costruire
la transizione: un nuovo ecologismo - democrazia - giustizia - nuovi lavori
Editoriale1: Miracolo in Nepal: nessuno uccide più rinoceronti, tigri ed elefanti
Due anni di zero bracconaggio. Mentre in Sudafrica non si ferma la strage di rinoceronti e gli elefanti
continuano ad essere sterminati in tutta l’Africa subsahariana, in Asia, un
continente dove la fauna selvatica viene decimata dai bracconieri, il piccolo
Nepal ha raggiunto per il secondo anno il “bracconaggio zero” per quanto
riguarda rinoceronti, tigri ed elefanti. The Ecologist, pur definendolo
un regno montano, mentre ormai da anni è una repubblica, sottolinea
che il Nepal rappresenta la speranza di poter costruire un futuro
più sicuro per la sua specie simbolo dell’Asia. Megh Bahadur Pandey, direttore
generale del Department of National Parks and Wildlife Conservation del Nepal,
spiega che “il successo di aver raggiunto lo zero bracconaggio tutto l’anno è un
grande risultato per la necessità nazionale prioritaria di frenare i crimini
sulla fauna selvatica nel Paese”.
Istituzioni nazionali come il National Tiger
Conservation Committee, presieduto dal primo ministro del Nepal, la
cooperazione transfrontaliera portata avanti con India e Cina, e meccanismi
regionali come il South Asia Wildlife Enforcement Network, sono state le chiavi
che hanno permesso di chiudere le porte al bracconaggio ed al commercio
illegale di fauna selvatica. A questo si deve aggiungere la fine della
guerriglia maoista, ormai trasformatasi in forza parlamentare, e l’accresciuto
coordinamento tra le autorità dei parchi, l’esercito e la polizia del Nepal e
le comunità locali, che sono ormai il fronte avanzato nella lotta contro il
bracconaggio e il commercio illegale di specie selvatiche.( notizie tratte da www.greenreport.it )
Editoriale2: Per una nuova Comunità Europea
In Europa per l’Italia. A maggio ci saranno le elezioni europee, di fatto sono diventate elezioni
nazionali. Il M5S è visto come un pericolo pubblico da questa Europa che fa di
tutto per emarginarlo, minimizzarlo, ignorarlo. Ne ha ben ragione. Se il M5S
avrà una forte affermazione elettorale ed entrerà nel Parlamento europeo con
20/30 eurodeputati gli attuali equilibri salteranno. Il M5S non è Eurosì o Eurono. Il M5S vuole il ritorno ai principi di
solidarietà e di comunità. L'Europa si chiamava Comunità Europea. Il M5S vuole un'Europa solidale o nessuna
Europa. Il M5S porrà delle condizioni, tra queste l'eliminazione immediata del Fiscal Compact
che impone un taglio di 50 miliardi all'anno per un ventennio. Altra condizione
l'emissione di eurobond, titoli
pubblici europei garantiti a livello centrale per evitare che l'Italia finisca
rapidamente come la Grecia. Se la UE
rifiuterà queste richieste è obbligatorio uscire dall'euro, non c'è scelta, il
M5S farà un referendum per ritornare alla lira e per riprenderci la nostra
sovranità monetaria. ( dal blog di Beppe Grillo - leggi )
Il regalo agli inquinatori sulle bonifiche è legge. Vergogna!
