Legambiente: «Nun ce se crede! Letta faccia chiarezza
sull’impegno del governo nella lotta abusivismo»
In Italia
essere facili profeti rasenta l'ovvio: avevamo detto che il Pdl avrebbe cercato
di onorare il prima possibile la cambiale con gli abusivisti edilizi campani
che hanno permesso al partito di Berlusconi di fare cappotto in una regione
chiave al Senato e puntualmente il neo-nominato presidente della
Commissione giustizia, l'ex ministro Nitto Francesco Palma e coordinatore
regionale del Pdl in Campania (che solo ieri sia adontava perché qualcuno aveva
osato mettere in discussione la sua indipendenza di giudizio) lo ha fatto subito.
Vittorio
Cogliati Dezza, presidente di Legambiente, è allo stesso tempo preoccupato ed
esterrefatto: «Nun ce se crede! Veramente ci aspettavamo un esordio diverso.
Chiediamo al premier Letta di intervenire rapidamente e spiegare questa
dichiarazione di Nitto Palma anche alla luce di quanto espresso pochi giorni fa
nel suo discorso al Parlamento dove ricordava doverosamente che ‘abbiamo un
impegno alla prevenzione, con un piano di manutenzione contro il dissesto
idrogeologico e la lotta all'abusivismo».
Ma non è la
prima volta che l'ex ministro, che dovrebbe essere un difensore della legge, fa
uscite di questo tipo, la più recente è la conferenza stampa dell'11 aprile
durante la quale aveva annunciato la richiesta di istituire una commissione
d'inchiesta sul fenomeno dell'abusivismo edilizio in Campania. spiegando che
l'obiettivo è quello di individuare «Le responsabilità che hanno condotto ad
avere, in regione, 69.000 ordini di abbattimento e 250.000 procedimenti penali
pendenti. Fra i compiti della Commissione d'inchiesta ci sarà quello di
conoscere data delle costruzioni, responsabilità politiche ed eventuali inerzie
da parte dell'autorità giudiziaria». Non una parola sul fatto che qualcuno
quegli abusi li ha fatti spesso con il sostanzioso appoggio e contributo della
Camorra e con gli amministratori del partito di Nitto Palma che si voltavano
dall'altra parte. Secondo il rapporto Ecomafia 2012 di Legambiente, «Sono
almeno 258.000 gli immobili abusivi sorti tra il 2003 e il 2011, per un
fatturato complessivo stimato in 18,3 miliardi di euro». Il rapporto riporta
inoltre 6.662 infrazioni nel ciclo del cemento solo nel 2011, cioè 18 reati
accertati al giorno, e 1964 sequestri effettuati tra immobili e pertinenze.
Nelle Regioni Campania, Puglia, Calabria e Sicilia si registra inoltre il 45,7%
delle infrazioni complessive.
Ma secondo
Nitto Francesco Palma «Finalmente registriamo un'apertura dal Pd a livello
nazionale. Mi auguro che a questa ne possa corrispondere una anche a livello
regionale. Perché quella contro gli abbattimenti non è una battaglia
ideologica, ma trasversale».
Legambiente
è preoccupata ed esterrefatta allo stesso tempo: «Il movente alla base
dell'ossessiva richiesta del neo presidente della Commissione giustizia Nitto
Francesco Palma è sempre lo stesso: intervenire sulla legge nazionale,
prorogando i termini del condono del 2003 per aggirare la legge regionale
campana del 2004 che rende insanabili gli immobili abusivi in aree vincolate e
impedire le demolizioni disposte dalla magistratura. Nonostante il territorio
campano sia notoriamente ad alto rischio idrogeologico e paghi quasi ogni anno
un triste tributo, anche in termini di vite umane, alla pesante e
irresponsabile cementificazione. Nonostante il nostro Paese abbia bisogno di
interventi di messa in sicurezza del territorio, di risanamento ambientale, di
riqualificazione del patrimonio edilizio. L'esatto contrario della politica dei
condoni, che ogni volta produce nuovo abusivismo, moltiplica i cantieri
illegali, saccheggia ed espone a nuovi rischi i territori, blocca i tentativi
coraggiosi di procedere agli abbattimenti, che se pure con difficoltà in
qualche parte d'Italia si cominciano a fare».
da greenreport.it, 9 maggio 2013
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