Germania. È la prima segretaria
socialista della storia, ma raccoglie il secondo peggior risultato di sempre
tra i social-democratici
di Sebastiano Canetta *
È la prima
segretaria socialista della storia 135 dopo la fondazione della Spd, ma anche
ultima funzionaria fedele alla “vecchia guardia” invisa a quasi un terzo del
partito.
Andrea
Nahles, 47 anni (da 20 nella dirigenza Spd) domenica a Wiesbaden è stata eletta
presidente dal 66% del delegati del congresso straordinario raccogliendo il
secondo peggior risultato di sempre tra i social-democratici. La sua sfidante,
la semi-sconosciuta sindaca di Flensburg, Simone Lange, ha raccolto ben il 27%
dei consensi sulla base di un programma votato sull’avvio di «una vera svolta».
È il sintomo che non si è spento il malessere emerso con l’opposizione alla
Groko dei Giovani socialisti, poi confermato al congresso di Bonn con il Sì ai
colloqui con la Cdu di appena il 56% dei delegati federali.
Il sondaggio
Emind di sabato scorso fotografa l’abisso da cui Nahles deve ripartire: solo il
18% dei tedeschi è ancora disposto a votare Spd in un contesto dove avanzano
Linke e Verdi e cala il vento di Fdp e Afd. Per questo, sulla stampa tedesca,
Nahles è la «Trümmerfrau» socialista («donna delle macerie» come quelle che
ricostruirono Berlino nel 1945) chiamata a riedificare il consenso demolito con
le gestioni degli ex-segretari Gabriel e Schulz.
* il
manifesto - 24 maggio 2018
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