costruire la transizione:
un nuovo ecologismo - democrazia - giustizia - nuovi lavori
Editoriale: Servono nuove leadership per l’Europa
L’Europa è come una nave da crociera,
che sta per affondare in vista degli
atolli del bel vivere, ma salvagenti e scialuppe sono sufficienti
per una minoranza, forse un terzo, dei passeggeri, i quali ritengono di
raggiungere, indifferenti alla sorte degli altri, la terra ferma. Gli altri
galleggiano su relitti alla deriva non si sa verso dove, alcuni si sbraneranno
fra loro per sopravvivere, altri affogheranno. L’idea di una Europa unita o
federata, predisposta al ben vivere
dei suoi popoli , ben aggrappati ad una solida zattera comune sembra essere
fallita; l’idea è rimasta solo nelle visioni di alcuni sognatori del passato e continuare a sognare
risulta irrilevante quando non addirittura complice e pericoloso. L’Europa dei
privilegiati o semplicemente garantiti, dei rapinatori di banche e di risparmio
sociale, degli apparati dei partiti conservatori di destra e di sinistra, dei
burocrati di Consigli, Commissioni, Parlamenti, e nello sfondo di élite
bancarie, finanziarie, industriali, impedisce
agli altri di salire a bordo perché
non ci sarebbe un posto comodo per tutti. La chiamano con vari nomi: austerità,
stabilità, governabilità; ma i suoi veri connotati sono quelli della voracità,
della arroganza, della indifferenza etica. Gli strumenti del controllo sono
principalmente tre:
a) l’introduzione
di sistemi elettorali truccati , in varie forme di tipo maggioritario,
attraverso premi illegali, sbarramenti eccessivi, coalizioni di pura
convenienza, indeterminatezza dei programmi; riducendo o cancellando la
proporzionalità fra voti espressi e seggi ottenuti. In Francia, Gran Bretagna,
in misura minore in altri paesi, il voto non è più realmente libero. In Italia
attraverso l’Italicum si sta collaudando un sistema ancora peggiore, il più
illiberale dell' intera Europa; dove un partito minoritario attraverso larghe
intese nascoste e garanzie di impunità future può avere il controllo univoco
dell’intero Parlamento e delle istituzioni locali. b) il controllo delle informazioni sia attraverso la raccolta e
l’accentramento occulto di tutto ciò che riguarda la vita e le idee dei
cittadini sequestrando la privacy della quasi totalità del paese, sia
attraverso il controllo di media, giornali e televisioni, per ultimo invadendo
la rete web. I gestori quotidiani della informazione sono scelti e pagati dai
gruppi editoriali e finanziari più potenti e spartiti fra i partiti di regime
che di volta in volta determinano leader, campagne di disinformazione, forme di
distrazione di massa sui maggiori temi. c) l’accumulo
e accentramento delle risorse, sia quelle umane attraverso la progressiva
precarizzazione dei lavori , sia quelle naturali attraverso lo sfruttamento e
inquinamento insostenibile delle risorse della terra; aumentando
così differenze e disuguaglianze fra chi diventa sempre più ricco ( una
piccola minoranza) e chi sempre più
povero ( una grande maggioranza). Un consistente settore intermedio, negli
apparati dello stato, dei partiti, del sistema mediatico, delle forze
dell’ordine e dell’apparato militare e degli armamenti garantisce le forme del
controllo sociale impedendo una alleanza
sociale alternativa e il consolidarsi di un movimento di liberazione per
l’intera Europa. Il dilagare della corruzione e in alcuni paesi di sistemi
criminali organizzati su larga scala sono l’estrema espressione di queste
politiche di rapina.
L’idea di una “ lista o coalizione
contro le politiche di austerità”, per quanto molto semplice da impostare, si
rivela alla prova dei fatti priva di una piattaforma comune, di un progetto
europeo per i prossimi anni, incapace di definire un fronte sociale comune
nello spazio comunitario. Sono in crisi le approssimative aggregazioni dei
vecchi ecologisti e della vecchissima sinistra radicale, neppure capaci di
comprendere ne tantomeno dialogare con il M5Stelle, probabilmente l’unica opposizione a questa
Europa che arriverà dall’Italia e forse l’unica consistente novità del prossimo Parlamento europeo.
