Prima parte: Come funziona
Una analisi scientifica (ed a puntate) dei veri meccanismi decisionali ora che istituzioni e Parlamenti contano sempre meno.
In quest’Italia confusa ed incomprensibile,
forse è giunto il momento di andare a vedere più in alto per capire cosa
sta succedendo e forse anche cosa potrebbe succedere.
Eravamo rimasti
ad osservare esterrefatti il succedersi di crisi extraparlamentari con
nomina di Presidenti del Consiglio scelti fuori dagli ambiti a ciò
deputati. Al tempo della Costituente la sede deputata alle scelte era
l’emiciclo del Parlamento; la sede delle mediazioni, le commissioni
parlamentari. Nel corso degli anni, prima inavvertitamente, poi in
maniera esplicita, la sede delle decisioni si è spostata nelle
segreterie dei partiti e quella delle mediazioni negli incontri fra le
correnti. Il parlamento è diventata la sede burocratica di ratifica di
quelle decisioni. Un provvedimento andava in Aula quando tutto era già
deciso a monte. Oggi si è fatto un passetto in più. Neanche le
segreterie dei partiti sono più la sede delle decisioni. Queste
avvengono altrove e frequentemente fra personaggi che non sarebbero
neanche costituzionalmente titolati ad assumerle.
Come è nata la candidatura di Monti? Come quella
di Letta o di Renzi? Come è nata la trombatura di Prodi alla Presidenza
della Repubblica dove solo la sera prima i gruppi parlamentari si erano
espressi unanimemente favorevoli e la mattina dopo mancavano un quarto
dei voti necessari? Si potrebbero citare altri casi a dimostrazione di
questa stranezza, ma quanto detto basta a confermare che esiste un altro
ambito dove ipotesi si confrontano, si stringono alleanze (non solo sul
piano istituzionale, ma anche economico e di potere), si aggiustano le
mediazioni necessarie. Evidentemente il tutto su di un piano di
riservatezza assoluta. La grande stampa tace completamente su questo
piano extraistituzionale ed enfatizza il gossip.
* Gruppo Cinque Terre ( Lombardia)
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