30 marzo 2009

Mondiali di nuoto (2) La sfida della velocità


Ai mondiali di nuoto di Roma il Nuoto, come disciplina, sarà probabilmente il più seguito.
A Melburne nel 2007 su 64 tipi di competizioni (dal nuoto ai tuffi alla pallanuoto etc) ben 20 erano parte della categoria nuoto (maschile e femminile).
Le gare vanno dai 50 mt agli 800 mt , più le gare a staffetta (4x) ma le due competizioni forse più seguite sono i 100 mt e 200 mt sl (stile libero).In queste competizioni ci sono quindi due record storici principali di riferimento:quelli dei mondiali di Melburne 2007 e quelli delle Olimpiadi di Pechino 2008.

100mt/sl maschile
Filippo Magnini (Italia) 48’’43 a Melbourne
Alain Bernard (Francia) 47’’21 a Pechino
100 mt/sl femminile
Libby Lenton (Australia) 53’’40 a Melbourne
Britta Steffen (Germania) 53’’12 a Pechino

200mt/sl maschile
Michael Phelps (USA) 1’43’’86 a Melbourne
Michael Phelps (USA) 1'42’’96 a Pechino
200mt/sl femminile
Laure Manadu (Francia) 1’55’’52 a Melbourne
Federica Pellegrini (Italia) 1’54’’82 a Pechino

Il nuoto ha assunto negli anni recenti una maggiore visibilità; se già dall’avvio delle moderne competizioni olimpiche (Atene 1896) le ha sostanzialmente caratterizzate ( insieme all’atletica leggera ),oggi assume per certi versi l’immagine di sport agonisticamente “serio” quasi contrapposto a Calcio,Ciclismo ed altri sport dovescandali,doping, corruzione, spesso riempiono le cronache “sportive”. Negli sport d’acqua girano meno soldi e forse anche dopaggi limitati. Sembra prevalere l’impegno agonistico, la serietà della preparazione tecnica ed il controllo delle proprie energie da parte dell’atleta.

Alcune figure di atleti sono diventate note ad un publico esteso: da Massimiliano Rosolino a Michael Phelps, da Laure Manadu a Federica Pellegrini. La particolare prestanza atletica, unita ad elementi di simpatia, hanno fatto assumere ad alcune di queste figure un qualche ruolo di icona per larghe aree giovanili, ben poco favorita dall’ informazione, molto scadente e carente nelle aree degli sport d’acqua . Su Phelps si è sviluppata una insignificante polemica attinente alla quantità ed alla qualità della dieta di un atleta che solo a Pechino ha vinto 8 ori.
Più complessa la valutazione sulle figure femminili .Quasi sempre si tratta di ragazze molto giovani, molto belle, alcune affascinanti ma che emanano un immagine positiva che si contrappone di fatto agli stereotopi negativi della bellezza anoressica, delle ragazzotte da varietà ed anche delle obese travolte da un errato modello di alimentazione e di stile di vita. Se ci fosse in Italia un giornalismo di qualità queste figure di atlete potrebbero diventare dei veri “riferimenti positivi“ per i giovani (e non solo giovani) in carenza di modelli di riferimento di alcun tipo se non quelli di tipo violento e aggressivo.

Degli elementi anche di sensualità che queste figure possono esprimere si è invece cercato di spettacolarizzare nel gossip più scadente gli aspetti meno significativi.
Dalle infinite chiacchiere sul fidanzato (Luca Manin) “conteso” dalle due campionesse Manadu e Pellegrini, un gossip penoso nel quale non sono mancate la misteriosa pubblicazione di immagini della Manadu svestita vicino alla doccia, fino ai ripetuti tentativi di “spogliare” la Pellegrini. Insomma, buttare anche lo sport del nuoto nell’immondizia di veline e aspiranti attricette come unico modello di riferimento e di sbocco sociale per milioni di giovani invece di esaltarne i possibili aspetti di impegno,di successo e di competizione in forme qualitativamente accettabili.

E le conseguenze di questi tentativi di snaturamento si sono fatti sentire:la Manadu, di fatto l’atleta migliore negli ultimi anni, è uscita a pezzi dal tritacarne: superata dalla Pellegrini e paralizzata a Pechino, è entrata in crisi ed ha annunciato recentemente che non parteciperà ai mondiali di Roma, di fatto chiudendo la propria carriera sportiva; mentre la Pellegrini, pur continuando a vincere, deve fare i conti con crisi d’ansia, secondo i medici, che le hanno provocato seri disagi in alcune recenti gare.

2 commenti:

  1. Ciao!

    I mondiali di nuoto mi sconfortano. La gestione intendo. ero così esaltata quando Roma vinse. Immaginavo strutture ecocompatibili. Immaginavo quei soldi investiti in esempi di virtuosismo sostenibile.
    Ed invece c'è il rischio che vada a farsi benedire un'area verde salvata dai cittadini, destinata a ben altri usi (parco dell'energia sostenibile e campus universitario) per dei lavori che se partissero adesso non so nemmeno quando riuscirebbero a finire.
    Il Comune è convinto.
    Ieri ho parlato con esponenti regionali che stanno in prima linea con noi nella difesa dell'area.
    Speriamo bene
    baci,
    LETIZIA
    PS: ecco il link...

    http://www.letiziapalmisano.it/html/2009/04/rischio_snia_/

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  2. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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