Con “l’austerità” si rischia di
confondere l’effetto con la causa: ovvero assolvere le attuali classi dirigenti
nazionali dei conservatori e dei socialdemocratici e invece illudere gli elettori che basterà
mettere fine “all’austerità”, per uscire dal tunnel. Servono delle nuove leadership
ed un movimento sociale consistente, non
minoritario, per lasciare alle generazioni che verranno un’Europa aperta alla
conversione ecologica ma fondata sulla libertà, l’uguaglianza e la giustizia
sociale.
Cavoli, gli orti sono mezzo
milione
Nati
alla metà dell’800 in Germania, gli orti urbani si sono rapidamente diffusi in
tutta Europa e oggi consentono di produrre fino a 50 kg/mq di prodotti freschi
all’anno. E se i più diffusi sono quelli di quartiere, negli ultimi anni sono
diventati sempre più tematici: orti per donne, per scolari, per disabili con
valenza di ”giardino interculturale” per facilitare l’interscambio e ”fattorie
urbane” volte ad alimentare chi ci lavora.
All’inizio
degli anni 2000 questi spazi recuperati da aree degradate venivano soprattutto
concesse ad anziani per favorire la socializzazione, ma oggi vengono assegnati
anche a scuole (leggi La scuola della terra), a persone con disagio sociale e
di tutte le età. E così succede anche che numerosi parchi urbani un tempo
lasciati a se stessi, tornano a essere popolati e vissuti.( da
www.comune-info.net -
fonte: Adnkronos ) leggi
Transition town: La
transizione verso le economie locali
Spesso
pensiamo che il cambiamento possa accadere soltanto attraverso le proteste, i
picchetti con i cartelli, le dimostrazioni, etc., e sottovalutiamo quello che è
il potere di ritirare il nostro supporto a ciò che non ci piace. C’è un
movimento negli Stati Uniti che si chiama Divest, cioè disinvestite, che invita
e incoraggia a disinvestire dal combustibile fossile per investire invece nelle
rinnovabili. Si può disinvestire in un modo molto semplice, cioè con la spesa
che facciamo ogni giorno, invece di fare delle scelte di acquisto che vanno a
privilegiare l’economia corporate, quella delle grandi aziende, si scelgono
prodotti che stimolano la resilienza locale, una economia locale, più
inclusiva. Ogni giorno possiamo scegliere dove depositare i nostri risparmi, se
dare supporto alle aziende locali o meno. (di
Rob Hopkins dal blog di Beppe Grillo ) leggi
M5S sulla caccia:"Basta ai richiami vivi"
L’atroce pratica ha visto l’Unione europea aprire una procedura
d’infrazione nei confronti italiani, che ora rischiano una multa. Per i
deputati M5S, intervenuti nella conferenza stampa LIPU alla Camera, bisogna
intervenire sulla Legge Europea per mettere la parola fine a questo abuso
nell’attività venatoria. “Questa è una
battaglia di civiltà che, nel corso di questi mesi, ci ha visto spesso Don
Chisciotte solitari in Parlamento ma che non ci stancheremo di portare avanti.
Specie dopo l’apertura ufficiale della procedura d’infrazione da parte
dell’Europa il 20 febbraio scorso”. Lo dichiarano i deputati M5S della
Commissione Agricoltura Chiara Gagnarli e Giuseppe L’Abbate, a margine della
conferenza stampa organizzata dalla LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) presso
la Camera dei Deputati. ( da www.cosmopolismedia.it ) leggi
La Giunta comunale di Torino ha aspettato 3 anni per tradire il Referendum
Il 25 marzo ha approvato la delibera che impapocchia Statuto e Convenzione SMAT per far credere di
applicare l’esito referendario ma in realtà per mascherare l’intenzione
inconfessata e impopolare di vendere, prima o poi, anche la SMAT dopo AMIAT,
TRM e GTT. Nel frattempo però, diversi Consigli comunali hanno già deliberato
la Trasformazione di SMAT in Azienda Speciale consortile di diritto pubblico,
applicando così il Referendum, nel rispetto della volontà popolare e
della democrazia.
