Editoriale: Elogio del sistema proporzionale limitato
Il porcellum è stato cancellato dalla
Corte Costituzionale, ma può esserci di peggio. PD e Forza Italia ci stanno
provando.
La sentenza resa pubblica in questi giorni, in
ritardo di anni, molto timida e prudente, è pur sempre chiara: “ .. il
meccanismo premiale è foriero di una eccessiva sovra-rappresentazione della
lista di maggioranza relativa, in quanto consente ad una lista che abbia
ottenuto un numero di voti anche relativamente esiguo di acquisire la
maggioranza assoluta dei seggi. In tal modo si può verificare in concreto una
distorsione fra voti espressi ed attribuzione di seggi che, pur essendo
presente in qualsiasi sistema elettorale, nella specie assume una misura tale
da comprometterne la compatibilità con il principio di eguaglianza del voto…
garantisce l’attribuzione di seggi aggiuntivi (fino alla soglia dei 340 seggi)
a quella lista o coalizione di liste che abbia ottenuto anche un solo voto in
più delle altre, e ciò pure nel caso che il numero di voti sia in assoluto
molto esiguo…”
Si precisa che la Costituzione garantisce la rappresentatività del voto, ma
non impone un sistema particolare: “ l’Assemblea
Costituente, pur manifestando, con l’approvazione di un ordine del giorno, il
favore per il sistema proporzionale ..non intese irrigidire questa materia sul
piano normativo costituzionalizzando una scelta proporzionalistica .... Non
c’è, in altri termini, un modello di sistema elettorale imposto dalla Carta
costituzionale... Il sistema elettorale, tuttavia, pur costituendo espressione
dell’ampia discrezionalità legislativa, non è esente da controllo...”
L’introduzione di sistemi elettorali maggioritari ( dal 1993) anche nella forma di premio di maggioranza (dal
2005) ha garantito la sopravvivenza, anche in mancanza di adeguati consensi , dei
due partiti che da questi meccanismi ci hanno guadagnato, con il supporto della
disinformazione dei media e la piena libertà di azione istituzionale anche nel
rendere gregari i gruppi minori ( 23 liste e listarelle alleate a PD o PDL
nelle elezioni del febbraio scorso ) e nella diffusione dell’influenza
clientelare e corruttiva di cui sono piene le cronache. Gli effetti sono la disastrosa e immutabile
condizione del paese. Al contrario di quanto promesso si è avuto negli ultimi
20 anni un abnorme aumento (di circa tre volte) di gruppi e partitini, ( 34 alla nascita del
governo Monti) che il sistema di voto di
coalizione rende subalterni ( quando non
inventati di proposito) , favorendo il trasformismo
e l’ irrilevanza dei programmi, sostituiti dalla compravendita di seggi e dal
voto di scambio. L’attuale Parlamento votato nel febbraio scorso è il prodotto
di una furbesca rapina con la quale due partiti si sono appropriati di più di
150 seggi vanificando o girando nel loro
contrario il voto di circa 6 milioni di elettori… ( mm ) continua
Alle elezioni! Alle elezioni!
C'è una coppia che scoppia dalla voglia di elezioni: Renzie e Berlusconi.
Ogni discussione sulle emergenze del Paese, ormai travolto dal debito pubblico
e dalla disoccupazione, è passata in cavalleria. Tagli alla spesa non si vedono
all'orizzonte, dal finanziamento ai partiti, a quello dei giornali,
all'eliminazione delle Province, tutte spese di cui il M5S ha chiesto
l'abolizione in Parlamento senza alcuna risposta. Interventi a favore della
piccola e media impresa, come l'eliminazione dell'IRAP e la defiscalizzazione
degli investimenti, sono assenti dalla discussione politica. Elezioni!
