Sembrava che funzionasse la strategia del silenzio instaurata da Bassolino,il presidente della Giunta regionale della Campania ,nonché fondatore del PD, per reggere al processo che lo coinvolge e che grazie a molteplici artifici stenta a procedere e si avvia verso la quasi certa prescrizione.
Sembrava funzionare anche l’operazione Napoli pulita con la quale Berlusconi ha fatto spostare i rifiuti dal centro di Napoli lasciando praticamente allo stato degli ultimi dieci anni le 2551 aree inquinate e da bonificare della Campania.
Invece da 48 ore le redazioni dei giornali sono in subbuglio per i contenuti di alcuni documenti e intercettazioni usciti dagli edifici dell’Antimafia di Napoli e finiti in varie mani, anche pericolose, oltre che nei cassetti di qualche giornalista.Secondo indiscrezioni l’inchiesta, denominata Magnanapoli, sta per colpire pesantemente sia la giunta di Napoli sia i principali partiti che, di maggioranza o di opposizione che siano, si spartiscono da anni le loro quote personali per tutte le opere con soldi pubblici della città e dintorni. Impressionante, fra gli altri, l’articolo su La Repubblica di Giuseppe D’Avanzo.D’Avanzo non è un giornalista qualunque ma uno dei più bravi del suo giornale, il suo giornale professionalmente è forse il più apprezzabile nel nostro paese.Come decine e decine di suoi colleghi di Republica, della Stampa e di parecchi altri quotidiani e periodici D’Avanzo è fra quelli che da due anni garantiscono il sostegno mediatico al nascente PD ed al “nuovo” corso postprodiano di Veltroni, anche se non disdegnano ultimamente di esprimere crescenti perplessità. Scrive D’Avanzo: ”Comunque vada, quando le conversazioni telefoniche diventeranno pubbliche, della giunta di Rosa Iervolino resterà soltanto polvere, per le prassi di governo, l'etica che le ispira, gli interessi personali protetti …/..le conversazioni dimostrano quanto il parolaio guerresco del confronto pubblico tra destra e sinistra sia, a Napoli, soltanto una mascherata. In realtà, ogni rivolo della spesa pubblica si decide in un compromesso utile a proteggere gli interessi personali, la rendita politica, le quote di consenso di ciascun partito. Una realtà politica e amministrativa che trova la sua conferma nel sostegno di Forza Italia alla giunta Iervolino in occasione del bilancio, nella protezione che alla Regione Silvio Berlusconi offre al pericolante Bassolino.”
Sulla quasi improvvisa presenza di Napolitano a Napoli aggiunge D’Avanzo: “forse informato per rispetto istituzionale (il procuratore di Napoli Giandomenico Lepore smentisce), Giorgio Napolitano ha anticipato (se si hanno orecchie per ascoltare) le ragioni della prossima crisi politica che travolgerà, con l'inchiesta giudiziaria, l'amministrazione e il ceto politico cittadino".
***
Il sindaco di Milano Letizia Moratti e la sua giunta di centrodestra hanno fatto un ulteriore passo verso l’obiettivo di spalmare una nuova valanga di cemento sulla città prendendo a pretesto la richiesta di case e soprattutto il singolare obiettivo di portare a due milioni la popolazione della città entro 20 anni (cioè 700.000 persone in più).Con un emendamento presentato da Forza Italia è passato in consiglio comunale l’aumento del 60% degli indici di edificabilità su una parte delle cosiddette “aree standard a vincolo decaduto”, un tempo destinate a verde o servizi, che nessuno ha mai realizzato.In pratica le aree della città destinate a verde o servizi che, per incuria delle amministrazioni negli ultimi decenni non sono state prese in considerazione, subirebbero (Regione Lombardia permettendo) un cambio di destinazione d’uso diventando edificabili,con indici maggiorati “in modo da dare agli imprenditori un margine di guadagno”secondo quanto dichiarato dall’assessore Massiroli. L’insieme delle aree coinvolge più di 10 milioni di metri quadri.
A proposito di queste scelte i giornali hanno reso pubblica una dura lettera di Renzo Piano, l’architetto artefice o coartefice del Lingotto, del Beaouburg di Parigi, della nuova Potsdan Platz di Berlino, dell’aereoporto di Osaka, della galleria del vento della Ferrari e di molte altre costruzioni nel mondo.Nella lettera da Parigi, indirizzata ad un collega italiano, si dice fra l’altro ”La strategia urbanistica di Milano appare criminale...quando non lo è allora è semplicemente superficiale …si parla di crescita (quella degli indici fondiari immagino) ma non si parla delle condizioni invivibili del centro…la politica ha dimenticato di venire da Polis..”.
