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Gruppo delle Cinque Terre ECOLETTERA 27/1 agosto 2013
Editoriale:
L’appello contro la riforma presidenziale – lanciato da Il Fatto Quotidiano ( firma qui )
Ignorando il risultato del referendum
popolare del 2006 che bocciò a grande maggioranza la proposta di mettere
tutto il potere nelle mani di un “Premier assoluto”, é ripartito un
nuovo e ancor più pericoloso tentativo di stravolgere in senso presidenzialista
la nostra forma di governo, rinviando di mesi la indilazionabile modifica
dell’attuale legge elettorale. In fretta e furia e nel pressoché unanime
silenzio dei grandi mezzi d’informazione la Camera dei Deputati ha iniziato
a esaminare il disegno di legge governativo, già approvato dal Senato, di
revisione dall’articolo 138, che fa saltare la “valvola di sicurezza” pensata
dai nostri Padri costituenti per impedire stravolgimenti della Costituzione. Ci
appelliamo a voi che avete il potere di decidere, perché il processo di
revisione costituzionale in atto sia riportato sui binari della legalità
costituzionale. Chiediamo, innanzitutto, che l’iter di discussione segua tempi
rispettosi del dettato costituzionale, che garantiscano la necessaria
ponderazione delle proposte di revisione, il dovuto approfondimento e anche la
possibilità di ripensamento. Chiudere, a ridosso delle ferie estive, la prima
lettura del disegno di legge costituzionale, impedisce un vero e serio coinvolgimento
dell’opinione pubblica nel dibattito che si sta svolgendo nelle aule
parlamentari.
In secondo luogo vi chiediamo di restituire
al Parlamento e ai parlamentari il ruolo loro spettante nel processo di
revisione della nostra Carta costituzionale. L’aver abbandonato la procedura
normale di esame esplicitamente prevista dall’articolo 72 della Costituzione
per l’esame delle leggi costituzionali, l’aver attribuito al Governo un potere
emendativo privilegiato, l’impossibilità per i singoli parlamentari di
sub-emendare le proposte del Governo o del Comitato, la proibizione per i
parlamentari in dissenso con i propri gruppi di presentare propri emendamenti,
le deroghe previste ai Regolamenti di Camera e Senato, costituiscono
altrettante scelte che umiliano e comprimono l’autonomia e la libertà dei
parlamentari e quindi il ruolo e la funzione del Parlamento.
Vi chiediamo ancora che i cittadini
possano liberamente esprimere il loro voto su progetti di revisione chiari, ben
definiti e omogenei nel loro contenuto. L’indicazione generica di sottoporre a
revisione oltre 69 articoli della Costituzione, contrasta con questa
esigenza e attribuisce all’istituendo Comitato parlamentare per le riforme
costituzionali indebiti poteri “costituenti” che implicano il possibile
stravolgimento dell’intero impianto costituzionale. Non si tratta di
un intervento di “manutenzione” ma di una riscrittura radicale della nostra
Carta fondamentale non consentita dalla Costituzione, aperta all’arbitrio
delle contingenti maggioranze parlamentari. Chiediamo che nell’esprimere il
vostro voto in seconda lettura del provvedimento di modifica dell’articolo 138,
consideriate che la maggioranza parlamentare dei due terzi dei componenti le
Camere per evitare il referendum confermativo, in ragione di una legge
elettorale che distorce gravemente e incostituzionalmente la rappresentanza
popolare, non coincide con la realtà politica del corpo elettorale del nostro
Paese. Rispettare questa realtà, vuol dire esprimere in Parlamento un voto che
consenta l’indizione di un referendum confermativo sulla revisione
dell’articolo 138.
Vi chiediamo infine di escludere dalle materie di
competenza del Comitato per le riforme costituzionali la riforma del sistema
elettorale che proprio per il suo significato politico rilevantissimo ha un
effetto distorsivo nell’ottica della revisione costituzionale. E’ in
gioco il futuro della nostra democrazia.
