Penso che in un futuro molto più vicino di quanto pensiamo si porrà anche in italia la questione ecologista.Al di là delle apparenze anche la situazione italiana è tuttaltro che stabilizzata.Una formazione politica ecologista di modello europeo, totalmente nuova rispetto ai Verdi ma recuperando persone ed esperienze positive sopravvissute nonostante i Verdi, può unire, da destra e da sinistra tutti coloro che capiscono la necessità di risolvere la questione ecologica come priorità anche sociale ( vedi intervista a Bovè oggi sul Manifesto).In questo senso penso che non si debba parlare di sinistra, in senso tradizionale ma di un campo democratico.Peraltro destra e sinistra vedono solo il PIL e non l'indice di sviluppo umano, di qualità della vita.
La rivoluzione ecologista, onesta e gentile, incombe. Lavorando dal basso sulla cultura, sulla vita quotidiana, sulla politica della qualità della vita possiamo costruire anche questa nuova prospettiva.
Feste, mercatini biologici, musica, biciclette, vertenze locali: tutti impegnati a fare, a confrontarsi a contrastare in ogni luogo la cultura populista.Perfino in Grecia, paese mediterraneo con due formazioni di estrema sinistra, i Verdi sono rinati dalle loro ceneri.
Coraggio, liberi dalle istituzioni, inventiamoci una nuova politica.
Paolo Galletti (dei Verdi di Lugo di Romagna)
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