Saba è nata a Mogadiscio, in Somalia, da madre etiope e padre italiano.Il conflitto con l'Etiopia per la regione dell'Ogaden spinge la famiglia mista a lasciare presto il Paese per l’Italia. Permane l’attaccamento ad una Somalia diversa da quella ormai tristemente nota per le cronache degli ultimi anni. Saba impara il somalo da sua madre, quell'idioma che si parlava a Xamar Weine. Si laurea in Storia dell’Arte, lavora nelle case editrici, come doppiatrice, scrive... Ma l’espressione musicale rimane l'elemento più forte e ricorrente, che tiene insieme le molte fasi.Dopo aver a lungo cantato in lingua inglese, è stato l'incontro con la musica africana a ricucire quel filo spezzato, a dar voce e corpo a quella che si manifestava come una nebulosa nostalgia per la terra dei natali.Le melodie echeggiano di ricordi di canti sentiti quando era bambina. Il somalo, che continua ad imparare, si rivela fertile per il suono delle parole ma soprattutto per il valore che questo recupero linguistico rappresenta nella sua crescita umana. Si accosta più intimamente ad una parte di sè che vive in colei che l’ha generata: con sua madre, la sera, come un tempo lei stessa faceva con le sue sorelle, i suoi fratelli e i loro genitori attorno ad un fuoco, riscoprono il gusto di raccontare storie.Al centro di questo lavoro, che si arricchisce anche di molteplici influenze musicali, c’è il fresco recupero emozionale di un linguaggio che già in partenza era imbastardito dalle ibridazioni con l’italiano, l'arabo, l'inglese: il linguaggio di Mogadiscio. Mescolanza, recupero, innesto.
JIDKA * Pubblicato dalla World Music Network è composto da 12 tracce inedite e registrato a Torino tra il 2006 e il 2007. JIDKA (TheLine)”, significa “la strada”, “la linea” (da qui deriva il sottotitolo “The Line”), è principalmente cantanto in lingua somala. Parte proprio dalla linea che attraversa realmente il suo ventre dividendolo in due porzioni (una più chiara ed una più scura) per raccontare la sua musica di naturale mescolanza, che da Mogadiscio abbraccia il Corno d’Africa ed oltre, fino a risuonare di ritmi r’n’b e cadenze soul. Saba, già nota al pubblico per aver interpretato un ruolo in tv dove combatteva contro i pregiudizi razziali occupandosi anche di casi di immigrazione clandestina dall’Africa, riesce ad incarnare un generoso intreccio tra cultura Africana ed Europea. L’artista mescola, con chitarre acustiche e kora, ritmi della tradizione africana e suoni percussivi contemporanei.
LA BAND * Il camerunese Tatè Nsongan , alla chitarra e percussioni, componente storico della band torinese dei Mau Mau.
Salvio Vassallo, alla batteria, musicista di grande esperienza, motore della nota band “Spaccanapoli”, prodotta dalla Real World di Peter Gabriel.
Cheikh Fall dal Senegal, alla kora e djembè, giovane musicista militantenell’orchestra multietnica di Piazza di Caricamento e maestro di percussioni.
Martino Roberts, al basso, raffinato musicista italoamericano di estrazioneParigina.
Fabio Barovero, compositore di colonne sonore, anima dei Mau Mau e creatore della Banda Ionica.
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