(Torino, 6 marzo 1942 - Trapani, 26 settembre 1988)
Giunto a Trento nella seconda metà degli anni sessanta per frequentarvi la neonata facoltà di Sociologia, diventa ben presto uno dei leader del movimento studentesco trentino. Assieme ad Adriano Sofri, Guido Viale, Marco Boato, Giorgio Pietrostefani, Paolo Brogi ed Enrico Deaglio
fonda nel 1969 il movimento di Lotta Continua. Nel 1976 a Milano contribuisce alla fondazione del locale Macondo, un centro culturale che fu un punto di riferimento per la sinistra alternativa in quegli anni. Nel 1981, di rientro dall’India dove si era recato nel 1978, fonda vicino a Trapani la «comunità Saman», inizialmente una comune arancione, centro di meditazione di Osho, e successivamente una comunità terapeutica impegnata tra l’altro nel recupero dei tossicodipendenti. A metà degli anni ottanta inizia a lavorare come giornalista e conduttore per l’emittente televisiva locale Radio Tele Cine, denunciando con forza le collusioni tra mafia e politica. Muore a Lenzi di Valderice (TP), ucciso in un agguato, mentre si trovava alla guida della sua auto.
Venerdì 26 marzo ore 15
Facoltà di Sociologia, Aula kessler - Via Verdi 26, Trento
Interventi
Saluto introduttivo: Bruno Dallago, Preside Facoltà di Sociologia
Presiede: Stefano Graiff, Vicepresidente della Fondazione Museo storico del Trentino
Marco Boato: L’impegno politico di Mauro Rostagno e l’esperienza trentina
Vincenzo Calì: La contestazione: spunti per una lettura critica dai documenti del Centro di documentazione «Mauro Rostagno»
Riccardo Scartezzini: Mauro Rostagno studente: le letture e la formazione
Enrico Deaglio: L’esperienza siciliana e la riapertura dell’inchiesta sull’omicidio per mafia di
Mauro Rostagno
Sabato 27 marzo ore 21
Teatro San Marco - via San Bernardino 8, Trento
Un uomo vestito di bianco
a cura di A.C.T.A.S. Associazione culturale e teatrale «Altiero Spinelli» di Torino
Sabato 27 marzo ore 21
Teatro San Marco - via San Bernardino 8, Trento
Un uomo vestito di bianco
a cura di A.C.T.A.S. Associazione culturale e teatrale «Altiero Spinelli» di Torino
Testo e regia Adriana Castellucci
Attori Chiara Bosco, Marta Campigotto, Giulia Cotugno, Francesco Marabeti, Gabriele Pupo
Cantante e musicisti Alina Carbune, Leonardo De Bortoli, Giulia Provenzano
Tecnico suono Andrea Polito
Tecnico luci Michele Di Rocco
Testo e regia Adriana Castellucci
Lo spettacolo corre sul filo della memoria per dipanare la trama
dell’ esistenza irrequieta e generosa di Mauro Rostagno: da Torino
a Trento, a Palermo, a Milano, a Poona in India, fino a Trapani,
città in cui avviò come giornalista televisivo una stagione di forte
impegno nella lotta alla mafia. Con questa iniziativa «A.C.T.A.S
Teatro» appoggia la proposta di Libera di intitolare a Mauro un
ponte a Torino. Rostagno è stato davvero un «ponte» nel cercare
di unire non soltanto due regioni geograficamente distanti, il
Piemonte e la Sicilia, ma anche due culture, due mondi diversi
quanto profondamente italiani. Sociologo poliedrico, militante politico,
giornalista «d’assalto», psicoterapeuta, la figura di Mauro
Rostagno sfugge ad ogni definizione e, a vent’anni dalla sua uccisione,
ancora incanta e coinvolge i giovani d’oggi per il fascino di
un’esistenza vissuta con autenticità ed onestà intellettuale, sino
al tragico epilogo dell’agguato mafioso, tuttora rimasto impunito.
La Fondazione Museo storico del Trentino ospita il Centro
di documentazione sui movimenti politici e sociali
degli anni sessanta-settanta del Novecento dedicato a
Mauro Rostagno. La sua istituzione, inizialmente presso
il Museo storico in Trento, nel 1988, ha tratto alimento
da due specifici avvenimenti accaduti in quell’anno:
dapprima l’incontro, presso la facoltà di Sociologia a
Trento, di ex studenti che avevano partecipato, presso
la stessa facoltà, al movimento del ’68, e successivamente,
pochi mesi dopo, l’uccisione per mano della
mafia, di Rostagno, uno dei leaders di quel movimento.
Nel Centro confluirono inizialmente l’archivio della rivista
Uomo Città Territorio che conteneva anche parte
dell’archivio di Lotta Continua a Trento e altri materiali
appartenuti a diversi leaders studenteschi, associazioni,
movimenti e partiti politici.
Dall’anno della sua fondazione il Centro ha prestato particolare cura nel recupero di documentazione relativa alle tematiche di suo interesse.
In questo modo sono stati raccolti fino ad oggi circa 40
fondi archivistici e bibliografici donati da persone, partiti
e associazioni. Per approfondimenti consultare il sito
www.museostorico.it alla pagina Archivi e collezioni/Centro
di documentazione
Info: 0461.230482 – info@museostorico.it
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