Dalla luce
dei palcoscenici europei al buio di strade berlinesi deserte, fino al successo…
Berlin Calling è il film che ogni clubbers
ha visto, o che vedrà. E’il racconto contemporaneo degli eccessi di un Dj, ambientato nel cuore di questi
eccessi: Berlino.
Berlin
Calling è diventato film di culto per la sua colonna sonora, che racconta una
Berlino contemporanea a ritmo di musica elettronica.
“Chiudete
gli occhi per vedere meglio, e buon viaggio … nel paese delle cose che non si
vedono” – così parlò Karlheinze Stockhausen, padrino della musica elettronica,
e per assurdo questa frase sembra calzante per la nostra pellicola. Le luci di
Berlino aprono il film che ha come protagonista Martin, alias Dj Ickarus (Kalkbrenner), che
calca la scena tecno della città e che suona in tutta Europa. Dj Icka è legato
ad una casa discografica che sta per finanziare il suo nuovo album, e ha una
fidanzata, Mathilde, alla quale è fedelissimo. Quando non è in tournee, Martin
trascorre le sue sere nei club berlinesi, dove, se non si esibisce, se ne sta
tra la gente a ballare. In ogni caso, fa continuamente uso di cocaina, alcol, e
droghe sintetiche.
Le musiche
del film, tutte composte appositamente dallo stesso Kalkbrenner, ci rapiscono e
ci trasportano tra le strade di Berlino, accanto a Dj Ickarus e accanto ai
problemi che dovrà affrontare quando, a seguito dei suoi eccessi nell’uso di
droghe, anche la casa discografica rifiuterà i suoi lavori. Martin finirà per
entrare e uscire da una clinica di recupero per tossicodipendenti, e proprio in
questa clinica, dopo rifiuti continui agli aiuti della Dott.ssa Petra e
comportamenti fuori legge, presa consapevolezza della sua condizione e armato
di forza di volontà inizierà a lavorare ai suoi nuovi pezzi, provando a dare un
senso alla sua vita con la musica, sino a comporre il nuovo album: Berlin Calling, per una nuova tournèè e
forse per una rinascita.
Ci sono
dipendenze buone e dipendenze cattive, sembra suggerirci Stöhr: e se quella da
droga può distruggerti, la fame di vita, di amore, di musica e in definitiva di
Arte, può salvarti la pelle.
Alla fine del film, dopo aver partecipato alle continue cadute e ricadute del protagonista, ci saremo affezionati a Dj Icka, e al suo modo di creare musica dai rumori (come quelli di apertura e chiusura delle porte della U-Bahn berlinese).
Alla fine del film, dopo aver partecipato alle continue cadute e ricadute del protagonista, ci saremo affezionati a Dj Icka, e al suo modo di creare musica dai rumori (come quelli di apertura e chiusura delle porte della U-Bahn berlinese).
La forza
del film sta nella realtà
che porta in scena: infatti le feste nei club berlinesi sono
vere come anche la gente che balla per tutta la notte, e negli after hour estivi. Le
droghe non mancano, soprattutto quelle sintetiche che fanno parte della scena
techno e stanno a questo tipo di musica come l’eroina stava a Lou Reed, e gli
allucinogeni a Jim Morrison. Dunque ancora Sex, Drug and Rock’n’roll ma in
chiave contemporanea. Berlino è uno sfondo perfetto alla musica di Kalkbrenner,
quando appare nella sua veste migliore, al tramonto e all’alba, e Dj Icka si
ferma ad ammirarne i lineamenti da uno dei suoi ponti.
Con il cielo alle prime luci dell’alba, che da scuro diventa blu, la grande protagonista é Berlino, definita dal regista “…non bella ma interessante. E piena di cicatrici”.
Regia:
Hannes Stoehr- Cast: Paul Kalkbrenner, Rita Lengyel, Corinna Harfouch, Araba
Walton, Peter Schneider; Genere: Drammatico- Documentario; Durata: 105 min;
Produzione: Germania, 2008; Distribuzione: Officine Ubu.
* da http://berlinocacioepepecinema.com/ - 10 maggio 2012
tutto il
film in ita: qui
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