combattere le idee, diffama chi le diffonde. E' una vecchia tecnica, diffusa nei regimi.
Il giornale on line Il Tempo.it ha pubblicato un articolo a firma di Fabrizio dell'Orefice dal titolo: "Grillo si piglia i soldi", seguito da sottotitolo: "Ha combattuto il finanziamento pubblico, ora gli spettano due milioni. E Beppe si guarda bene dal gridare che li restituirà allo Stato". Il giornalista affonda il colpo: "E ora? Che fa? Che fa Beppe Grillo? Se li piglia o no questi maledetti soldi pubblici? E già il comico genovese accederà al finanziamento pubblico ai partiti. ... il movimento di Grillo che si chiama Cinque Stelle dovrebbe ottenere circa 1,7 milioni per la prossima legislatura (circa 340mila euro all'anno). E ora che fa? Riscuote l'assegno o lo restituisce?... Sui rimborsi elettorali va detto che è sempre stato piuttosto ambiguo. Beppe, per esempio, ha condotto campagne molto aggressive contro il finanziamento pubblico all'editoria. Battaglia che fu l'asse centrale del V-day seconda versione. Ma proprio sui fondi ai partiti o ai movimenti il leader del movimento anti-casta è sempre stato piuttosto vago. A tratti ambiguo. Non altrettanto i suoi... E adesso che faranno?"……
Ho fatto inviare da uno studio legale al direttore del Tempo.it, Mario Sechi, una lettera con richiesta di rettifica, in cui spiega:
- fin dal 26 marzo 2010 - prima, quindi, delle recenti consultazioni elettorali regionali - sono state pubblicate sul blog di Beppe Grillo, in particolare all’indirizzo http://www.beppegrillo.it/2010/03/i_soldi_trasfor/index.html, le dichiarazioni autografe dei cinque candidati del MoVimento 5 Stelle attraverso le quali essi esprimono con estrema chiarezza la volontà di non riscuotere ed, anzi, di “lasciare allo Stato”, i cosiddetti rimborsi elettorali….
…..I soldi li "pigliano" i partiti e i giornali che accedono ai contributi per l'editoria, non il Movimento 5 Stelle

(dal blog Grillo 2 aprile)


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