E’
ufficiale: da mercoledì scorso chi inquina in Italia deve essere premiato. Dopo il passaggio in Senato è diventata legge dello
Stato l’incredibile norma contenuta nel Decreto Destinazione Italia volta a
regalare nei Siti di Interesse Nazionale per le Bonifiche miliardi di euro ai
privati, anche ai peggiori inquinatori, pure se rei confessi e condannati in
via definitiva. Resta in tutta la sua
gravità il problema del condono mascherato contenuto nella norma, che prevede
che una volta firmato l’accordo di programma che destina il denaro al
privato la scoperta di una situazione
più grave di inquinamento rispetto a quella finora accertata non potrebbe più
essere messa a carico del privato inquinatore. Resta la norma che fa diventare di interesse pubblico qualsiasi nuovo impianto proposto dal
privato nell’area inquinata (anche inceneritori, raffinerie ecc.) con lo
Stato che finanzierà … Provvederemo a
denunciare alla Commissione Europea quanto accaduto per farne un caso nella
comunità. Apriremo uno scontro sui singoli accordi di programma che
dovessero essere approvati nelle singole aree nei prossimi mesi. La lotta è solo all’inizio. ( Forum Italiano Movimenti per l’Acqua,
Salviamo il Paesaggio ed altri
) leggi
La maggioranza della Cgil, al congresso di Torino vota
No Tav
Il 4° congresso della CGIL
tenutosi alla camera del lavoro provinciale nei giorni scorsi ha votato a
stragrande maggioranza un ordine del giorno critico nei confronti del Tav.
Ben 169 voti a favore, più del doppio di quelli contrari (82). La Fiom che nei
giorni scorsi aveva votato un ordine del giorno simile rifiutando un documento
della minoranza in solidarietà con gli arrestati e gli indagati notav ha commentato per voce del segretario generale della
Fiom torinese, Federico Bellono: “E’ un risultato straordinario, segno
di un nuovo orientamento rispetto al passato di cui tutti dovranno tenere
conto, anche in vista delle prossime elezioni regionali. ( da www.notav.info ) leggi
Poltrone pubbliche, sui
rinnovi di Scaroni e Conti pesa il processo Enel bis
Arriva a
sentenza l’inchiesta per disastro ambientale sulla centrale elettrica di Porto
Tolle (Rovigo). I numeri uno di Eni ed Enel sono imputati. Ma il calendario
giudiziario si incrocia con quello politico: il 15 aprile l'esecutivo deve
decidere se ricandidarli. E’ il secondo vero banco di prova per il governo di Matteo Renzi dopo l’infelice esordio con i sottosegretari
indagati. Il 31 marzo, la camera di consiglio del Tribunale di Rovigo porta a
sentenza il processo Enel Bis
che vede imputati, insieme ad altri ex dirigenti, anche Paolo Scaroni e Fulvio
Conti, oggi in corsa per il quarto mandato ai vertici di Eni ed Enel.
L’accusa è di inquinamento e disastro ambientale doloso per l’omessa
ambientalizzazione della centrale termoelettrica di Porto Tolle. Il pm Manuela Fasolato ha chiesto 5 anni per l’ex ad
Scaroni (oggi al vertice dell’Eni e sotto inchiesta a Milano per corruzione
internazionale) e 3 per l’attuale amministratore e direttore generale Fulvio
Conti. In caso di mancata conferma
Scaroni riceverà un assegno dall’Eni da 8,3 milioni di euro, Conti 6,4
dall’Enel. Premi di consolazione niente male, soprattutto in caso di condanna. ( Thomas Mackinson da
ilfattoquotidiano.it ) leggi
La legge elettorale Berlusconi-Renzi e le sue varie
illegittimità
La legge elettorale
Berlusconi-Renzi comporta un’alterazione profonda della composizione della
