"La vigente legge elettorale espropria gli elettori del diritto di sceglierei propri rappresentanti e affida alle segreterie dei partiti il potere di nominarli dall'alto; rompe il rapporto tra gli eletti, il territorio e le comunità locali; riduce drasticamente il pluralismo politico e quindi la rappresentatività delle istituzioni; premia eccessivamente la lista o la coalizione più forte. Si tratta dunque di una legge che per molti versi contrasta con i principi e i valori di democrazia e libertà della nostra Costituzione repubblicana, come la Corte costituzionale ha rilevato nella motivazione della sentenza con la quale ha dichiarato l'ammissibilità delreferendum.
La legge che uscirebbe da una eventuale vittoria del SI nel referendum del 21 giugno non eliminerebbe nessuno di questi difetti dell'attuale legge elettorale. Anzi, aumenterebbe le distorsioni in senso ultramaggioritario da essa prodotte, rendendo più agevole l'approvazione di riforme costituzionali di parte. Dunque non ne ridurrebbe, anzi ne aumenterebbe i vizi di costituzionalità, come pure la Corte Costituzionale ha sottolineato nella ricordata sentenza. L'Associazione "Salviamo la Costituzione", in coerenza con i principi e i valori di difesa e attuazione della Costituzione, che la portarono a promuovere il vittorioso referendum costituzionale del giugno 2006, intende nelle prossime settimane concorrere a informare i cittadini sugli elementi di incostituzionalità della vigente legge elettorale e di quella che uscirebbe da un successo del referendum. Invita i cittadini a valutare queste informazioni nel decidere il proprio comportamento di fronte al referendum."
Comitato Esecutivo 13 maggio 2009
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