Proposta accolta apparentemente con entusiasmo dalla Moratti che con Chiamparino di Torino ha spartito qualche settimana la figuraccia della timida proposta di stop domenicale alle auto. Proposta semifallita nell’indifferenza di numerosi sindaci, equamente spartiti fra destra e sinistra, evidentemente meno preoccupati di loro di possibili interventi della magistratura visto che a due mesi dall’inizio dell’anno entrambe le città sono già “fuorilegge” per numero di sconfinamenti delle polveri sottili.
Renzo Piano, l’architetto che in giro per il mondo progetta, l’ultimo a San Francisco, edifici dove si dovrebbe arrivare alla totale autonomia e autoproduzione energetica per soddisfare i propri consumi, si è detto disponibile ad occuparsi del progetto a sostegno di Abbado trovando da subito alcuni sponsor significativi.
La proposta di Abbado, quasi una provocazione culturale, non è cosa da poco in una città che fra 5 anni dovrebbe ospitare l’Expo Universale sul tema Nutrire il Pianeta, Energia per
L’entusiasmo è stato, se c’era davvero, molto breve, perché ora il progetto di Piano pare essere stato definitivamente affossato dal Comune, adducendo motivi confusi, problemi tecnici e costi, che Abbado e Piano, insieme ad una parte della città, pensano si possano superare. Su azione diretta di Abbado 220 frassini sarebbero già disponibili per via Dante ma naturalmente ci vuole il consenso del Comune che al momento non c’è affatto ed il periodo adatto alla loro piantumazione stà passando.
In una lunga e appassionata lettera, di cui seguono alcune parti , pubblicata il 22 aprile sul Corriere ( Io, Abbado e la città: un sogno che finisce) Renzo Piano esprime il suo amaro commento per l’indisponibilità trovata:
“…Le città belle sono una delle più straordinarie e complesse invenzioni dell’uomo, veri monumenti allo stratificarsi del tempo. Ma sono gli alberi a scandire il tempo che ha reso belle queste città. Sono loro la finestra aperta sul ciclo della natura, che poi è anche il ciclo non eterno della nostra vita. E ci ricordano che anche noi facciamo parte della natura, con tutte le conseguenze del caso. …Piantare gli alberi in città è un gesto d’amore, ma è anche un gesto generoso che altri godranno dopo di te. Nel farlo sai che solo tra cinquant’anni quell’albero sarà adulto e svolgerà la sua straordinaria missione…
…Mi sono sentito dire che gli alberi in un contesto urbano hanno bisogno di terra per le radici, e gliela abbiamo data. Mi sono sentito dire che gli alberi in città soffrono, e abbiamo trovato il modo di farli stare bene. D’altronde, se soffrono gli alberi figuriamoci la gente e i bambini. Mi hanno fatto notare che alcuni alberi provocano allergie, e abbiamo selezionato piante che non emettono pollini. E poi che perdono le foglie, e bisogna raccoglierle: giusto. E poi che coprono le insegne dei negozi: vedete voi. E infine, che rubano spazio ai parcheggi per le automobili. E su questo hanno ragione: gli alberi prendono inevitabilmente il posto dei parcheggi e del traffico automobilistico. Ma è proprio quello che ci vuole…
…Più parcheggi si fanno e più traffico si attira, come la fisica insegna. Alcune città più dotate di trasporti pubblici l’hanno capito: a Londra è vietato costruire parcheggi in centro, a Stoccolma per disincentivare l’uso dell’auto una fermata del tram non è mai più lontana di trecento passi, e se il mezzo non arriva entro venti minuti il passeggero mancato ha diritto al taxi gratis…
…Costruiamo una cintura verde come baluardo alla crescita scriteriata ai bordi delle città, rinforziamo i parchi urbani, cogliamo ogni possibile occasione di riconversione industriale o ferroviaria per aumentare gli spazi verdi e sfruttiamo ogni occasione ragionevole per dotare di alberi le strade, le piazze, i viali dei centri urbani. Così salveremo le città…”.
Alla notizia della sostanziale retromarcia ingranata da Letizia Moratti e dal Comune di Milano a caldo però il commento è stato netto e per nulla rinunciatario:
«Pensavo fosse più facile invece per nulla. Mi sono sentito dire di tutto, che la città è fatta di pietra e non di verde e castronerie varie, ma ci riusciremo».
( Massimo Marino )
Segnalo questa ottima notizia per tutti i fans under 30 di Claudio Abbado.
RispondiEliminaIl 4 e 6 giugno prossimi il Maestro Abbado tornerà a dirigere alla Scala dopo 24 anni dal suo ultimo impegno come Direttore Musicale del Teatro. Nell’eseguire la Sinfonia n.2 “Resurrezione” di Gustav Mahler, si uniranno la Filarmonica della Scala e l’Orchestra Mozart, il Coro della Scala, il Coro della Radio Svedese e l’Arnold Schoenberg Choir.
Con lo stesso spirito di apertura ai giovani delle Anteprime d’Opera del 4 dicembre, il Teatro alla Scala, in pieno ha deciso di riservare, in via eccezionale, al pubblico degli UNDER30 un’Anteprima che si terrà il 3 giugno alle ore 18.
Project Malawi, onlus da anni impegnata alla lotta contro l’AIDS nello stato africano, invita infatti tutti i giovani con meno di 30 anni a partecipare al concorso “Project Malawi” su www.projectmalawi.com; in palio ci sono 30 biglietti per l’Anteprima del concerto di Claudio Abbado del 3 giugno 2010, oltre a 30 biglietti per l’anteprima del balletto Trittico Novecento del 21 maggio 2010.
Un’occasione più unica che rara di fare del bene e di assistere a un concerto del mitico Abbado!
http://www.projectmalawi.it/it/concorso/index.html
Segnalo questa ottima notizia per tutti i fans under 30 di Claudio Abbado.
RispondiEliminaIl 4 e 6 giugno prossimi il Maestro Abbado tornerà a dirigere alla Scala dopo 24 anni dal suo ultimo impegno come Direttore Musicale del Teatro. Nell’eseguire la Sinfonia n.2 “Resurrezione” di Gustav Mahler, si uniranno la Filarmonica della Scala e l’Orchestra Mozart, il Coro della Scala, il Coro della Radio Svedese e l’Arnold Schoenberg Choir.
Con lo stesso spirito di apertura ai giovani delle Anteprime d’Opera del 4 dicembre, il Teatro alla Scala, in pieno ha deciso di riservare, in via eccezionale, al pubblico degli UNDER30 un’Anteprima che si terrà il 3 giugno alle ore 18.
Project Malawi, onlus da anni impegnata nella lotta contro l’AIDS nello stato africano, invita infatti tutti i giovani con meno di 30 anni a partecipare al concorso “Project Malawi” su www.projectmalawi.com; in palio ci sono 30 biglietti per l’Anteprima del concerto di Claudio Abbado del 3 giugno 2010, oltre a 30 biglietti per l’anteprima del balletto Trittico Novecento del 21 maggio 2010.
Un’occasione più unica che rara di fare del bene e di assistere a un concerto del mitico Abbado!
http://www.projectmalawi.it/it/concorso/index.html