Il debito pubblico italiano, quando e
chi lo ha formato
l’Italia
ha speso più di quanto incassasse per troppo tempo, e si trova oggi ad avere un
gran debito pubblico. Fino a quando ha speso più di quanto incassasse? Fino a
prima dell’ultimo governo Andreotti. Il conto è fatto guardando la spesa
pubblica meno le entrate prima del pagamento degli interessi (il saldo
primario). Intorno al 1990 il bilancio dello Stato va in pareggio prima del
pagamento degli interessi. In altre parole, non genera un nuovo deficit prima
di pagare gli interessi sul cumulato dei deficit prodotti nel corso della
storia (il debito). Da allora il saldo primario è stato o in avanzo, o in
leggero disavanzo. Il deficit è stato il figlio del pagamento degli interessi
sul debito cumulato. La crescita economica (la variazione del PIL) non è mai stata
troppo robusta, e perciò il rapporto debito su PIL o è rimasto stabile, o è
appena sceso, o è cresciuto. Ultimamente il rapporto è cresciuto molto, perché
il PIL (il denominatore) è caduto molto nel biennio 2008/2009 e non si è ancora
ripreso. ( Giorgio Arfaras da imboscati.com
) leggi
Allarme pensioni: l'Inps chiuderà in
perdita per altri 9 miliardi nel 2013, dopo i 9 miliardi già persi l'anno
scorso
La voragine si è aperta e difficilmente verrà
colmata nei prossimi anni. Dopo la perdita per 9 miliardi subita dall'Inps nel
2012 e resa nota nei giorni scorsi, anche il 2013 dovrebbe chiudere in profondo rosso per l'istituto. il buco attuale
dell'Inps, al di là delle ragioni strutturali di disequilibrio tra entrate e
uscite, si è creato per l'incorporazione dell'Inpdap nell'Inps. La cassa dei
dipendenti pubblici è stata fusa nell'Inps a inizio del 2012 e ha portato un
virus dentro le casse dell'istituto. Il virus è il deficit permanente della ex
cassa pensione pubblica che perde a rotta di collo da anni ed è stata portata
nell'Inps per evitarne la bancarotta. Ebbene il passivo di bilancio dell'ex
Inpdap è di 7,6 miliardi con un buco patrimoniale per 23 miliardi. (di Fabio Pavesi da ilsole24ore ) leggi
Dalle nuove fonti di energia
alla Torino-Lione, dal problema dello smaltimento dei rifiuti a quello
dell’abusivismo immobiliare, la mafia è sempre più presente in tutti i settori
dell’ambiente. Questo è ciò che emerge dal rapporto Ecomafia, presentato per la
prima volta in Francia. 34.120 crimini, 28.132 persone denunciate alle
autorità, 161 agli arresti domiciliari, 8286 pignoramenti giudiziari e un
fatturato di quasi 17 miliardi di euro. È la fotografia della criminalità
ambientale italiana: un gigantesco business, oggi gestito da 302 clan mafiosi.
( Andrea Barolini su
italiadallestero.info ) leggi
Gli irriducibili del
nucleare
Secondo Bloomberg il 70% della nuova
potenza elettrica che verrà installata nel mondo entro il 2030 sarà alimentata
da fonti rinnovabili; sono i dati che annunciano un passaggio storico
rispetto al quale la politica evidenzia tutto il suo deficit progettuale, per
piegarsi agli interessi poco lungimiranti di un potere
economico-finanziario-industriale che ha portato alla crisi attuale. Non
c’è segno di svolta a livello mondiale ma, a parte rare eccezioni (la Germania
in particolare), solo esitazione. In questa irresponsabilità diffusa, il
governo e la classe dirigente nostrani si distinguono nel ripercorrere con
baldanza le strade antiche, mentre mistificano – per lo più con affermazioni e
dati opinabili – i progressi sul versante delle energie verdi.
Bari, dalla stazione all'aeroporto in 14 minuti. In treno come nelle grandi
città europee
Non è una metropolitana e nemmeno una tratta
dedicata (punto-punto) come a Roma e Milano. Il nuovo collegamento ferroviario
è un "passante" e collega l'aeroporto con le stazioni di Barletta e
di Bari. Nel futuro, si potrà arrivare in aeroporto direttamente da Foggia e da
Brindisi. Il passante ferroviario collegherà l'aeroporto di Bari alla stazione
centrale e grazie al sistema di interoperabilità della rete connetterà il Karol
Wojtyla al Nord e al Sud della Puglia. ( da ecodallecitta.it ) leggi
Afghanistan, altro che ritiro. L’Italia si prepara per
restare fino al 2017
Da gennaio 2015, conclusa la
missione Isaf, nell'ambito della nuova missione Nato Resolute Support
rimarranno in Afghanistan 1.800 militari italiani. Anche se già si parla di prolungamento
fino al 2020. Ci costerà 600-800 milioni di euro in tre anni. A cui aggiungere
altri 360 milioni come contributo nazionale al fondo Nato che finanzierà le
forze governative afgane ( Enrico Piovesana su ilfattoquotidiano.it
) leggi
La Cina, vale a dire il più grande
produttore mondiale di pannelli fotovoltaici, vuole quintuplicare la propria
produzione di energia solare. A dare la notizia è l’agenzia Bloomberg, che cita
l’annuncio del Consiglio di Stato. L’esecutivo di Pechino mira infatti ad
accrescere la produzione di energia solare di 10 GW all’anno per i prossimi tre
anni, raggiungendo la quota di 35 GW entro il 2015. Per le aziende produttrici di
pannelli resta aperta la questione dei dazi imposti dall’Unione europea a
partire dal mese di giugno sui moduli fotovoltaici di importazione cinese.