Elezioni! Non si parla d'altro: alla spagnola, alla tedesca mista all'inglese,
con premio alla finlandese con il triplo turno carpiato. Ma ora si può! Prima
delle motivazioni della Consulta c'era, come unica opzione, il ritorno
immediato al Mattarellum, la legge elettorale precedente. Ora, la Corte
Costituzionale, con i suoi emendamenti al Porcellum, ha confezionato una legge
elettorale proporzionale pronta all'uso che può essere applicata con decorrenza
immediata. Il Parlamento attuale non rappresenta la volontà popolare
espressa dal voto. Solo un nuovo Parlamento può avere la legittimità per
definire la prossima legge elettorale. Gli iscritti al M5S, nel frattempo, definiranno
on line, entro febbraio, la legge elettorale del MoVimento 5 Stelle da proporre
nella prossima legislatura. ( da www.m5snews.it ) leggi
I porcelloni del
doppio turno
Voglio commentare, in attesa di un intervento più completo sulla crisi
della democrazia rappresentativa, un articolo che mi era
sfuggito, uscito su “Il sole 24 ore” in dicembre, di tale Tabellini. L’ho
letto più volte perché non credevo di avere capito bene, non credevo ai miei
occhi ( e poi mi sono venute in mente le proposte di Renzi ). A parte il cumulo
di falsificazioni che stanno alla base del testo, l’idea di unire insieme
un premio di maggioranza con un doppio turno e/o l’ uninominale di collegio a
turno unico è allucinante. Saremmo praticamente alle soglie di un sistema
elettorale finto che preclude di fatto ad un partito unico ( le larghe intese
in versione un po’ ristretta e permanente sembrano la premessa) che
potrebbe avere anche la maggioranza assoluta prendendo il 10-15% del
voto del corpo elettorale, lasciando quasi totalmente fuori tutti gli altri. Il
voto in Friuli ed in Basilicata sono già su quella strada ( di fatto manca solo
il secondo turno..) ( Massimo Marino su eco-ecoblog.blogspot.it ) leggi .
Il parlamento del capo
Le tre proposte di legge elettorale avanzate da
Renzi sono volte a un bipolarismo blindato e al controllo delle camere da parte
dell’uomo solo al comando: un Mattarellum modificato, con il 75% di collegi uninominali
maggioritari, 15% di premio di maggioranza, 10% di diritto di tribuna; un
sistema similspagnolo, maggioritario con collegi piccoli o piccolissimi e
miniliste bloccate; e un modello similsindaci, con elezione sostanzialmente
diretta del capo del governo, e conseguente trascinamento della lista o coalizione
collegata al premier vincente al 55 o 60% dei seggi nell’assemblea elettiva.
Colpisce che oggi del sistema non più bipolare, e della Corte costituzionale che ha dichiarato l’illegittimità del Porcellum le
proposte avanzate non sembrano tenere alcun conto. Il candidato al sacrificio
sembra essere proprio il Movimento 5 Stelle, il secondo l’NCD di Alfano,
probabilmente condannato a scomparire se privato da Berlusconi della copertura
di coalizione. La chiave di tutto è nella impostazione ipermaggioritaria: la
distorsione della rappresentanza è fortissima. È difficile pensare che uno dei
modelli indicati sia coerente con il principio di tutela della rappresentanza
comunque posto dalla decisione della Corte costituzionale sul Porcellum. Dopo
il partito personale, vogliamo il governo e il parlamento del capo? Non fa
nessuna differenza che indossi il doppiopetto o il giubbino di Fonzie. La vera
questione è di quanto proporzionale abbiamo bisogno, e in quale forma. In
democrazia, zittire le voci dissonanti tra i governati non rafforza i
governanti. ( Massimo Villone su ilmanifesto.it
) leggi
Legge elettorale, attenti alla nuova fregatura
E’ bene ricordare che l’Italia applicò il sistema proporzionale per ben 45
anni, dal 1948 al 1993. Poi in un referendum popolare largamente partecipato e
consenziente, gli italiani decisero che si dovesse passare a un sistema
elettorale uninominale, cioè maggioritario. Cioè si dettero da soli una mattarellata. A cosa si deve tanto
autolesionismo? All’ignoranza.
Non sapevano a cosa andavano incontro. Imitare
l’America e la Gran Bretagna: passare al bipartitismo. Qualcuno avrebbe dovuto spiegare a Veltroni,
D’Alema, Scalfari ecc. che l’Italia non è l’America e che la capitale d’Italia
è Roma e non Londra, o Washington. Ma nessuno lo fece, e gl’italiani, in
maggioranza, fecero karakiri.
