8 agosto 2009

Lo sconfinato pisello di Beppe Grillo

Nel mese di luglio, superata la scadenza elettorale, (europee, amministrative e referendum ) Beppe Grillo ha annunciato una serie di variegate iniziative, nell’ordine:
1)La candidatura a segretario del PD, apparentemente un colpetto di genio per mettere in difficoltà non si sa chi, nella pratica rilanciando l’idea (discutibile) che l’elezione del nuovo segretario a tempo di un PD in inarrestabile declino, sia questione dirimente della politica italiana.
2) ha annunciato per inizio ottobre il VDay3 a Roma su (contro) il nucleare, si presume come premessa per un nuovo referendum (tutto da solo..?)
3) ha annunciato la nascita in autunno del Movimento di Liberazione Nazionale, di fatto un nuovo partitino.
4) ha annunciato la presentazione di liste 5 stelle alle elezioni regionali che si svolgeranno in date differenziate (a causa delle nuove, confuse regole “federaliste”) in 13 regioni italiane nel periodo fra marzo e giugno del 2010 .

Su Beppe Grillo siamo più volte intervenuti sul blog in modo approfondito (vedi al fondo) sottolineando i numerosi aspetti positivi della sua azione negli ultimi 25 anni, la sua indubbia connotazione ambientalista, l’ostracismo che come tanti altri ha subito nel mondo dell’informazione rigidamente spartito da anni fra i due principali partiti / gruppi di potere italiani.
Abbiamo sottolineato l’interessante contenuto del programma presentato alle recenti elezioni amministrative pubblicando, uno dei pochi blog in Italia che l’ha fatto, una per una le cinque stelle, ciòè i 5 punti programmatici : acqua, trasporti..etc che rappresentano, con qualche ingenuità e qualche elemento da discutere, l’unico programma ambientalista presentato a giugno.
Abbiamo previsto che, con questo approccio elettorale ambiguo nei confronti di Di Pietro (che è tutto un'altra storia ) e indifferente a tutto quanto di altro si muove nella frammentata area ecologista, pacifista, antiregime, i risultati sarebbero stati contenuti, un centinaio di eletti. Nella realtà Grillo ha eletto nei 64 comuni o provincie in cui si è presentato 27 consiglieri comunali (6 nei quartieri).Alla provincia di Torino ha preso lo 0,6%.
Abbiamo sbagliato di parecchio, sovrastimandolo.

Resta il fatto che Grillo è un ( piccolo) genietto, svolge un quotidiano ruolo di denuncia delle schifezze in questo paese, del connubio permanente fra PDL e PD nelle principali tappe verso la non-democrazia (o chiamatela come volete) in cui è incamminata l’Italia. Si tratta di capire se può essere un protagonista del cambiamento del modello di sviluppo antiecologico, antidemocratico, antisociale che caratterizza l’Italia di oggi.

La malattia di cui però soffre Grillo nel suo approccio alla politica, è diffusa in leader e leaderini presenti nel mondo dell’opposizione, in particolare nel variegato mondo dell’ area ecologista e rinnovatrice del paese; un area variegata (una benedetta moltitudine ?) di persone oneste, preparate, sostanzialmente pulite, di cultura medio-alta, sempre più nonvotanti alle elezioni, impegnata spesso politicamente, ( in genere in modo volontario e non pagato) in centinaia di gruppi: di fatto esclusa dal governo del paese e combattuta da chi ha un altra idea su come governarlo.
La loro buona qualità si conferma anche dal fatto che spesso alcuni, magari non fra i migliori, si arruolano in uno dei partiti “di regime” e fanno una discreta carriera in qualche ambito, amministrativo o di partito (pagato). Alcuni, più validi, hanno moderato all’improvviso la propria vocazione ecologista in cambio di un seggio garantito o promesso in parlamento o in qualche amministrazione locale di un certo rilievo (economico).

