A Bologna aumenta la tensione sul
referendum sui finanziamenti alle scuole private il cui significato di fondo va al di là della
dimensione locale. Il referendum consultivo che sta facendo tremare i partiti,
specie il gigante dai piedi d'argilla, il PD bolognese, è nato da una decina di
volontari riuniti nel «comitato 33», nome ispirato all'articolo della
Costituzione che riconosce ai privati il diritto di istituire scuole ma «senza oneri per lo Stato». Il 5 dicembre
2012 il comitato guidato da Isabella, mamma di una dei 423 bambini esclusi
quest'anno dalla scuola materna pubblica, ha depositato oltre 13 mila firme, 4 mila in più di quelle
necessarie ( nel concreto si decide dove andrebbe un milione di euro all’anno,
al pubblico o al privato). Da quel momento la sfida di Bologna è diventata una
bomba. Stefano Rodotà ha accettato la nomina a presidente onorario del comitato
promotore attorno al quale si è radunata di fatto l'intera opposizione al governo delle larghe
intese: Movimento 5 Stelle e SEL, oltre che Rifondazione, Fiom, i sindacati di
base, scrittori e artisti come Camilleri, Guccini o Sabina Guzzanti. Bologna è
diventata il simbolo dell'uso delle risorse pubbliche per la scuola e chiede di
«statalizzare» 2500 sezioni materne in tutto il paese nei prossimi 5 anni. Il
sindaco Merola ha assicurato che continuerà comunque a finanziare il «sistema
integrato» tra scuole pubbliche e private, qualunque sarà il risultato del
referendum. Su questa linea si è schierato l'establishment cattolico, il capo
della Cei Bagnasco e addirittura Papa Bergoglio, poi Legacoop, Confcooperative,
Comunione e Liberazione, gli industriali e i commerciati di Bologna. Anche
Luigi Berlinguer e Prodi sostengono il patto con i privati che svuota di senso
l'istruzione pubblica e aggira il dettato costituzionale. Vedremo che ne
pensano i bolognesi.
I
nomi sono quasi sempre gli stessi: presunti capitani d’industria come la
famiglia Riva, imprenditori dall’aspetto illuminato tipo la famiglia Benetton.
O Diego Della Valle, sempre presente negli ultimi vent’anni. I più generosi e
attenti? Tutte le realtà legate al mondo della sanità e dell’edilizia. Destra,
sinistra, centro. Questo ballo coinvolge tutto il Parlamento. Il caso di
Alfredo Romeo fra i tanti: capacità di intervenire, dove utile, con
finanziamenti trasversali: 27.900 euro nel 2002 ai Ds di Roma, 12 a Forza
Italia. Altri 20, sempre al partito di Fassino, per il 2005. E ancora 30 mila
nel 2013 a Nicola Latorre, 25 al Centro Democratico. Oppure a Torino nel 2001:
30 mila per il sindaco Sergio Chiamparino, 40 a Forza Italia. Infine ha dato 60
mila euro a Renzi per le primarie. Attenzione: il business di Alfredo Romeo è
di servizi offerti agli enti pubblici. Il 13 aprile di quest’anno la terza
sezione della Corte d’appello di Napoli, lo ha condannato a tre anni per
corruzione. Poche settimane prima aveva vinto una gara bandita dall’Anci per
diventare partner della società che si occuperà della riscossione dei tributi.
