di michela cannovale *
A Zurigo
esiste già e si chiama Flussbad and Unterer Lette. Ma anche i Berlinesi potrebbero presto nuotare dentro ad un fiume come
fossero in piscina. L’idea di uno Spreekanal balneabile sta infatti per
divenire realtà.
750 metri
di corso d’acqua tutti naturali: Berlino potrebbe vantare non solo la
più grande piscina al mondo, ma anche la più ecologicamente integrata al
territorio urbano. La Spree, fiume principale della metropoli tedesca, con un
percorso urbano di 46 km, diventerà piscina: almeno questi sono i piani per
il tratto di canale compreso fra Schlossplatz e Bodemuseum,
proprio nel cuore del centro storico cittadino.
Questa
stessa sezione di Spree, d’altronde, ha perso la sua originaria funzione di
piscina appena cento anni fa. Le acque sono infatti state chiuse alla
balneazione ed utilizzate per la navigazione “solo” nel XX secolo.
Il
progetto della nuova piscina esiste al momento soltanto su carta e se ne sta
verificando la fattibilità. Stando agli schizzi del progetto, il Flussbad Spree dovrebbe seguire la seguente struttura tripartita: un
iniziale “old river bed” affiancato da un parco urbano terminerebbe
all’altezza dello Jungernebrücke. Da qui, avrebbe inizio la sezione
“depurazione e trattamento”, con varie dighe in cui l’acqua verrebbe filtrata
attraverso canne e ghiaia. Il terzo ed ultimo tratto consisterebbe nei 750
metri di piscina vera e propria. Per agevolare l’accesso all’acqua da parte dei
bagnanti, due ampie scalinate sarebbero costruite all’altezza del Lustgarten. Bagni
con docce e spogliatoi, invece, sarebbero previsti nei seminterrati del
Memoriale all’Imperatore a Schlossplatz.
Ossia, per
capirne di più:
Non ci si
vuole risparmiare, insomma. A maggior ragione se il primo ostacolo
all’inizio dei lavori è già stato eliminato: il progetto sarà finanziato con i
fondi della lotteria nazionale tedesca, che ha promesso un impegno di 110.000 €.
“E’ il primo riconoscimento concreto che riusciamo ad ottenere”, commenta Jan
Edler, l’architetto che, insieme al fratello Tim, ha ideato il Flussbad Spree
già nel 1998, quando, sempre in coppia, lavoravano al Monbijoupark.
Nel 2011,
il progetto dei due fratelli ha vinto il premio per il piano regolatore eco-sostenibile
urbano, ed un anno più tardi è stata fondata la società
Edler, che conta oggi 140 membri e dalla quale si aspetta di vedere le
prime stime dei costi dei lavori entro 12 mesi. Nonostante queste premesse, la
responsabile culturale e coordinatrice del progetto Ulrike Rose preferisce
procedere con accortezza: “Bisogna innanzitutto chiarire esattamente quanta
acqua può essere filtrata, quante dighe sono necessarie e in che misura la
qualità dell’acqua sarà da queste migliorata”.
La società
non sembra comunque avere di che temere. Alla Camera dei deputati berlinese
infatti il Flussbad ha incontrato un’approvazione diffusa. Affettuoso e
incoraggiante il commento di Gottfried Ludewig (CDU): “È qualcosa di
tipicamente berlinese: un’idea folle! Intendo sostenerla ed esorterò il Senato
affinché venga concesso uno spazio pubblico per la presentazione del progetto
(al momento esistente solo alla Bauakademie, ndr)”. Favorevoli anche i Verdi,
che affermano “Abbiamo sempre caldamente voluto un progetto di baldoria nella
Spree”.
da www.berlinocacioepepemagazine.com
6 agosto 2014
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