Persone di questa buona qualità sono largamente presenti non solo nell’ ”arcipelago ecologista” ma anche nel frammentato universo dei partitini dell’estrema sinistra (con qualche tara di estremismo o settarismo) e sono tantissimi anche nel PD, dove spesso si caratterizzano anche esplicitamente come ecologisti, con qualche difficoltà anche di coerenza, ad esercitare la loro vocazione “eco” in un partito, come il PD, in cui “quelli che contano” avallano quotidianamente le più assurde opzioni antiecologiche (tav , inceneritori, carbone, cementificazione delle città, grattacieli, tangenziali, cubature edilizie etc.. devastanti o inutili o superflue ) e non propongono mai una, che sia una, vera proposta riformatrice tantomeno in senso nettamente ecologista. Avallano anche opzioni apertamente autoritarie (si veda il referendum fallito, peggiore della legge fascista Acerbo, si veda il 4 % alle elezioni europee deciso a tre mesi dal voto). Per non parlare della vulnerabilità alle logiche corruttive (amministratori sotto processo etc..che nessuno chiede di cacciare..) .

Comunque per fortuna c’è una parte di questo paese, fatto di decine e decine di migliaia di persone, che ha una connotazione sostanzialmente ecologista, pacifista, tollerante, rispettosa degli animali e della natura, democratica, che ama la costituzione, che odia la corruzione, che disprezza la mafia, che si stà liberando lentamente dal binomio del secolo scorso destra-sinistra, che ha un elevato livello culturale, tecnico, scientifico. Che potrebbe costruire forse il più grande “partito “ italiano: dell’ecologia, della democrazia, del rinnovamento; e che invece è frammentata in mille rivoli, sottoposto ai ricatti dei partiti “maggiori” ed alle tentazioni della casta (“ se non cambi la politica, c’è sempre la sicurezza che la politica cambi te “ ).
Se Grillo, come anche un altra decina di leaderini di questa variegata moltitudine si mettesse con umiltà al servizio di questo processo di riaggregazione per “ costruire un'altra Italia” potrebbe lasciare, con gli altri, un impronta vera nella storia di questo paese.

Invece Grillo è malato: tutti sanno che in autunno non nascerà nessun Movimento di Liberazione Nazionale ma un altro partitino più o meno ecologista, pacifista, giustizialista, antirergime etc. Il partitino, se riuscirà a presentarsi (con chi?) in qualche regione e distinguersi dalle varie listarelle civiche dello zerovirgola.. che non mancheranno, prenderà fra l’1 e il 3%, eleggerà 5-10 consiglieri regionali (sicuramente mediamente di ottima qualità) e la storia finirà lì .Vedremo quanti di questi, privi di un vero retroterra culturale, organizzativo, europeo, saranno “acquistati “ dai partiti imperanti, come spesso avviene, nel giro di qualche mese o anno. Al proposito qualcuno ci dovrebbe spiegare che ci stanno a fare al Parlamento Europeo De Magistris e Sonia Alfano, ( proposti da Grillo nelle liste di Di Pietro) nel gruppo liberal-democratico e se non sarebbe stato più utile, a loro per primi, andare con i 55 deputati Ecologisti e Verdi dove ad esempio sono finiti anche i due “pirati informatici”(per il libero web) eletti in Svezia.

La malattia di Grillo e di altri ha vari nomi:si chiama ”sindrome dell’elefante” o più volgarmente “sindrome del pisello grosso”. I sintomi sono semplici e chiari e si manifestano tutte le mattine quando dopo la doccia, nudi davanti allo specchio, osservando verso il basso (non verso l’alto!) provate la sensazione di averlo grosso, comunque più grosso degli altri. La malattia è facilmente curabile: è sufficiente che, sempre al mattino nelle stesse condizioni, si faccia pochi secondi di vera meditazione e riflessione profonda, con una opportuna gestione della vostra respirazione, con la quale facilmente potrete convincervi che in realtà siete più o meno una persona normodotata e che ciò non toglie che possiate svolgere un ruolo, sia che siate un grillino, un verde multiorientato, un inguaribile esperto di rifiuti, di animali, di giornalismo, di libertà costituzionali, di lotta antimafia, od anche esperto di mozioni congressuali o di storia e tramonto della sinistra nel ‘900 etc.., nel dare una mano a costruire quel movimento politico di cittadini ecologisti, moderni, democratici, che finalmente potrebbe fare un po’ di pulizia nella società italiana.

