di Massimo Marino
Il Senato ha approvato oggi (184 sì, 66 contrari e 2
astenuti ) con il voto favorevole di PD e Forza Italia ( e la provvisoria
appendice di Alfano) la più vergognosa legge truffa che mai nessuno in Europa
ha avuto il coraggio di proporre nel dopoguerra. Difficile paragonarla alla
legge fascista di Mussolini (la famosa legge Acerbo ) con la quale venne
azzerata la democrazia rappresentativa nel voto e che spianò la strada
all'avvento del fascismo, che manteneva però alcune garanzie alle opposizioni
che sono assenti in questo testo. Con questa legge, praticamente incompresa dal
99% degli italiani, il partito che prende un voto in più del secondo ( non
importa se ha preso il 50 o il 25 o il 15% ) ottiene il 55 o 53% dei seggi alla
Camera e potrà governare da solo. Se
non otterrà ( come coalizione !) il 40% al primo turno, il partito vincente otterrà
comunque il 53% al secondo turno nel ballottaggio con la coalizione arrivata
seconda.
Il voto ha sanzionato la definitiva nascita del nuovo
partito trasversale ( una vera innovazione all'italiana) fondato da Renzi e Berlusconi , il cosiddetto partito del
Nazareno con il quale ormai quotidianamente Forza Italia garantisce alla
bisogna la maggioranza al PD in ogni occasione su tutte le ''riforme'' di smantellamento della Costituzione, delle
regole elettorali e di tutta la
legislazione di rilievo.
Il meccanismo messo a punto dal nuovo partito, ben
congegnato e reso pressoché
incomprensibile agli elettori, ha come primo obiettivo di rendere
impossibile qualunque ruolo di rilievo al M5S ( o ad altre forze rilevanti che
possano crescere nel paese) nel prossimo
Parlamento.
E' già previsto che al momento delle prossime elezioni il
partitino di Alfano , oggi momentaneo alleato di Renzi, si ricongiunga a Forza
Italia in modo che, nel caso di ballottaggio, non sia il M5S ( oggi secondo
partito) ma sia il cosiddetto centrodestra, rapidamente riaggregato alla
bisogna per l'occasione in un'unica coalizione, a partecipare al ballottaggio
lasciando Grillo ( incapace di costruire alleanze) nell'angolino.
Fra i vari capolavori del testo due in particolare vanno
chiariti. E' stato abbassato dall'8% al 3% il quorum per ottenere degli eletti.
Apparentemente si tratta di una garanzia per i partitini minori , ad esempio
SEL e NCD o altri , che nel caso stessero nelle due coalizioni protagoniste
dell'accordo pur non raggiungendo il 3% contribuirebbero
all'obiettivo del 40% che darebbe il 55% degli eletti al solo partito vincente.
L'abbassamento del quorum ( che in molti
paesi è definito attorno al 5% almeno) in realtà ha un secondo fine: quello di
favorire la frammentazione e scoraggiare aggregazioni rilevanti sia alla
sinistra del PD che alla destra di Forza Italia mantenendo così una forzosa
supremazia dei due nazareni.
L'obiettivo inconfessabile dell'accordo Renzi-Berlusconi riguarda anche la neutralizzazione a proprio
favore delle tendenze astensioniste e del voto di protesta. Con il meccanismo
ultramaggioritario definito si annulla di fatto il voto espresso da alcuni
milioni di elettori . Nel caso di successo al primo turno ( il 40%) almeno 4-5 milioni, il cui voto verrebbe reso nullo e ''girato''
praticamente al partito antagonista a quello scelto dall'elettore. Nel
caso di ballottaggio si arriverebbe al probabile risultato che, in presenza di
tre poli di rilievo, che è più o meno la situazione che si presenterà, parecchi milioni di elettori del terzo polo escluso
dal ballottaggio, presumibilmente quelli del M5S, non potrebbero che scegliere di starsene a casa o di votare una delle due coalizioni che con questo testo li ha praticamente resi
ininfluenti. Molti esperti delle tecniche elettorali valutano che, in caso
di ballottaggio, difficilmente si supererebbe i 20-25 milioni di votanti sui 50
circa che hanno ( anzi avevano ) diritto di voto.
