costruire
la transizione: un nuovo ecologismo - democrazia - giustizia - nuovi lavori
editoriale 1: Tre
fiducie per svuotare la democrazia
Vuole la fiducia guardandoli in faccia, uno per uno, per appello
nominale. Per tre volte. Così Renzi sfida quei “signori del Parlamento” per i
quali esprime da sempre il disprezzo di chi ha investito tutto il potere
conquistato in pochi mesi nel ridurli a un esercito di nominati e di servi
sciocchi. Per sempre: si è svolto oggi alla Camera il primo atto di quella
storia che nel prossimo futuro chiuderà la nostra Repubblica parlamentare. Un
vero e proprio terremoto istituzionale, auspice un presidente della Repubblica,
ora ex, che non lascia un millimetro di spazio al suo successore che pure un
giorno, speriamo abbastanza presto, dovrà dirci se davvero secondo lui questo
terremoto faccia parte della democrazia. Dunque, la Repubblica parlamentare è
durata un tempo abbastanza lungo, che gli italiani non hanno saputo apprezzare.
Se lo avessero fatto, oggi sarebbero in piazza. Invece, solo firme di denuncia,
solo testimonianze che lasciano l’amaro in bocca nel momento stesso in cui le
riteniamo inevitabili. Firme e appelli.. ( Sandra Bonsanti di Libertà e
Giustizia ) leggi
La vicenda della legge elettorale sta andando oltre
ogni limite costituzionale. Un Parlamento eletto grazie ad un sistema
elettorale incostituzionale e nel quale quasi un quinto degli eletti ha
cambiato bandiera, sta per varare una legge elettorale che ha gli stessi
difetti di incostituzionalità. Per di più questa è opera di un solo partito
che, grazie al premio di maggioranza ed ai cambi di casacca, ha trasformato il
suo 25% in una probabile maggioranza di seggi, che non si capisce chi
rappresentino, anche perché una parte importante dei deputati di quello stesso
partito è contraria e gli elettori avevano votato per quelli che oggi sono in
minoranza. Già questo è un quadro di totale anomalia, che segnala la
degenerazione autoritaria delle nostre istituzioni. Per di più, lo spirito
della Costituzione (art.72) vorrebbe che le leggi elettorali fossero terreno di
prevalente, se non esclusiva, competenza parlamentare e non governativa, ed il
costume costante, nella storia repubblicana, è stato sempre quello di lasciare
la massima autonomia ai gruppi parlamentari su questo tema. ( Aldo Giannuli ) leggi
Grandi opere, nel Def
solo 25 restano ‘strategiche’. In soffitta la Legge Obiettivo
Dopo lo scandalo Incalza e le dimissioni del ministro Maurizio Lupi, dal
governo era atteso un forte segnale di discontinuità sul capitolo delle Grandi
Opere. Segnale che è arrivato con l’approvazione del Def e del nuovo programma per le infrastrutture strategiche: passando dalle 419 previste dalla Legge Obiettivo alle 30 su cui il
governo Renzi ha deciso di
investire. Il nuovo programma per le infrastrutture taglia drasticamente l'impegno
finanziario pubblico previsto: da 383 a 70,9 miliardi di euro. La parte del
leone spetta all'alta velocità ferroviaria, a partire dal Tav Torino-Lione e
dal contestato Terzo Valico dei Giovi, che le stesse FS considerano
economicamente insostenibile. Escono dall'elenco delle priorità la Orte-Mestre,
la Tirrenica e la Pontina ma non la Tem e la Salerno-Reggio Calabria. Una
sforbiciata ben più radicale
rispetto a quella attesa alla vigilia dell’approvazione del Def, quando fonti
ministeriali indicavano in 49 le
opere prioritarie. In termini finanziari dei 70,9 miliardi di euro, 48
sono già disponibili più 6,9 miliardi di fabbisogno triennale. In termini
pratici significa mandare in soffitta
