Laura Chinchilla, la vice-presidente uscente del Costa Rica e candidata del Partito di liberazione nazionale, è il nuovo presidente del piccolo Paese centro-americano; all’inizio di febbraio ha battuto Otton Solis del Partito dell'azione civica (Pac) e di Otto Guevara del Movimento libertario (Ml).
La prima presidente donna del Costa Rica ha chiesto ai suoi avversari e ai partiti politici di opposizione, così come ai media ed ai diversi settori sociali di aiutarla a fare un governo di prosperità per il Paese: «Il mandato popolare datomi mediante il voto implica la responsabilità di non fermare lo sviluppo del Paese. Spero in un lavoro fluido con il Congreso (il Parlamento, ndr), che mi permetta di prendere le decisioni. Il mio principale impegno con il popolo costaricense riguarda l'attacco alla sicurezza dei cittadini. La sfida più grande che abbiamo è la criminalità, la violenza e il narcotraffico; lo dico drammaticamente. Il Centroamerica potrebbe essere l'ultimo campo di battaglia della guerra in corso in Colombia e Messico, dobbiamo alzare la guardia e cercare di recuperare la tranquillità.Il Costa Rica è una specie di miracolo "pacifista" e ambientalista nel turbolento istmo americano, un Paese anomalo, senza governo e senza dittature in un area frantumata in piccoli Paesi distrutti da dittature sanguinarie di destra e da eterne guerriglie di sinistra che sono arrivate al potere solo di recente. Una zone dove la criminalità spadroneggia e gestisce il flusso di droga e immigrati clandestini verso gli Stati Uniti.
La Chinchilla presenta la sua ricetta, anche questa volta diversa dai caudillo di destra e di sinistra che governano troppo spesso il Centroamerica con la demagogia parolaia: «Lavoreremo per rafforzare l'educazione pubblica e per fare in modo che i centri educativi abbiano accesso alle tecnologie», poi ha spiegato che punterà sul miglioramento del sistema sanitario nazionale e per mettere in piedi una rete di assistenza per anziani e bambini. Per quanto riguarda l'economia i punti forti della campagna elettorale della Chinchilla sono stati il miglioramento delle infrastrutture, l'istituzione di un'imposta progressiva sui redditi e soprattutto la creazione di nuovi posti di lavoro con l'iniziativa "empleos verdes".
Al centro del suo programma conferma soprattutto il suo «Impegno per la sostenibilità ambientale e per avanzare nella sfida del Paese per fare della Costa Rica la prima nazione carbon neutral nel mondo», solo così, ha detto, «Trasformeremo il Costa Rica nella prima nazione sviluppata dell'America latina».
(notizie tratte da Greenreport)
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