euronews Come spiega il grande successo che avete ottenuto alle ultime elezioni europee? E’ un suo successo personale come afferma per esempio suo fratello?
Cohn-Bendit “No, questa mi pare una spiegazione troppo facile. Noi avevamo tre idee guida: la riunificazione delle diverse anime ecologiste, un obiettivo inedito per la Francia dove ci si divide piuttosto che unirsi. Avevamo pi un progetto europeo e un progetto di trasformazione in senso ecologico della politica europea. Queste tre linee guida ci hanno permesso di riuscire una campagna elettorale che abbiamo condotto a livello europeo e a cui hanno aderito importanti personalità”
euronews Non si è trattato quindi di un improvvisa sensibilizzazione dell’elettorale ai temi dell’ecologia
Cohn-Bendit “No. C‘è sempre stata una coscienza ambientalista in Francia ma diciamo che l’offerta politica del campo ecologista aveva perso credibilità. Noi gliela abbiamo restituita”
euronews Adesso ad aver perso credibilità sono i socialisti
Cohn-Bendit “C‘è una crisi che investe i socialisti, non solo in Francia. La socialdemocrazia europea è malata: in Germania come in Francia, in Italia come in Inghilterra anche Zapatero non se la passa bene. E’ entrato in crisi il progetto socialista, socialdemocratico europeo e questa crisi è aggravata da una mancanza di leadership forti in molti paesi”
Euronews Mancano le personalità forti?
Cohn-Bendit “Si certo mancano tra i socialisti”
euronews E Zapatero?
Cohn-Bendit “Zapatero si sta logorando. Intendo dire che Zapatero ha funzionato ad un certo momento ma oggi anche lui è vittima del solito modi di fare politica dei socialisti, un modo che definirei autoritario, molto autoritario. Zapatero è molto autoritario. Guardi come tratta i suoi deputati. Per me è incomprensibile: Zapatero ha redatto personalmente le liste per le europee, ha scelto i nomi tre settimane prima del voto. Zapatero ha anche deciso di sostenere il presidente Barroso e i suoi eurodeputati si devono attenere a questa scelta”
euronews Lei sta opponendosi alla rielezione di Barroso. Cosa gli rimprovera?
Cohn-Bendit “Barroso non ha saputo guidare la Commissione in modo indipendente, tenendo testa al Consiglio. Questo è il problema. Si ricordi che l’Europa è formata da un triangolo istituzionale: da una Commissione, un Consiglio e un Parlamento. Se il presidente della Commissione si comporta come il segretario generale del Consiglio – e cioè dei governi – la democrazia europea non pu’ funzionare. A Barroso rimproveriamo questo: non ha permesso alla Commissione di utilizzare il suo diritto di iniziativa. Il ruolo della Commissione non è quello di domandare il permesso al Consiglio ma di provocare il Consiglio attraverso delle iniziative che stimolino il dibattito attraverso il quale poi puo’ emergere una politica europea. Questo Barroso non lo ha mai fatto”
euronews Chi potrebbe essere il suo successore?
Cohn-Bendit “Ce ne sono molti, veramente molti. Non c‘è un candidato. Se guardate a sinistra potete pensare a Joschka Fischer, al premier socialdemocratico danese Rasmussen e poi ci sono Monti, Verhofstadt, Mary Robinson, Chris Patten. Le possibilità di trovare personalità capaci di guidare una Commissione indipendente sono molte. Sono consapevole del fatto che la maggioranza sarà di centro destra ma anche da li possono emergere personalità capaci di confrontarsi da pari a pari con i governi”
euronews Il vostro preferito sarebbe Joschka Fischer?
Cohn-Bendit “Il mio preferito…io penso che Joschka Fischer sarebbe un ottimo presidente della Commissione ma so che non avrebbe la maggioranza. Il punto è che vogliono farci credere che oggi non c‘è che un uomo in grado di guidare la Commissione e che quest’uomo è Barroso il che è assurdo!”
euronews E lei non è tentato da questa prospettiva?
Cohn-Bendit “No io personalmente non sono interessato”
euronews Se Angela Merkel dovesse vincere le elezioni legislative di settembre crede che possa formarsi una coalizione tra cristiano democratici e Verdi? Sarebbe una prospettiva interessante?
Cohn-Bendit “No, non credo proprio che possa succedere. Probabilmente avremo una coalizione tra cristiano democratici e liberali. Se non riusciranno a farla tutti dovremo assumerci le nostre responsabilità ma un alleanza di governo tra critiano democratici e verdi mi pare molto improbabile”
euronews Puo’ spiegarci la sua proposta di green deal per l’Europa di cui parla nel suo ultimo libro?
Cohn-Bendit “La grande questione sono le crisi ricorrenti: crisi economica, crisi finanziaria, crisi ambientale. Guardando questo scenari ci rendiamo conto che c‘è bisogno di un cambio di paradigma di una trasformazione della nostra economia. Dobbiamo rispondere simultaneamente alla crisi economica e a quella ecologica”
euronews Pensa veramente che si possano ottenere dei risultati in tempi rapidi?
Cohn-Bendit “Cosa vuol dire rapidamente? Alcuni risultati sono giàstati raggiunti. Da quando la Germania ha deciso l’uscita dal nucleare la quota delle energie rinnovabili è passata dal 2% al 20%. E’ un successo enorme. Con le rinnovabili in Germania abbiamo creato 500 mila posti di lavoro. Questi sono successi”
euronews Ma se guardiamo all’insieme dei paesi europei e soprattutto ad estla Germania sembra lontana
Cohn-Bendit “Cosa vuol dire lontana? Il problema è che va lanciato un piano di investimenti riguardante le energie rinnovabili nell’Europa dell’est. Per esempio dovremmo costruire linee di tram non inquinanti e a basso impatto energetico. Andrebbero fatte delle scelte politiche invece di continuare a lamentarsi. Non c‘è piu tempo da perdere, dobbiamo cominciare a fare queste cose adesso”
euronews Nel corso del suo ultimo incontro con il presidente francese ripreso dalle televisioni abbiamo avuto l’impressione che vi fosse grande confidenza tra di voi. Non ha paura che questo feeling possa non piacere ai suoi elettori?
Cohn-Bendit “Abbiamo riso e scherzato, è stato un incontro disteso. Mi sembra che non ci sia nulla di male. Non credo che la cosa abbia scioccato nessuno. Ci sono temi su cui non siamo d’accordo e io l’ho sempre detto apertamente. Io ho sempre trovato noiosa la politica ingessata. Non solo non ho scioccato nessuno ma come dimostra il nostro risultato delle europee abbiamo attirato molti elettori. Con Sarkozy, siamo su sponde opposte, siamo concorrenti, abbiamo posizioni diverse. Io critico in modo radicale la sua politica sull’immigrazione e sulla giustizia. Su altre questioni come quelle ambientali penso che abbia mosso le acque e se a mosso le acque non c‘è nessun problema a riconoscerlo”. ( da euronews .it)
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