la Legge Obiettivo. (Paolo Fior da ilfattoquotidiano
) leggi
Occupazione e
produzione, la ripresa non c’è
L’altalena di dati e numeri degli ultimi giorni non lascia dubbi
sull’andamento dell’economia reale del Paese. Nessun segno positivo di cambio
di rotta dal mercato del lavoro, piuttosto tendenziale stabilità nel periodo
dicembre-febbraio rispetto ai tre mesi precedenti secondo la nota diffusa
dall’Istituto Nazionale di Statistica martedì 31 marzo. Nel complesso la
disoccupazione torna a crescere nel mese di febbraio con un tasso di
disoccupazione al 12,7% e gli occupati diminuiscono di 44 mila unità rispetto a
gennaio. Anche il tasso di occupazione, pari al 55,7% cala di 0,1 punti
percentuali nell’ultimo mese, a fronte di un aumento dei disoccupati dello 0,7%
su base mensile e del 2,1% su base annuale (+67 mila). Il numero di individui
inattivi fra i 15 e i 64 anni è lievemente aumentato nell’ultimo mese (+0,1%),
sebbene in declino su base annua dell’1,4%. ( Valeria Cirillo da sbilanciamoci.info
) leggi
Insegnanti,
questo è il momento di ribellarsi
Il disegno di legge del governo Renzi
ha un segno chiaramente aziendalistico, autarchico e antidemocratico. È
funzionale alla logica dell’economia di mercato e alle
esigenze della Confindustria e dei poteri forti della finanza che vogliono
trasformare la scuola e l’educazione in un business. Non abbiate paura,
riprendete coraggio e costruite assieme alla gente di buona volontà angosciata
per il degrado antidemocratico, ai giovani studenti, ai tanti lavoratori e
genitori preoccupati per il futuro , alla tante associazioni di volontariato
mille iniziative partendo dalla vostre scuole, fatte delle vostre scuole i
bastioni di difesa della democrazia, del diritto all’istruzione per tutti,
della solidarietà, dell’eguaglianza e della cultura. La scuola come bene comune
si deve aprire e interpellare tutta la società e parlare a tutti in modo aperto
e senza timore. ( Alain Goussot su comune-info-net ) leggi
Naufragio
migranti: tutti i numeri delle migrazioni e la soluzione possibile
I rifugiati
nel mondo hanno superato i 50 milioni. E ad accoglierli sono soprattutto i
paesi più vicini agli epicentri di crisi: Libano, Turchia, Giordania. In
Europa, regole di Dublino e gestione nazionale di immigrazione e asilo generano
politiche letteralmente disumane. Poche
settimane fa, avevano suscitato scalpore i dati diffusi dall’Eurostat: 626mila i richiedenti asilo nell’Unione Europea nel 2014, 191mila in più rispetto al 2013, con
un incremento del 41%: un record storico, sottolineavano le agenzie. L’Italia figurava al terzo posto per
numero di domande ricevute, con 64.625. Tutti dati veri, ma comunicati in
questo modo, estrapolati dal contesto più ampio e drammatico in cui si
collocano, sono tali da suscitare sentimenti di allarme e domande di
contenimento. (di Maurizio Ambrosini da:
lavoce.info ) leggi
Tetti verdi: la Francia li impone, in Italia mancano persino nei programmi
elettorali
A metà marzo del 2015, mentre Sarkozy resuscitava mettendo un freno alla
resistibile ascesa della Le Pen e una lapide sulle speranze di recupero del
presidente Hollande, la Francia approvava una legge che obbliga le nuove
costruzioni in zone commerciali ad adottare coperture piantumate o pannelli
solari. Insomma, i tetti verdi o anche solo energeticamente attivi guadagnano
altro spazio in un importante paesaggio urbano, anche se si tratta di un
provvedimento all’acqua di rose. Il governo socialista si è limitato, infatti,
agli edifici commerciali e lascia una porta aperta e alternativa ai pannelli