I Consiglieri comunali di Torino sono ancora in tempo a rispettare le
regole democratiche come i Consigli comunali di Avigliana, Busano, Bussoleno,
Chiomonte, Chivasso, Comunità Montana Valle Susa e Val Sangone, Nichelino,
Rivalta, San Didero, Torre Canavese,
Venaus, Villar Dora, Villar Focchiardo che hanno già approvato, e altri stanno
approvando, la deliberazione di Trasformazione di SMAT in Azienda Speciale
consortile di diritto pubblico perché l’acqua non è una merce e perciò la sua
gestione deve essere pubblica e partecipativa senza scopo di lucro. (Forum
italiano dei movimenti per l'acqua-Comitato Acqua Pubblica Torino ) leggi
La linea Lione-Torino
è una follia
La Francia e l’Italia si preparano a spendere più di 26 miliardi di euro
per una linea ferroviaria ad alta velocità che collega Lione e Torino, con un
tunnel lungo 50 chilometri. Si stenta a crederlo. Tutti gli studi indipendenti
hanno dimostrato che questo progetto faraonico è una follia. È facile capirlo
se si pensa al tunnel sotto la Manica. Il costo della linea Lione-Torino è più
alto di quello della linea Parigi-Londra. Ma il traffico, e dunque i potenziali
ricavi, è molto inferiore (di 14 volte per i passeggeri e di tre volte per le
merci). Dopo vent’anni, il traffico ferroviario tra Lione e Torino è fermo o
addirittura in declino. Questo progetto viene difeso solo dalle potenti lobby
francesi e italiane nel settore dei lavori pubblici e dagli eletti delle zone
interessate, come il dipartimento Rodano- Alpi o la Regione Piemonte. Nel
giugno del 2013 la commissione Mobilité 21 presieduta da Philippe Duron, ha
presentato un rapporto lucido e coraggioso sugli investimenti da fare nei
trasporti fino al 2030, in cui si mette l’accento sulla priorità assoluta da
dare alla manutenzione della rete e si scartava qualsiasi nuovo progetto di
alta velocità. ( Remy Prud’homme da Les
Echos, Francia - Fonte: Internazionale ) leggi
Dissesto idrogeologico
fuori dal patto di stabilità: vittoria del M5S !
Una bellissima vittoria M5S per tutti i Comuni d'Italia: la prevenzione del
dissesto idrogeologico potrà uscire dal patto di stabilità, grazie
all'intervento del Movimento 5 Stelle nella mozione sulle alluvioni in Veneto
ed Emilia. Il governo ha accettato il nostro punto di vista di buonsenso, e i
Comuni avranno un'arma in più contro il disseso: infatti nel 2014 e nel 2015
saranno esclusi dal patto di stabilità
gli interventi per
emergenza, ripristino e, cosa che a noi sta molto a cuore, la prevenzione. (( M5S Camera 26 marzo
2014 da www.m5snews.it ) leggi
Quel divario tra ricchezza e povertà che minaccia crescita e coesione
sociale
Per quanto riguarda il nostro Paese, anche l’analisi della Banca d’Italia
sui bilanci delle famiglie nel 2012 mostra disuguaglianza in aumento: il 10%
delle famiglie più ricche possiede il 46,6% della ricchezza netta (ovvero la
somma delle attività reali, ossia immobili, aziende e oggetti di valore; e
attività finanziarie, dunque depositi, titoli di Stato, azioni, eccetera),
mentre l’indice Gini di concentrazione della ricchezza ha raggiunto il 64%,
in aumento rispetto al 60,7% del 2008. Quanto alla situazione mondiale, basti
citare il rapporto dell’Oxfam da poco discusso al World Economic Forum di
Davos: lo 0,7% della popolazione mondiale (32 milioni di persone) possiede il
41% della ricchezza, il 7,7% una percentuale di ricchezza più o meno
equivalente a quella del primo gruppo (42,3%), al 22,9% spetta il 13,7% della
ricchezza, mentre alla grande maggioranza della popolazione (il 68,7%) rimane
solo il 3% residuo. Il processo di aumento delle disuguaglianze
di ricchezza e reddito è generale. Si verifica nei grandi
Paesi emergenti, sia in società già fortemente diseguali — come quella
indiana, o brasiliana, o nigeriana — sia in società un tempo più egualitarie,
come la cinese o l’indonesiana. (Alberto Martinelli su www.corriere.it/opinioni ) leggi
Legge elettorale e riforma del Senato? In linea con la tenace tradizione
‘italica’
Nel 1952 Mario Scelba, ministro
dell’interno del governo De Gasperi, propone una riforma elettorale
che prevede che la lista o la coalizione che prenda più del 50% dei voti
abbia il 65% dei seggi. Tra il 1952 e il 1953 comunisti e socialisti si
oppongono strenuamente per impedire l’approvazione della legge. Nel marzo del
1953 la legge viene definitivamente approvata, e con essa si vota nel giugno
dello stesso anno. La coalizione Democrazia Cristiana, Partito Socialista
Democratico Italiano, Partito Liberale Italiano, Partito Repubblicano
Italiano, Südtiroler Volkspartei e Partito Sardo d’Azione prende il 49.8% dei
voti. Il premio non scatta. La legge viene abrogata nel 1954. Le riforme del
1923 e del 1953 introducono il principio
secondo cui ci sono elettori il cui voto vale di più di quello di altri per
il semplice fatto di essere parte della maggioranza, relativa o assoluta.
