28 ottobre 2009

lettera ad Angelo Bonelli

Caro Angelo,
per conoscenza: cara Sandra, caro Marco,

Un po’ più tranquilli rispetto al nostro ultimo incontro a Torino, inviamo qualche osservazione sul progetto della Costituente ecologista proposta da quei Verdi che hanno avuto successo al Congresso. Costituente condivisa da noi e dagli altri amici del piccolo Gruppo delle Cinque Terre, nato per favorire l’unione e costruire ponti fra i tanti gruppi e persone che fanno parte di questa variegata area, contribuire al suo programma futuro ed alle nuove possibili forme di comunicazione.

L’aggregazione di questo grande e frammentato arcipelago è la premessa indispensabile per assumere un ruolo di protagonisti nel far uscire la società italiana da questo suo singolare “medioevo”. Cosa che i Verdi dopo un tentativo dei primi anni non sono mai riusciti a fare negli ultimi 15 anni.
Assumere un carattere di novità, di modernità e insieme di radicalità è il requisito indispensabile perché richiesta di novità, modernità, radicalità emergono da larghissime aree della società insieme ad una più o meno profonda richiesta di tutela ecologicamente orientata e di maggiore dignità personale e giustizia sociale. Un piccolo partitino verde, acquattato in qualche nicchia del centro-sinistra ulivista , che amministra un piccolo patrimonio di eletti, di soldi, di attività più o meno vagamente proiettate, insieme a qualche NO, verso il futuro, nanetto all’ombra del PD o confuso con la sinistra estrema non è più possibile.

Perché la nicchia non c’è più, il centro sinistra non c’è più, la sinistra estrema è un insieme di frammenti in via di estinzione, e una parte degli eletti, cresciuti in quell’ambito angusto immaginano una improbabile sopravvivenza scendendo e salendo sui più diversi tram che passano al momento. Inoltre cittadini ed elettori hanno ampiamente e ripetutamente respinto con disinteresse quella ipotesi.

La strada per emergere da questa palude è oggi più chiara dopo i miracolosi esiti del vostro congresso: assumere un atteggiamento di totale auotonomia da tutti, riscoprire la vocazione ad accompagnare la conquista delle istituzioni con la lotta e l’azione esemplare; denunciare il fallimentare posizionamento del PD che da due anni, mese per mese, come un tragico telo di Penelope, disfa inesorabilmente quanto di buono si è conquistato facendo emergere una larga fascia di amministratori incapaci, irresponsabili o corrotti, tessendo senza interruzioni accordi con quelli che dovrebbero essere i suoi antagonisti a discapito dei propri alleati e delle stesse migliaia di propri aderenti che nelle ultime settimane si sono spesi in un impegno, che rischia di rivelarsi inutile, di rinnovamento interno, archiviando qualsiasi vera vocazione riformatrice, facendosi scavalcare perfino nella critica alla precarietà del lavoro dallo stesso centro-destra, impedendo qualsiasi azione di ridimensionamento o riforma delle condizioni della casta dei partiti, dei vertici delle amministrazioni pubbliche, del mondo dell’informazione e dello spettacolo. C’è bisogno di radicalità (non di estremismo), di trasversalità (non di alleanze pelose dietro le quinte) di assunzione di una serie di NO insiema e ad una serie di SI sulle scelte ecologiche ed economiche che prefigurino un società alternativa a quella sviluppatasi nel dopoguerra dopo la cancellazione culturale dei movimenti del ’68.

Nei 15 punti del dispositivo finale della mozione ci sono miracolosamente punti che, se attuati pienamente, sono idonei ad avviare un percorso nuovo. Altri possono essere aggiunti anche in funzione di una diversa selezione dei protagonisti del progetto della costituente.

Noi pensiamo che alcune cose andrebbero fatte o ribadite fin da subito ad esempio:

1) I Verdi potrebbero dichiarare da subito che un terzo del finanziamento pubblico (rimborsi ed altro) dall’inizio del 2010 andranno restituiti a movimenti presenti nella società civile (ad esempio Emergency, Greenpeace, Amnesty) .

2) Che nel 2010 con tutti quelli che la condividono verrà promossa una azione concreta per richiedere almeno il dimezzamento del finanziamento ( rimborsi ) ai partiti e che più in generale si promuoverà una azione (alla fine mancata con il governo Prodi) per ridurre i costi delle alte dirigenze dello stato e a favore dei diritti alla dignitosa sopravvivenza delle fasce precarie del mondo del lavoro.