Non si accorsero che il sistema elettorale abbandonava il criterio democratico
del “un cittadino=un voto”
e si passava a un altro criterio, che “correggeva” il suffragio universale
assegnando un enorme potere ai ceti moderati. Insomma quel referendum sancì –
scrive Luciano Canfora – il via libera “a una spedita gestione del potere da parte
dei più forti”. Contro i più deboli, s’intende. (Giulietto Chiesa ,
blog su ilfattoquotidiano.it ) leggi
Carta, sempre più straccia! Crollano le
vendite di tutti i principali quotidiani
Vendite dei quotidiani in edicola, dati ADS di
ottobre 2013: La Repubblica prima, Corriere della Sera secondo, La Stampa terza
e Sole 24 Ore quarto. Quel che più colpisce dei dati diffusi dall'Accertamento
diffusione stampa è il netto calo rispetto alle copie vendute a ottobre 2012,
un anno prima. La Repubblica perde 51 mila copie, il Corriere 40 mila, La
Stampa 27 mila, Il Messaggero 33 mila, il Gazzettino 11 mila. La voce alla
quale facciamo riferimento è quella che certifica il reale stato di salute dei
quotidiani (da dagospia e blizquotidiano.it ) leggi
Bye bye Internet, la
settimana nera delle nuove tecnologie
Nessuno avrebbe mai potuto pensare che in un Paese già fanalino di coda europeo
in termini di diffusione di Internet sarebbe stato possibile allontanare ancora
di più i cittadini e le imprese dalle
nuove tecnologie e dal futuro. Eppure sono bastati una manciata di
giorni a Parlamento, ministri, Governo ed Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni per riuscire in
un’impresa inedita e, probabilmente, unica al mondo: mettere Internet in un
sacco tricolore e gettarla lontana dai cittadini e dalle imprese del Paese. La Camera venerdì scorso, ha detto si alla c.d. webtax – creatura dell’On. Francesco Boccia (PD) – che impone
alle imprese italiane di acquistare servizi
online solo ed esclusivamente da soggetti dotati di una partita Iva
italiana. Un’iniziativa, quella del parlamentare del Partito democratico, duramente criticata dallo stesso
Ministero dell’Economia che l’aveva bollata come incostituzionale e contraria
al diritto europeo. ( Guido Scorza da ilfattoquotidiano.it ) leggi
Servizi alle famiglie, il nuovo welfare
“fai da te”
Tra il 2001 ed il 2011 i lavoratori
domestici sono triplicati passando da quota 270 mila ad oltre 881 mila. Il Censis propone
una stima più allargata. Il numero effettivo dei collaboratori che, con formule
e modalità diverse, prestano la loro attività presso le famiglie è passato da
poco più di un milione del 2001 agli attuali 1 milione 655 mila (+53%) con una
componente straniera pari al 77,3% del totale. Nel 2011, quasi 2 milioni e 600
mila famiglie (il 10,4% del totale) si sono rivolte al mercato per acquistare
servizi di collaborazione, di assistenza ad anziani o altre persone non
autosufficienti e di baby sitting. Con una novità di rilievo: l’aumento della
nazionalità italiana tra gli operatori del welfare “fai da te”. In un caso su
due il versamento dei contributi è totalmente ignorato. Sembra indispensabile,
incrociare il welfare “familiare” che impiega rilevanti risorse private con un
intervento pubblico di organizzazione e razionalizzazione dei servizi alla
persona basato su vantaggi fiscali alle famiglie per garantire la sostenibilità
sociale. ( Antonella Gangemi , Mario Centorrino su sbilanciamoci.info ) leggi
Fondi strutturali, l'Ue
contro le frodi
Secondo la Corte dei Conti le frodi sui
fondi strutturali europei, in Italia, nel periodo 2003/2013 valgono
complessivamente oltre un miliardo di euro. L’utilizzo dei fondi strutturali che l’Unione europea
mette a disposizione dei paesi membri è ormai da troppi anni oggetto di sprechi
e malversazioni. Tali finanziamenti sono finalizzati al sostegno di interventi
che mirano a rilanciare occupazione e crescita economica, riducendo le
disparità regionali e investendo in progetti a lungo termine. L’Italia è uno
dei paesi che si contraddistingue per una pessima gestione dei fondi a causa di
inefficienze burocratiche, scarsa trasparenza e ingerenze politiche , oltreché un alto tasso
di frodi a danno degli
interessi finanziari europei. Gli importi da recuperare ammontano
complessivamente ad oltre un miliardo di euro(da www.sbilanciamoci.info ) leggi