Le leggi del 1928 e del 1939 cancellano ogni vestigia di rappresentatività.
Ebbene, dovessi trovare delle matrici ideali per il Porcellum, per l’Italicum,
o per la non elettività del Senato, non le cercherei certo tra le
pagine di On Liberty di John Stuart Mill. Mi sembra basti osservare
che queste norme o questi progetti recenti si pongono in linea di continuità
con una tenace tradizione italica (Alberto Mario Banti dal blog su
ilfattoquotidiano.it ) leggi
Vi spiego perché l'Italicum è golpista
Nel delirio riformatore del governo Renzi-Berlusconi,
l'Italicum è un'autentica vergogna, un guazzabuglio che può far saltare
l'intero sistema istituzionale, distruggendo la nostra Carta fondamentale,
garante dei diritti inviolabili dell'uomo. Dobbiamo constatare che il
parlamento, sconfessato dalla Consulta, si appresta a riformare la
Costituzione con l'abolizione del Senato e a varare un sistema elettorale non
democratico. A proporre le riforme sono due personaggi privi di potere
propositivo legittimo. Uno perché condannato per evasione fiscale e
interdetto dai pubblici uffici, l'altro perché era titolare di una carica che
lo rendeva incompatibile col mandato parlamentare. Entrambi a caccia di
maggiore potere personale, anche violando principi costituzionali. A
completare la distruzione giuridica, politica e morale della nostra
Repubblica, afflitta da gravi diseguaglianze, si aggiunge il sistema
elettorale che riproduce in modo arrogante le incostituzionalità già
accertate dalla Corte. (Ferdinando Imposimato, presidente onorario della
Corte di Cassazione - da www.popoff.globalist.it ) leggi
Renzi, Berlusconi e la deriva autoritaria
L’Italia di Matteo Renzi
e di Silvio Berlusconi cambia faccia mentre la stampa, i partiti e i
cittadini stanno attoniti (o accondiscendenti) a guardare. La responsabilità
del PD è enorme poiché sta consentendo l’attuazione del piano che era di
Berlusconi, un piano persistentemente osteggiato in passato a parole e ora in
sordina accolto. Il fatto che non sia Berlusconi ma il leader del PD a
prendere in mano il testimone della svolta autoritaria è ancora più grave
perché neutralizza l’opinione di opposizione. Bisogna fermare subito questo
progetto, e farlo con la stessa determinazione con la quale si riuscì a
fermarlo quando Berlusconi lo ispirava. Non è l’appartenenza a un partita che
vale a rendere giusto ciò che è sbagliato. L’appello, pubblicato da
Libertà e Giustizia è stato redatto e firmato da un gruppo di eminenti costituzionalisti: da Nadia Urbinati
a Sandra Bonsanti, da Lorenza Carlassarre ad Alessandro Pace, da Gaetano
Azzariti a Roberta De Monticelli. Ci sono anche, tra i firmatari, Rodotà,
Settis e Zagrebelsky: i famosi tre nomi che il M5S aveva in tasca quando andò al secondo giro di consultazioni
con Napolitano dopo il fallimento di Bersani. ( Andrea Scanzi su
ilfattoquotidiano.it ) leggi
Francia:
crolla il Partito socialista, ma a Grenoble c’è speranza
Se
con il secondo turno delle elezioni amministrative francesi a Parigi vince
per la prima volta una donna, la socialista Anne Hidalgo, se Avignon e Douai
passano a sinistra, nel resto del Paese è una vera e propria disfatta per i
sindaci socialisti, la destra conquista Tolosa, Pau, Reims, Saint-Etienne,
Limoges, Quimper… solo per parlare delle città più grandi, ma l’ondata di
destra ha però il colore blu dell’UMP il partito dell’ex Presidente Nicolas
Sarkozy, mentre il Front National non sfonda, anche se conquista 14 sindaci,