3) Che si promuovano azioni per la riduzione e la equiparazione degli stipendi di Parlamentari italiani ed europei e dei consiglieri regionali ad un reale reddito netto di 6-7000 euro al mese.

4) Che si introduca unilateralmente il limite di due mandati consecutivi per le cariche indicate.

5) che le candidature e le cariche istituzionali siano precluse a chi ha subito condanne per reati significativi e le ultime siano incompatibili con quelle di partito.
6) che si ritorni a sistemi elettorali orientati alla proporzionalità del rapporto fra numero di voti e di eletti , con un moderato sbarramento antiframmentazione e l’eliminazione dei premi di maggioranza, inconciliabili con un sistema dove gli elettori hanno rifiutato bipolarismo e bipartitismo.

Queste problematiche sono certamente fra quelle più sentite nella società civile.

Sul modo di sviluppare e di gestire le città e il territorio andrebbero ribaditi senza esitazioni due punti di carattere generale:

7) che alla luce delle tecnologie e delle esperienze possibili oggi l’incenerimento ( termosvalorizzazione) dei rifiuti, in particolare urbani, è un sistema energeticamente sbagliato, economicamente costoso, ambientalmente pericoloso.

8) che il consumo del territorio attraverso una espansione edilizia sovrabbondante e ingiustificata, spesso illegale, non può più essere usato come illusorio sistema di rilancio economico e di rendita perche è ormai ecologicamente insostenibile.

9) che la mobilità nelle città deve superare definitivamente il sistema auto, proiettarsi verso il trasporto pubblico gratuito e quello privato articolato su piccoli mezzi non inquinanti, con assoluta priorità ed urgenza per investimenti nei sistemi metropolitani sotterranei nelle città grandi e medie.
Per quanto riguarda la costruzione di un nuovo movimento politico degli ecologisti:

10) va rapidamente aperto il Tavolo con tutti i soggetti oggettivamente coinvolgibili che sono molti, variegati ma dovrebbero essere indicati uno per uno pubblicamente a partire da:

a) I movimenti delle liste civiche di Grillo e Grillo stesso

b) I gruppi diffusi sul territorio che fanno riferimento all’area di Per il Bene Comune, della Decrescita ed i loro principali esponenti

c) Il movimento nazionale organizzato che si batte per dire Stop al consumo di territorio e i suoi principali esponenti

d) Tutti coloro che hanno una prevalente connotazione ecologista all’interno del PD e degli Ecodem o di altri partiti ( quelli moderati , IdV, SeL, sinistra comunista, socialista e radicale)

e ) Tutti coloro che sostengono o partecipano a comitati, organismi, associazioni ambientaliste, animaliste, ecologiste, pacifiste-nonviolente e i loro principali esponenti.

11) Per quanto riguarda scadenze ed alleanze elettorali si deve ricercare accordi e convergenze prioritarie prima di tutto con le forze più radicali e politicamente non ostili e non inconciliabili con i nuovi Ecologisti comprendenti Partito Radicale, Italia dei Valori, Sinistra e Libertà .

12) La nascita subito del Portale degli Ecologisti e lo sviluppo di forme innovative di adesione, comunicazione, aggregazione, può essere lo strumento, come avvenuto in buona parte anche per Europe Ecologie in Francia, che attraverso rapidi step progressivi può accellerare l’aggregazione degli Ecologisti. Con un diverso grado di adesione e di diritti associativi che non esclude, al primo livello di simpatia, anche aderenti ad altri partiti.

Il Gruppo delle Cinque Terre ha sviluppato numerosi contributi nel corso dei suoi incontri di Puin di Agosto e Ottobre e nei documenti “Cittadini del Pianeta” , “Il coraggio di cambiare” e nell’imminente “Un Italia diversa è possibile” insieme a contributi dati all’ ”Appello agli ecologisti” ed alla raccolta delle adesioni, tutti ampiamente diffusi attraverso i blog che hanno fatto riferimento progressivamente al GCT.

Naturalmente il gruppo è in qualunque momento disponibile al più largo confronto con i verdi e i loro gruppi dirigenti, confronto che procederà comunque con tutti ed in tutte le direzioni possibili per unificare gli Ecologisti, far nascere il Portale e promuovere la Costituente di tutti gli Ecologisti.

Buon lavoro Massimo Marino
Maurizio Di Gregorio

1 commento:

  1. Anonimo06:42

    Avrei la necessità di inserire la foto delle 3 comari in un mio documentario "U cumparatu sicilianu". Mi puoi aiutare a rintracciare l'autore della foto? Grazie.
    Giacomo Caltagirone
    mail: caltagia@comeg.it

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