E’ tempo di vacanze… avete già prenotato? Vorrei
proporvi una tappa non troppo lontana e facilmente raggiungibile: la bella Paris!
Non potrete certo godervi il mare e dovrete accontentarvi della Senna,
ma non ve ne pentirete visto la sua ultima trasformazione
green. Si, perché la strada che costeggia la Senna ormai è tutta pedonale,
con piste ciclabili e altre riservate alla corsa e ancora aree verdi dedicate
ai bambini. Ma l’ultima suggestione, inaugurata il 19 giugno scorso, è data
da la possibilità di ammirare bellissimi giardini
sull’acqua, comodamente seduti su una grande scalinata.
Su Econote, abbiamo scritto spesso di architetture
“verdi” quest’anno, ci siamo imbattuti nei boschi verticali, nei muri vegetali e oggi tratteremo di giardini galleggianti.
Un giardino galleggiante ha origini lontanissime e
nasce con gli Aztechi, meglio noto come chinampa. Questa architettura
verde era costituita di solito da una o più isole artificiali costruite su uno
specchio d’acqua dolce per aumentare la superficie di terra coltivabile.
L’acqua fornisce irrigazione all’isola e materiale organico fresco, dando
origine a un ambiente agricolo e botanico estremamente fertile. Le isole erano
costruite puntellando il fondo del basso lago con dei paletti e creando una
forma rettangolare. L’area delimitata veniva poi riempita con fango, sedimenti
del lago e vegetazione in decomposizione, fino a farne alzare il livello oltre
quello del lago. Spesso sugli angoli venivano piantati alberi tipo i salici per
rinforzare la struttura.
A Parigi sulla riva Gauche della Senna (a Les Berges)
ora è possibile godere di un nuovo spazio verde esclusivo, composto da cinque
isole interconnesse, è un luogo unico per passeggiare tra le piante intimamente legate all’acqua. Sono stati utilizzati per le
piantagioni 60 alberi a bordo acqua, 280
arbusti, 3.000 erbe di tutte le dimensioni. Ogni isola gioca con una
gamma di impianti specifici. Questi nuovi impianti potranno migliorare la biodiversità e gli habitat urbani.
Inoltre sono presenti anche isole staccate con piante semi-acquatiche e
collegate alle isole più grandi tramite cavi sottomarini. Tutte le piantagioni (tranne le piante semi-acquatiche)
sono irrigate da acqua presa dalla Senna grazie a un dispositivo di
pompaggio e filtro collegato ad un sistema di irrigazione. Le isole più grandi
sono cinque costituite da 12 strutture galleggianti ciascuna e unite
insieme. Cinque pezzi di paesaggio da ammirare..
dove ognuna delle piccole isole ha la sua identità!
C’è l’isola centrale, punto di ingresso
principale “all’arcipelago”, ombreggiata grazie a salici e altri alberi.
I pavimenti sono rivestiti in calcestruzzo o in legno. Il calcestruzzo di
colorazione più verde e più scuro, da’ la sensazione di un terreno di muschio
umido. Si tratta di uno spazio aperto dove è possibile ottenere aria fresca,
sedersi, sdraiarsi, guardare le barche che passano. L’isola prateria,
dove la sua vegetazione è bassa ed è principalmente costituita da un prato
fiorito. Esitono due percorsi sollevati che permettono ai bambini e agli
adulti di passeggiare tra l’erba senza danneggiarla. L’isola degli uccelli
è più densamente piantata e più “selvaggia” e dove lo spazio accessibile al
pubblico è più limitato. Questa serra è un paradiso per i visitatori, ma anche
un luogo per osservare intricati arbusti a beneficio degli uccelli, con metà
dello spazio dedicato a una voliera, una sorta di grande “gabbia aperta”
che in parte è ricoperta anche di vigneti. L’isola degli orti, è
completamente un prato verde ed è decorata da filari di meli. Il percorso
calpestabile è in legno ed attraversa l’intero frutteto. Il tutto rivolto verso
il meraviglioso Grand Palais. Infine l’isola delle nebbie, è
l’isola più misteriosa. Il lato Senna è costituito da un terrapieno piantumato
con arbusti e graminacee ornamentali. Su questo lato sono disponibili delle
sedie a sdraio per sedersi ad ammirare il ponte degli Invalides e il Grand
Palais. Il Lato Quay, invece è coltivato da piante che richiedono molta
umidità. Tale necessità porta ad irrigare le piante con nuvole d’acqua, fitte
goccie che creano un’insolita nebbia appunto.
Inoltre per ricreare un ambiente favorevole
all’allevamento di pesci fitofili (specie che depongono le uova sulla
vegetazione sommersa) sono stati fissati ai fianchi delle isole immerse 15
strutture rettangolari(1 x 2 m) dotate di spazzole come lunghi capelli. Esse
sono poste nella direzione di flusso e contro corrente. Tutto questo permetterà a parigini e turisti di ammirare la
fauna e la flora fluviale Questo progetto rientra nel programma del
nuovo sindaco della capitale, Bertrand Delanoe, che come molti dei neo –
eletti sindaci italiani
ha scelto di puntare a una città più a misura d’uomo e green.
* da www.econote.it
7 agosto 2013
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