rappresentanza democratica e compromette la funzione rappresentativa
dell’Assemblea parlamentare. I vizi di incostituzionalità sono molteplici:
con il premio la sovra-rappresentazione del partito che ottiene il 37% resta
eccessiva, distorce la volontà del popolo e non rispetta l’eguaglianza del voto
(i voti dati a quel partito valgono, in seggi, circa il doppio dei voti dati ad altri partiti dal 63% di elettori;
le soglie di sbarramento sono irragionevoli perché diversificate fra loro senza
giustificazione. La soglia dell’8% per i non coalizzati è eccessiva e
irragionevole: ha il solo fine di alterare ulteriormente la rappresentatività
dell’Assemblea parlamentare; la facoltà dell’elettore risulta ulteriormente diminuita dalla
scandalosa norma che consente di candidarsi in più collegi. ( Lorenza
Carlassare, giurista, su
www.articolo21.org ) leggi
Italicum: peggio della Legge Acerbo voluta dal fascismo
Adesso che la legge elettorale, concordata fra Renzi e
Berlusconi ma effettivamente scritta da Verdini, è stata approvata da un
ramo del Parlamento, la realtà ci dimostra quanto sia utile un sistema
bicamerale come clausola di salvaguardia per garantire che le decisioni
politiche più importanti non siano assunte nella fretta e con l'inganno. È fin troppo facile rilevare che questa legge elettorale
darebbe vita a un nuovo ordinamento politico, modificando radicalmente il volto
della democrazia costituzionale, come prefigurata dai Costituenti. In
particolare l'Italicum ripropone gli stessi vizi di incostituzionalità del
porcellum, già denunciati dall'appello dei costituzionalisti pubblicato il 26
gennaio: ci sono le liste bloccate, come nel porcellum, c'è un premio di
maggioranza che, combinato con le soglie d'accesso raddoppiate, distorce
profondamente la volontà manifestata dal corpo elettorale, creando lo stesso
risultato di disuguaglianza nel voto censurato dalla Consulta. L'Italicum nella
sua impostazione si muove lungo i binari del porcellum, ma il risultato è
fortemente peggiorativo. Infatti laddove il Porcellum mirava ad imporre una
sorta di bipolarismo forzato, l'Italicum tende a imporre un bipartitismo
forzato, ovvero a creare una maggioranza artificiale nelle mani di un unico
partito (Domenico Gallo, magistrato, per
Micromega ) leggi
Che fine hanno fatto i sostenitori dell’austerity?
Fateci caso: non ne trovi più uno
che difenda l’austerity. Il nuovo concetto-rifugio dei conformisti
è diventato «Il rigore non basta serve la crescita». Lo ripetono meccanicamente
gli stessi che si sperticavano in lodi per il rigorista Monti, che tartassando
pensionati e lavoratori diede sì impulso alla crescita ma delle banche.
Andava di moda osservare che avevamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità
e che dovevamo tagliare la spesa pubblica. Quindi, se la Commissione
Europea retrocede l’Italia per debito eccessivo e chiede «provvedimenti
contro la scarsa produttività e competitività», ci si affretta
a tradurre «L’Ue chiede crescita e lavoro». Quanto alla riduzione
del debito, per Bruxelles passa per la strada già intrapresa da Monti
e Letta: taglio alla spesa e privatizzazioni. Inutilmente
gli economisti «critici» fanno
notare che non serve aumentare la produttività in un paese dove la domanda
ristagna e che bisognerebbe piuttosto sostenere i redditi
bassi e creare posti di lavoro con un intervento diretto dello Stato. In