un paio dei quali non espressione diretta del FN ma appoggiati dai
neofascisti, come l’ex sindacalista della comunista Cgt, Fabien Engelmann che
ha conquistato Hayange e Robert Mainars, e l’ex presidente di Reporters sans
frontières, Robert Menard che è diventato sindaco di Béziers. A Grenoble la lista guidata da Eric Piolle, che
metteva insieme Front de gauche ed Europe Écologie-Les Verts (EElV), Adese
ed Alternatifs, ha vinto le elezioni con il 40,8%, nonostante il candidato
socialista, Jérôme Safar, non si sia ritirato al secondo turno. ( Umberto
Mazzantini da greenreport.it ) leggi
Dopo la pesante
sconfitta alle elezioni municipali, nel suo discorso solenne alla nazione il
presidente franceseFrançois Hollande ha fissato 3 obiettivi per il Paese, e
il secondo è l’energia, a cominciare del progetto di legge sulla transizione
energetica che deve passare in Consiglio dei ministri a giugno. Anche se
rimane da sapere cosa conterrà precisamente, quel che si sa è che dovrà
preparare la Francia ad un futuro meno dipendente dal petrolio e dal “tutto
nucleare”. Hollande ha confermato che entro il 2025 o il 2028
l’elettricità di origine nucleare sarà ridotta dal 50 al 75%, e che
verranno chiuse le centrali nucleari più vecchie; le energie rinnovabili
saranno fortemente incrementate, ma ci si chiede ancora se verranno costruiti
2 o 3 reattori nucleari EPR. Mentre Hollande in televisione metteva in
discussione il sacro nucleare francese, l’ufficio esecutivo di Europe
Écologie - Les Verts (EELL) approvava (con 7 voti contro 3) la
non-entrata nel nuovo governo guidato da Manuell Valls, l’esponente della
destra socialista (Umberto Mazzantini su greenreport.it
) leggi
VIDEO ARCHIVIO
Il governo conservatore del Giappone di Abe si distingue
nel mondo per la propria miseria etica e politica. E’ intenzionato a
riavviare le centrali nucleari ma l’ultima novità è: reclutare i senzatetto
per pulire i rifiuti radioattivi. I "contractors" li reclutano ma
della paga scalati i soldi per il vitto e l'alloggio restano pochi spiccioli;
ed elevatissimi rischi per la
salute. vedi qui
Edward Snowden lancia nuove
accuse a Washington. Gli Stati Uniti hanno spiato le comunicazioni riservate
di organizzazioni non governative, come Amnesty International, ha affermato
in teleconferenza da Mosca col Consiglio d’Europa, l’ex tecnico della NSA che
ha svelato il programma di sorveglianza elettronica PRISM. vedi qui
Il 3 aprile David Letterman ha annunciato che nel 2015 andrà
in pensione. Per pubblicizzare il nuovo episodio dei Simpson, Fox ha fatto
circolare una “gag del divano” in cui la famiglia Simpson arriva sul divano
di Letterman, con l’aggiunta del messaggio finale “We will miss you, Dave”
(Ci mancherai, Dave). In Italia è noto per David Letterman Show . Una brutta copia del modo di condurre di Lettermann si
riscontra in Che tempo che fa di
Fabio Fazio. vedi qui
ALTRIMEDIA
punti di vista per temi per sfuggire alla disinformazione - in
questo numero: Il Movimento 5 Stelle
sul web
Parlamento 5Stelle - Camera e Senato-
www.beppegrillo.it/movimento/parlamento
- eventi, comunicati, progetti di legge, commissioni leggi qui
MoVimento
5 stelle - www.beppegrillo.it/movimento - Liste a 5 stelle,
Programma, Non-Statuto leggi qui
ECOLETTERA del Gruppo delle Cinque Terre vi segnala ogni 15 giorni
interventi, documenti, appuntamenti, rimandando ai siti del gruppo o ad altri
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