Cicogna uccisa da un bracconiere. Il suo compagno rimane a vegliarla
Da tre anni i due volatili vivevano insieme in un nido su un traliccio
16 marzo * Il compagno del volatile ucciso resta a vegliare il corpo senza vita della compagna
Correggio (Reggio Emilia) * Un bracconiere le ha sparato non appena lei ha messo la testa fuori dal nido che, insieme al suo compagno, aveva costruito su un traliccio dell’alta tensione. Il pallino del fucile l’ha colpita all’occhio e per lei non c’è stato scampo. E’ morta così, nei giorni scorsi, una giovane cicogna bianca che da tre anni viveva insieme al suo compagno in un nido su un traliccio a circa diciotto metri di altezza, nelle campagne di Correggio, in una zona in cui la caccia è vietata. Nella pancia, la cicogna custodiva cinque uova che di lì a poco avrebbe deposto. A scoprirlo sono stati i veterinari del Centro recupero fauna selvatica Lipu “Croce Alata” di Reggio Emilia, che hanno svolto l’autopsia sul corpo dell’animale….
Secondo la polizia provinciale di Reggio Emilia, che ha presentato una denuncia contro ignoti, la cicogna è stata uccisa da un colpo sparato da terra. Domenica scorsa, una pattuglia di agenti aveva notato un’ala che penzolava dal nido e si era insospettita. Le guardie ecologiche volontarie sono poi salite con un’autoscala fino al nido, dove l’animale era vegliato dal suo compagno. La Lipu contesta anche il nuovo disegno di legge sulla caccia in discussione in Parlamento. «Allentare i vincoli venatori e diminuire i controlli significa dare un segnale pessimo, in controtendenza sulla necessità di combattere le illegalità ambientali e riconciliarci con la natura e il territorio. Si ritirino quei disegni di legge e si apra un ragionamento su come migliorare davvero la nostra legislazione a tutela della fauna selvatica… ( dal Corriere della sera )
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