Debito pubblico, chi lo crea stampando
moneta e chi lo paga con le tasse
Nel 2014 diventerà operativo il fiscal compact. “Il Patto di bilancio europeo o Tratttato
sulla stabilità, cioè di riduzione fiscale, è un accordo approvato nel 2012 da
25 dei 27 stati membri dell’Unione europea”. Nell’accordo c’è l’impegno del
nostro paese a ridurre il rapporto tra debito pubblico e
Pil al 60 % attraverso una maxi manovra finanziaria all’anno per i prossimi 20
anni, la prima avverrà quest’anno. Dato che al momento questo rapporto supera
il 132% (2080 miliardi di euro circa) bisogna ridurlo di almeno 900 miliardi di
euro, il che equivale a circa 45 miliardi l’anno per due decadi. In pratica il
pagamento dei 45 miliardi avverrà o attraverso l’aumento delle tasse o
attraverso la contrazione della spesa pubblica, che può comprende sia la
riduzione dell’occupazione che dei salari pubblici, o in tutti e due i modi. La
Banca Centrale Europea è l’unico organismo che ha il diritto di stampare
moneta… Dato che dietro gli euro, come dietro qualsiasi moneta cartacea non c’è
nulla, ma solo la fiducia di chi queste banconote le continua ad usare
indebitandosi, cioè noi, e dato che il diritto a stampare moneta dal nulla alla
BCE glielo abbiamo dato noi, cittadini di sistemi democratici, attraverso la delega
ai nostri governanti, perché non azzerare questo debito e ripartire da zero? (
Loretta Napoleoni su ilfattoquotidiano.it
) leggi
Amburgo: Una città immersa nel verde che
eliminerà l’uso delle automobili
Ad Amburgo è nato il
programma “Green Network Plan” : prevede che entro 20 anni diventi piena di
aree verdi, impianti sportivi, giardini, parchi e piazze e per la prima volta
in assoluto, la città ha deciso di unire insieme tutte queste aree, attraverso
percorsi pedonali e piste ciclabili. A parlare di questo progetto è il
portavoce della città Angelika Fritsch, la quale pensa che il progetto
contribuirà a trasformare la città: “Altre città, tra cui Londra, hanno aree
verdi, tuttavia la rete ad Amburgo sarà unica, e coprirà una superficie che va
dalla periferia al centro della città. Entro 15-20 anni sarete in grado di
esplorare la città esclusivamente in bicicletta e piedi. “ ( da eticamente.net ) leggi
E’ il papavero il
simbolo del fallimento della guerra. Afghanistan: mai così tanta droga
La democrazia in quel Paese è una finzione
esercitata in qualche palazzo di Kabul, mentre nel resto del Paese comandano i
talebani e i signori della guerra che trattano con le forze di
liberazione-occupazione e con i servizi segreti pakistani; le donne che
l’intervento militare straniero voleva emancipare sono sempre più soffocate
sotto il burka di un islamismo medioevale; le piantagioni di papavero da oppio
che gli americani avevano giurato di eradicare non sono mai state così fiorenti
e i talebani che le avevano praticamente eliminate durante il loro “califfato”
ora usano la droga per finanziarsi ed armarsi. I russi, che di Afghanistan se
ne intendono dolorosamente, girano il coltello nella piaga ed oggi Viktor
Ivanov, direttore del Servizio federale russo per il controllo degli
stupefacenti (Fskn), ha detto che « nel 2013 l’Afghanistan ha prodotto
stupefacenti su una superficie di 209.000 ettari. E’ un livello record». (Umberto
Mazzantini su greenreport.it ) leggi
Un ceto sociale
che vive nei salotti romani, non si capisce bene attraverso quali sostegni
economici passando da un appuntamento notturno all’altro dove si beve, si balla
e si sballa in stile felliniano. Il film
"La grande bellezza" di Sorrentino trionfa a Los Angeles. Vi ricorda
qualcosa ? vedi qui.
Tentativo di Golpe sulla Banca d’Italia! L'allarme del Movimento Cinque
Stelle vedi qui
A
Putin non è bastata l’amnistia di fine anno.
Tornano a riempirsi le piazze. A ravvivare le proteste
è stata probabilmente l’approvazione appena tre giorni fa di una serie di leggi
che l’opposizione definisce «liberticide». Siamo in Ucraina ma sullo sfondo c'è sempre lui. vedi qui
ECOLETTERA
del Gruppo delle Cinque Terre vi segnala ogni 15 giorni interventi, documenti,
appuntamenti, rimandando ai siti del gruppo o ad altri link
mail : info@gruppocinqueterre.it o
ecoblog@libero.it
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