Attualmente i negoziati sono in corso: se le due parti non raggiungeranno un
accordo entro il 6 agosto, le tariffe saliranno fino al 47.6%. ( Valentina Neri da valori.it ) leggi
Stiamo
sbagliando qualcosa. E forse, dalle parole, è tempo di passare all’indignazione. Un paese che non investe
nel proprio futuro è anche un
paese che lascia a casa i bambini
dalle scuole e le donne dal lavoro. E questa è la storia dell’Italia. Parte oggi, primo agosto, dalla Germania, una delle più importanti
riforme sociali tedesche: un posto all’asilo per ogni bambino nato. 778mila
in tutto per soddisfare le richieste delle famiglie, 200mila in più rispetto
all’anno precedente. E se il piccolo non rientra comunque nella
graduatorie, la legge prevede che i
genitori possano fare causa al comune, il quale dovrà provvede a trovare
una sistemazione entro tre mesi. ( Manuela
Campitelli su ilfattoquotidiano.it ) leggi
Le farfalle di prateria si sono
drasticamente dimezzate tra il 1990 e il 2011. Secondo un rapporto dell’Agenzia
europea dell’ambiente (Eea) appena pubblicato, questo calo è stato causato dal
progressivo aumento della pratica agricola intensiva e dall’incapacità di
gestire adeguatamente gli ecosistemi ed i pascoli. Le farfalle sono utili indicatori di biodiversità e della
salute generale degli ecosistemi. Delle 17 specie monitorate nel ventennio in
Europa, otto sono diminuite, due sono rimaste stabili e solo una ha fatto
registrare un aumento. Per sei specie invece la tendenza è incerta. ( Aldo
Ferretti da greenreport.it ) leggi
L'associazione
ha lanciato un appello alla compagnia petrolifera Soco affinché non sfrutti il
permesso ottenuto di trivellare nel parco naturale, il più antico del
continente africano. La riserva è infatti
minacciata dalla compagnia britannica
Soco International, che ha ottenuto un permesso per trivellare alla ricerca di petrolio. Classificato
patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco,
il parco copre una superficie di 790 mila ettari, e ospita un ecosistema estremamente vario, che
comprende anche migliaia di rinoceronti
e numerosi elefanti. Proprio per
questo, sottolinea il WWF, la stessa agenzia delle Nazioni Unte ha chiesto il
ritiro dei permessi petroliferi concessi alla Soco. Anche la francese Total ha ottenuto un’autorizzazione,
ma nel corso dell’assemblea generale tenuta a maggio scorso, si è impegnata a
non effettuare trivellazioni se non al di fuori dei confini del parco. (Andrea
Barolini su valori.it ) leggi
VIDEO ARCHIVIO
Una commissione per trovare il modo di rendere
eterni gli attuali partiti malgrado tutto, modificando allo scopo Costituzione
e sistemi elettorali. Sosteniamo l’appello pubblicato sopra per fermarla. Già
Craxi nel 1992 teorizzava che tutto era a posto…. vedi qui
Per il M5Stelle il caso
Shalabayeva non è chiuso. Cinque parlamentari della Commissione esteri sono andati
in Kazakistan ed hanno incontrato Alma Shalabayeva per conoscere la sua verità
sui fatti. vedi qui
Almanya-La mia
famiglia va in Germania è un film della regista tedesca di origini turche Yasemin
Samdereli, nota per la serie televisiva Kebab
for Breakfast (Türkisch für Anfänger). Sull’onda di Faith Akin, il regista
turco-tedesco di Amburgo ( La sposa turca, Soul Kitchen ) un altro
film su una variegata famiglia turca immigrata da due generazioni in Germania
che sperimenta la riscoperta delle proprie origini. Per il trailer vedi qui
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