Va segnalato nel voto di oggi il patetico comportamento
della cosiddetta sinistra PD. Critici sul testo su aspetti del tutto marginali,
come quello dei capilista bloccati, preoccupati più che altro di garantirsi
qualche spazio di rielezione, non hanno votato contro ma hanno scelto di non
partecipare al voto uscendo dall'aula ( erano 24 pressoché tutti del PD). Secondo
il regolamento del Senato la loro uscita, peraltro ininfluente sul risultato
data la larga maggioranza favorevole data da PD e Forza Italia, ha però
abbassato il quorum permettendo alla Ministra Boschi di dichiarare che i voti
del solo gruppo PD sarebbero stati
sufficienti comunque per l'approvazione.
Per finire la pena il gruppetto residuo di Vendola (SEL) per
il quale si potrebbe coniare un nuovo detto popolare : quello di tenere un
piede non in due ma più abilmente in tre
scarpe. Hanno votato contro. Tuona
Repubblica ''SEL ha puntato il dito
contro governo e maggioranza parlando di "metodo indegno" raggiunto
"a colpi di imbrogli e trucchi". Nei giorni scorsi Vendola è
improvvisamente ricomparso in prima linea sull'onda del voto in Grecia,
diventando improvvisamente ( e provvisoriamente ) il mentore italiano di
Tsipras. Fino alle elezioni europee Vendola si dichiarava in procinto di
aderire alla componente europea dei Democratici ( quella di PD, Hollande, Pasok
greco, etc ) e non a quella della Linke a cui fa riferimento Tsipras.
Ultimamente sul palco con Fassina, Civati, etc ,tutti per un attimo sostenitori
di Tsipras, ha inventato l'ipotesi, di pannelliana memoria, della doppia ( o
forse tripla ?) tessera.
Nel frattempo però,
lontano dai riflettori, si è dispiegata un offensiva all'esterno e
all'interno dell'area dell'Altra Europa ( la lista con una nascita travagliata che alle elezioni
europee ha ottenuto i suoi tre eletti , tra i quali Barbara Spinelli, nel nome della
Linke e di Tsipras). La lista è da mesi di fatto in stand-by non essendo chiaro a chi serve. L'offensiva di
fatto opera per sbarazzarsene ( o renderla muta) essendo diventata uno scomodo ingombro, di cui
liberarsi al più presto, per i grandi,
soliti, vecchi attori della ennesima rifondazione della sinistra, che alle
europee erano stati per un momento messi di lato permettendo alla lista di
raggiungere il 4%. Chi sembra nel mirino sono le componenti interne migliori,
ad esempio Viale, ma forse anche altri con
ruoli significativi sul piano istituzionale.
E' utile ricordare
che, come già avvenuto nelle recenti elezioni dell'Emilia Romagna, dove SEL in
coalizione con il PD si è contrapposta di fatto alla lista L'altra Emilia
Romagna , lo stesso avverrà nelle otto regioni che nella prossima primavera
andranno al voto.
Vendola e SEL,
sull'orlo della irrilevanza, rispondono bene al detto del vecchio Cohn Bendit: ''sono
d'accordo che serva nominare un Re, pongo solo una piccola condizione per
discuterne : che sia io''.
Per chiudere in bellezza questo rancoroso articolo: Repubblica. Il giornale che meglio
rappresenta questo strano regime postmoderno all'italiana, nello spiegare ( si
fa per dire) ai suoi lettori che cosa è
la più ultramaggioritaria legge elettorale mai concepita in Europa inizia la sua ''scheda'' ( praticamente
un arma di distrazione di massa dei suoi lettori ) affermando che l'Italicum è una legge
elettorale di tipo proporzionale. Vedere
per credere.
Suma bin ciapà ( ''siamo
ben messi'' in piemontese )
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