Per la seconda volta in una settimana dobbiamo fare i nostri piccoli ma sinceri complimenti a RAI 3.
La settimana scorsa ha messo in onda, per ben tre giorni, seppure di notte, una importante sequenza di films e documenti preziosi sulla Palestina, per un totale di almeno 12 ore, che avrebbero potuto benissimo avere uno spazio diurno, ma, confronto al resto delle tv, c’è da leccarsi le dita.Ma un‘altra piccolissima perla, sempre più difficili da trovare nell’immondizia dei nostri palinsesti, è stata trasmessa ieri pomeriggio seppure per pochi secondi. Una presentatrice, palesemente in stato avanzato di gravidanza, che annunciava la trasmissione successiva. Niente di rivoluzionario ma in un paese dove per una giovane donna la maternità è quasi diventata un lusso che solo una parte delle coppie può permettersi e dove per molti datori di lavoro la possibile maternità di una dipendente è qualcosa di molto vicino ad un azione criminale ed è comunque un determinante fattore di giudizio o selezione, l’esempio di RAI 3 è un piccolo, piccolo esempio di civiltà.
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