solari, mentre gli scienziati e gli ambientalisti avrebbero voluto una norma di
più ampio respiro con un fuoco più preciso sui tetti verdi, applicabile a tutti
i nuovi edifici. E un incentivo a modificare quelli esistenti in caso di
manutenzione straordinaria. I tetti verdi hanno un effetto isolante,
contribuendo a ridurre l’energia necessaria per riscaldare l’edificio in
inverno e raffrescarlo in estate, con risparmi tra il 20 e il 30% sugli oneri
di climatizzazione. Hanno un effetto decisivo nel limitare le alluvioni urbane
dovute a insufficienti reti di drenaggio, poiché riducono il ruscellamento fino
all’80% durante i nubifragi, rispetto alle coperture tradizionali in laterizio,
cemento o pietra. ( Renzo Rosso su ilfattoquotidiano
) leggi
Berlino si mobilita: 700 appartamenti mettono a rischio il Mauerpark
Allerta gentrificazione al Mauerpark. Il parco pubblico di Prenzlauer Berg, amatissimo da
berlinesi e turisti che qui trascorrono le loro domeniche di sole,
potrebbe infatti diventare vittima di un progetto edilizio di dimensioni
colossali. Sulla superficie del parco, infatti, un investitore minaccia
di costruire circa 700 appartamenti. Un progetto di
cementificazione cui gruppi cittadini impegnati nella gestione si
oppongono da tempo con iniziative. Le loro voci, tuttavia, sembrano
destinate a rimanere inascoltate. Il Senato di Berlino, infatti, aveva annunciato nel giro di quest’anno
di voler avviare la costruzione di 40.000 nuovi appartamenti per far fronte
all’aumento dei prezzi dell’affitto e alla carenza di spazi abitativi. In
questa direzione va anche la risposta di Carten Spalleck (CDU) alle iniziative
del gruppo cittadino gli “Amici di Mauerpark”, che combatte contro la
cementificazione del parco. Spalleck sostiene in una lettera aperta che la
città ha urgente bisogno di nuovi appartamenti , questo allo scopo di
combattere il generale aumento degli affitti. ( Giovanni Semenzato da www.ilmitte.com ) leggi
Le elezioni nel Regno Unito: sette cavalli per un Regno
La Gran
Bretagna si prepara a votare. Tra fine marzo e inizio aprile sono state svolte
tutte le procedure costituzionali di rito: il parlamento è stato sciolto, i
deputati hanno perso il diritto ad essere chiamati «onorevoli» e il primo
ministro David Cameron si è recato a Buckingham Palace per informare la Regina
sulla data delle elezioni, previste per il 7 maggio. Questa tornata elettorale
potrebbe dare un’ulteriore scossa al bipartitismo che ha sempre caratterizzato
il Regno Unito. Fino a non molto tempo, Laburisti e Conservatori si dividevano
la grandissima maggioranza dei voti, con picchi dell’80%. Alle elezioni del
2010, Laburisti e Conservatori presero quasi il 60% dei voti, con il partito
Liberale al 22% e tutti gli altri
attorno al 10%. Questa volta gli altri partiti (Verdi, Scottish National Party,
Playd Cymru e UKIP) sono dati attorno al 25%, 30% se includiamo anche i
Liberal-Democratici, e avranno quindi un ruolo cruciale nel determinare la
formazione di un governo. Lo Scottish National Party in particolare, un partito
che appena otto mesi fa aveva perso la sua battaglia principale nel referendum
per l’indipendenza della Scozia, potrebbe emergere come l’improbabile
«kingmaker» in un’elezione incertissima. ( Lorenzo Piccoli da unimondo.org ) leggi
VIDEO ARCHIVIO
Lorenza
Carlassare spiega a Servizio Pubblico perché l’Italicum è peggio della legge
Acerbo di Mussolini del 1923 vedi
Il terremoto ha ucciso anche il futuro del Nepal ? vedi
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Il punto di vista del Gruppo Cinque Terre
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