post già pubblicati:
27 novembre: Grillo, grillini, grillismo
5 febbraio: Dove va Beppe Grillo
9 giugno: Appello a De Magistris
5/8/15/19/26 febbraio – 12/15 marzo : le 5 stelle e la carta di Firenze

5 commenti:

  1. Anonimo12:54

    Caro Marino,
    le tue sono argomentazioni da vero ... politicante. Si comprende che sei del mestiere. Proprio ciò di cui ha visogno la gente di questa Penisola.
    Dimmi se mi sbaglio.
    Comuni Cattivo

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  2. caro Anonimo
    io ho fatto politica per un bel pò di anni, intensamente fino al 1995 circa (nei verdi per più di 10 anni); credo di averla fatta in modo pulito e onesto e nessuno mi ha mai rimproverato del contrario;ho smesso di farla quando si trattava di diventare un politicante; oggi ,quasi 15 anni dopo sono preoccupato per dove va il nostro paese e cerco di dare un contributo ,modestissimo,per un paese un pò più civile
    saluti,spero che anche tu dia una mano...

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  3. Anonimo20:57

    Si diamoci la mano, ma diamola anche a Grillo, che non è certo perfetto, ma è il più ecologista degli odierni opinion-leader italiani. Non è certo il caso di fare gli schifittosi su di lui, un Verde navigato come te può trovare certo bersagli migliori.
    Comuni Cattivo

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  4. nessun bersaglio
    non c'è dubbio che Grillo è un grande "compagno di strada"
    il problema che sia la stessa strada per tanti
    uniti insieme in un nuovo progetto
    non per tanti partitini ecologisti o simili divisi e inefficaci nell'avere un ruolo di cambiamento in questo paese;per adesso Grillo è il capo di un nascente partitino del 2% (se gli va bene..) Non mi interessa...

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  5. Anonimo02:04

    il problema è che consideri la politica come un siparietto ,una commedia ,invece i politici fanno leggi e queste leggi alla lunga cambiano il paese e quelle fatte dal berlusca ma più in generale da Tutta al classe politica negli ultimi 15 anni lo hanno peggiorato.
    Se in italia non va in galera più nessuno è perchè sono state fatte leggi che in nome del giusto processo ,hanno allungato i tempi del dibattimento ,modificato in peggio il regime delle notificazioni ecc
    se in Italia è tornata alla grande la corruzione è perchè sono state fatte leggi che hanno reso poco chiare le procedure ad evidenza pubblica da un lato lasciando la scelta ultima ai politici e non al comitato tecnico e dall'altro prevedendo mille scappatoie per giungere alla trattativa privata
    Se in Italia nessuno fallisce e più nessuno è accusato di bancarotta fraudolenta è perchè sono state fatte LEGGI
    Se in italia c'è grande disparità tra gli operai ,i dipendenti e i liberi professionisti ,avvocati dentisti ecc è perchè ci sono LEGGI che non permettono ad esempio l'esercizio in forma di impresa delle attività professionali intellettuali e non solo vedi i tassisti nè la libertà delle tariffe
    Insomma se va in un certo modo NON è PER DESTINO ma per scelte politiche di uomini.Magari Grillo non vuole arrendersi a questa logica per cui l'ammiro anche perchè è poi uno di quelli che più seriamente considera la politica che è cosa seria visto come cambia il volto di un paese e di una società

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