Italia è in crisi la domanda. E se è in crisi la domanda, figuriamoci
la risposta. ( Francesca Fornario da ilmanifesto.it ) leggi
È curioso notare come in Italia in
parecchi si stiano avviando verso la campagna elettorale imbrogliando le
carte sul passato. Il Fiscal Compact, ad esempio, fu votato nel 2012 con i voti
di PDL, PD e Centro. Per una questione igienica, consiglio quindi a tutti gli
esponenti e i candidati di questi partiti di farci sapere, all’inizio di ogni
loro comizio o comparsata televisiva, se rivendicano quel voto o se ne chiedono
scusa. Non è che il Fiscal Compact si sia votato da solo, insomma. E sarebbe
interessante anche sapere come Il PSE, a cui aderisce il PD, intende «uscire
dall’austerità» (cosa che ora da quelle parti dicono un giorno sì e un giorno
anche) restando all’interno delle regole che l’hanno provocata e che nel 2012
hanno voluto sia Schulz sia, da noi, il PD. Per quanto riguarda l’euro, poi, la
situazione è ancora più grottesca, perché qui abbiamo Berlusconi, che lo
introdusse con un suo governo ma ora lo attacca con sempre maggior frequenza,
per raccogliere voti; e la Lega, che pure al tempo lo approvò nelle modalità in
cui è stato introdotto, ma ora ci dice che è un crimine contro l’umanità. Boh,
vedete voi. Io spero solo che di qui al 25 maggio ci sia la memoria di tutti
quelli che hanno prodotto una cosa, l’Europa così come è, con la sua moneta mal
fatta e le sue regole pessime, e ora, per pescare voti nel malcontento,
fischiettano facendo finta di non esserci mai stati. ( Alessandro Giglioli dal blog Piovono
Rane su espresso.repubblica.it ) leggi
I gestori
della locanda di via Santa Giulia a Torino spiegano di aver deciso di
raccogliere i tappi di sughero delle bottiglie, con l'idea di avviare a riciclo
il materiale. Nella bottega Johar, i tappi di sughero hanno
iniziato ad accumularsi all'interno di due bidoncini che fanno bella mostra di
sé nella vetrina. A Torino è attivo Tappo a chi?, il progetto promosso da Rilegno (consorzio nazionale per recupero e riciclo degli
imballaggi in legno) nato per raccogliere, ritirare e avviare al recupero i
tappi di sughero. Dal 2010 Tappo a chi? si esprime attraverso protocolli di
intesa e accordi con i gestori di igiene ambientale che si rendono
disponibili ad aderire e si rende operativo attraverso il posizionamento di
contenitori in isola ecologica o in altri luoghi. Nel frattempo un'associazione
utilizza una parte dei tappi di Joahr per laboratori di riuso. "Tutti
possono portare i tappi nella nostra locanda, invece che buttarli, perché
da noi tornano sicuramente ad essere utili” ( Andrea Cannas da ecodallecitta.it ) leggi
Francia: partiti allo sbando alle
municipali
La Francia va al voto in
questo week end per il primo turno delle municipali nei 36mila comuni del
paese. Sono ben 930mila i candidati per quasi 45 milioni di elettori. E’
la prima volta che i francesi tornano a votare dopo l’arrivo all’Eliseo del
socialista Francois Hollande due anni fa, oggi e da tempo ormai di fronte ad
una forte impopolarità. La campagna elettorale è stata dominata da questioni
nazionali e secondo i sondaggi c’è il rischio di una forte astensione; Il
sistema elettorale è orribilmente simile a quello per le presidenziali e per le
politiche: collegi uninominali con il doppio turno al quale vanno le liste che
superano il 12,5% se nessuna arriva al 51% al primo turno ( caso rarissimo) .