Intanto l’Assimpredil, associazione dei costruttori, proponendo dove possibile una “densificazione abitativa” ha chiesto al governo“che vengano ridotte le imposte sulla fase di produzione che incidono del 30 per cento sui lavori”.
Sembrava funzionare anche l’operazione Napoli pulita con la quale Berlusconi ha fatto spostare i rifiuti dal centro di Napoli lasciando praticamente allo stato degli ultimi dieci anni le 2551 aree inquinate e da bonificare della Campania.
Invece da 48 ore le redazioni dei giornali sono in subbuglio per i contenuti di alcuni documenti e intercettazioni usciti dagli edifici dell’Antimafia di Napoli e finiti in varie mani, anche pericolose, oltre che nei cassetti di qualche giornalista.Secondo indiscrezioni l’inchiesta, denominata Magnanapoli, sta per colpire pesantemente sia la giunta di Napoli sia i principali partiti che, di maggioranza o di opposizione che siano, si spartiscono da anni le loro quote personali per tutte le opere con soldi pubblici della città e dintorni. Impressionante, fra gli altri, l’articolo su La Repubblica di Giuseppe D’Avanzo.D’Avanzo non è un giornalista qualunque ma uno dei più bravi del suo giornale, il suo giornale professionalmente è forse il più apprezzabile nel nostro paese.Come decine e decine di suoi colleghi di Republica, della Stampa e di parecchi altri quotidiani e periodici D’Avanzo è fra quelli che da due anni garantiscono il sostegno mediatico al nascente PD ed al “nuovo” corso postprodiano di Veltroni, anche se non disdegnano ultimamente di esprimere crescenti perplessità. Scrive D’Avanzo: ”Comunque vada, quando le conversazioni telefoniche diventeranno pubbliche, della giunta di Rosa Iervolino resterà soltanto polvere, per le prassi di governo, l'etica che le ispira, gli interessi personali protetti …/..le conversazioni dimostrano quanto il parolaio guerresco del confronto pubblico tra destra e sinistra sia, a Napoli, soltanto una mascherata. In realtà, ogni rivolo della spesa pubblica si decide in un compromesso utile a proteggere gli interessi personali, la rendita politica, le quote di consenso di ciascun partito. Una realtà politica e amministrativa che trova la sua conferma nel sostegno di Forza Italia alla giunta Iervolino in occasione del bilancio, nella protezione che alla Regione Silvio Berlusconi offre al pericolante Bassolino.”
Sulla quasi improvvisa presenza di Napolitano a Napoli aggiunge D’Avanzo: “forse informato per rispetto istituzionale (il procuratore di Napoli Giandomenico Lepore smentisce), Giorgio Napolitano ha anticipato (se si hanno orecchie per ascoltare) le ragioni della prossima crisi politica che travolgerà, con l'inchiesta giudiziaria, l'amministrazione e il ceto politico cittadino".
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Il sindaco di Milano Letizia Moratti e la sua giunta di centrodestra hanno fatto un ulteriore passo verso l’obiettivo di spalmare una nuova valanga di cemento sulla città prendendo a pretesto la richiesta di case e soprattutto il singolare obiettivo di portare a due milioni la popolazione della città entro 20 anni (cioè 700.000 persone in più).Con un emendamento presentato da Forza Italia è passato in consiglio comunale l’aumento del 60% degli indici di edificabilità su una parte delle cosiddette “aree standard a vincolo decaduto”, un tempo destinate a verde o servizi, che nessuno ha mai realizzato.In pratica le aree della città destinate a verde o servizi che, per incuria delle amministrazioni negli ultimi decenni non sono state prese in considerazione, subirebbero (Regione Lombardia permettendo) un cambio di destinazione d’uso diventando edificabili,con indici maggiorati “in modo da dare agli imprenditori un margine di guadagno”secondo quanto dichiarato dall’assessore Massiroli. L’insieme delle aree coinvolge più di 10 milioni di metri quadri.
A proposito di queste scelte i giornali hanno reso pubblica una dura lettera di Renzo Piano, l’architetto artefice o coartefice del Lingotto, del Beaouburg di Parigi, della nuova Potsdan Platz di Berlino, dell’aereoporto di Osaka, della galleria del vento della Ferrari e di molte altre costruzioni nel mondo.Nella lettera da Parigi, indirizzata ad un collega italiano, si dice fra l’altro ”La strategia urbanistica di Milano appare criminale...quando non lo è allora è semplicemente superficiale …si parla di crescita (quella degli indici fondiari immagino) ma non si parla delle condizioni invivibili del centro…la politica ha dimenticato di venire da Polis..”.
Intanto l’Assimpredil, associazione dei costruttori, proponendo dove possibile una “densificazione abitativa” ha chiesto al governo“che vengano ridotte le imposte sulla fase di produzione che incidono del 30 per cento sui lavori”.
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