Il sistema, adottato con la cosiddetta quinta repubblica a fine anni '50,
è ovviamente difeso dai due principali partiti ( socialisti e conservatori )
come efficace per la stabilità. Per il resto è demenziale per i suoi effetti
ormai noti: in un paese dove ci sono di fatto altri tre poli consistenti ( gli
ecologisti di EELV, la estrema destra del Front National della Le Pen e la
Gauche di Melenchon) succede di frequente che nelle zone dove l’ estrema destra
è forte perdono i conservatori e vincono i socialisti e viceversa dove la
Gauche è forte perdono i socialisti e vincono i conservatori. Le chiamano
triangolazioni e a lungo andare, specie in periodo di crisi economica e sociale
molti elettori, specie al secondo turno, mandano tutti a stendere e se ne
stanno a casa. ( di Massimo Marino ) leggi
Francia: Nei comuni Hollande può
scamparla
La Francia va alle urne, per il primo turno delle
elezioni municipali nei 36mila comuni del paese. Hollande e il governo sono
assai impopolari, ma potrebbero scamparla: nei comuni il voto segue questioni
locali e l’astensione sarà alta. La destra UMP è impelagata in una serie di
scandali, legati alla presidenza Sarkozy. E il rischio Fronte nazionale è limitato:
l’estrema destra presenta liste in soli 600 comuni, potrebbe causare delle
«triangolari» (passa al secondo turno del 30 marzo chi ha ottenuto più del 10%
di voti il 23 marzo), che in alcuni comuni favorirebbero la sinistra. Il Fronte
nazionale punta a eleggere 4 o 5 sindaci al massimo (ha già gestito alcune
cittadine medie in passato, con risultati disastrosi e scandali). Attesa nelle
grandi città, a cominciare da Parigi, Marsiglia, Lione e Nantes. Bordeaux
rieleggerà Alain Juppé. A sinistra della sinistra c’è una grossa tensione:
Mélenchon ha sospeso la partecipazione del Parti de Gauche al Front de Gauche,
per contestare il PCF che in alcune grandi città (a cominciare da Parigi) ha
stretto un’alleanza fin dal primo turno con il PS, di cui contesta nelle piazze
la politica economica. ( Anna Maria Merlo da
ilmanifesto.it )
leggi
VIDEO ARCHIVIO
La Francia al voto questo week end
per il primo turno delle municipali. Primo test elettorale per i socialisti al
potere da circa due anni con François Hollande. A chi andrà il Comune di Parigi
e il risultato del Fronte Nazionale sono gli altri due grandi risultati attesi.
vedi qui
“In Italia la TV è politicizzata, di fatto i mezzi di informazione sono organi di partito. I partiti puntano a rincoglionire la gente usando i mezzi di informazione….” Un video inquietante da m5snews.com vedi qui
Mercoledì 5 marzo nella Sala Nassirya al
Senato si è svolto un incontro sul tema: "Metodi alternativi - nuove strategie di ricerca senza animali per la
salute dell'uomo e del pianeta". Con Thomas Hartung ( USA) e Costanza
Rovida (Germania) .Video integrale dell’incontro: vedi
qui
ALTRIMEDIA
punti di vista per temi per sfuggire
alla disinformazione-in questo numero: Economia-Crisi
europea-Democrazia
Keynes blog - www.keynesblog.com - si
richiama esplicitamente a John Maynard Keynes, l’economista britannico che, per
usare le parole del premio Nobel Paul Krugman, con il suo lavoro ci diede la
soluzione della Grande Depressione degli Anni ’30 del Novecento e che ispirò le
politiche economiche del mondo occidentale per oltre 30 anni dopo la fine della
Seconda Guerra mondiale. Keynes blog è ideato e curato da Guido Iodice e
Daniela Palma. leggi qui
Loretta Napoleoni blog - www.lorettanapoleoni.net - Nel 2012 ha pubblicato Democrazia Vendesi. Un forte legame tra crisi economiche e
l’avvento di dittature percorre la storia d’Europa. Quando le cose vanno male,
sembra, non possiamo permetterci la democrazia: occorrono soluzioni rapide,
prese da pochi per il bene di tutti. Ma è vero?
Punta il dito contro una generazione di politici che per decenni ha
servito i propri interessi. leggi
qui
Economia e Politica - www.economiaepolitica.it - è una rivista indipendente online di critica
della politica economica, costituita nel dicembre 2008 e diretta da Riccardo
Realfonzo. La rivista si propone di
offrire ai media e al grande pubblico un punto di vista alternativo sulle più
importanti decisioni politico-economiche che si sono imposte in questi anni, in
Italia e nel resto del mondo. Del Consiglio scientifico fanno parte Luciano
Gallino e Augusto Graziani. leggi qui
ECOLETTERA del Gruppo delle Cinque Terre vi segnala
ogni 15 giorni interventi, documenti, appuntamenti, rimandando ai siti del
gruppo o ad altri link
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