( Alessandro Ferrucci e Carlo Tecce su ilfattoquotidiano.it ) leggi
Legge elettorale, Cassazione boccia il premio di
maggioranza del Porcellum
La
Cassazione boccia il premio di maggioranza del Porcellum e si appella alla
Corte Costituzionale sulla legittimità della legge elettorale istituita nel
2005 accogliendo il ricorso di 27 ricorrenti che hanno sollevato dubbi sulla
sua costituzionalità. “Si tratta di un meccanismo premiale che, da un lato,
incentivando il raggiungimento di accordi tra le liste al fine di accedere al
premio, contraddice l’esigenza di assicurare la governabilità, stante la
possibilità che, anche immediatamente dopo le elezioni, la coalizione
beneficiaria del premio si sciolga o i partiti che ne facevano parte ne
escano”. Il meccanismo del premio “
provoca una alterazione degli equilibri istituzionali, tenuto conto che la
maggioranza beneficiaria del premio è in grado di eleggere gli organi di
garanzia che, tra l’altro, restano in carica per un tempo più lungo della
legislatura”. Da qui la sua manifesta “irragionevolezza” in base all’art. 3
della Costituzione nonché la lesione dei principi di uguaglianza del voto e di
rappresentanza democratica. ( redazione ilfattoquotidiano.it ) leggi
La
demeritocrazia incalza e, col favore delle "larghe intese", occupa il
Palazzo, e già il Pdl torna a intonare la litania dei condoni. L'unica
"grande opera" di cui il Paese ha bisogno è la messa in sicurezza del
territorio e il rilancio dell'agricoltura di qualità. Il consumo di suolo va
limitato tenendo conto di parametri ineludibili: l'enorme quantità di invenduto
(almeno due milioni di appartamenti), che rende colpevole l'ulteriore dilagare
del cemento; gli edifici abbandonati, che trasformano importanti aree del Paese
in una scenografia di rovine; infine, il necessario rapporto fra corrette
previsioni di crescita demografica e pianificazione urbana. Manodopera e
investimenti vanno reindirizzati sulla riqualificazione del patrimonio edilizio
e sulla manutenzione del territorio. ( Salvatore Settis in archivio Repubblica ). leggi
I bambini di Sarroch (Cagliari)
“presentano incrementi significativi di danni e di alterazioni del Dna rispetto
al campione di confronto estratto dalle aree di campagna”. E’ quanto si legge
in una ricerca epidemiologica condotta da otto ricercatori e pubblicata
su Mutagenesis, rivista dell’Università di Oxford. Lo studio, sette cartelle
fitte di dati e analisi, è stato acquisito dalla Procura di Cagliari, come
scrive il quotidiano La Nuova Sardegna, e il fascicolo è sulla scrivania del pm
Emanuele Secci, titolare dell’inchiesta giudiziaria sullo stato ambientale
dell’area tra Cagliari, Pula e Teulada. Sarroch ha visto il suo territorio
devastato dalla presenza di veri e propri ecomostri: dal litorale su cui sorge
l’agglomerato petrolchimico che si è sviluppato a partire dalla raffineria di
petrolio della Saras, fino all’entroterra espropriato dal poligono militare di
Teulada. ( Luca Pisapia su ilfattoquotidiano.it ) leggi
Ecco che cosa rischiano oltre 6 milioni di
italiani. E’ importante che la gente sappia e sia consapevole dei rischi quando,
purtroppo, ci sono. Sono stati individuati dalla Val D’Aosta alla Sicilia.
E sono ben quarantaquattro aree del Paese inquinate oltre ogni limite di legge.
Sei milioni di persone esposti a rischio malattie, tutte mortali: tumori,
malattie respiratorie, malattie circolatorie, malattie neurologiche, malattie
renali. Pubblichiamo i risultati del
rapporto del ministero della Salute sui 44 luoghi e siti più inquinati
d’Italia, la lista completa dei siti a rischio e la lista di malattie che
gli abitanti devono temere. Tutto ufficiale, anche se scritto in burocratese. (da www.ambientebio.it ) leggi
A pochi giorni dalle elezioni comunali, una pubblicazione inchioda la
politica alle sue responsabilità nella gestione dei rifiuti. Roma ospita la
discarica di Malagrotta, un enorme buco nero di 240 ettari (240 campi di
calcio) da 5000 tonnellate di rifiuti al giorno di proprietà di Manlio Cerroni,
che fattura grazie al suo impero maleodorante circa 800 milioni di euro l'anno.
Malagrotta è la discarica più grande d'Europa. Dopo 35 anni e innumerevoli
proroghe si avvierebbe alla definitiva chiusura. Il tempo necessario a ultimare
il sito provvisorio, Monti dell'Ortaccio che si trova a soli 700 metri di
distanza ed è di proprietà dello stesso Cerroni. Nelle immediate vicinanze
della discarica vivono più di 50 mila persone. Per decenni le amministrazioni
che si sono succedute hanno visto il conferimento in megadiscariche e
l'incenerimento come unica soluzione possibile in materia di rifiuti. Ma le
alternative esistono e sono riassunte dalla cosiddetta strategia "rifiuti
zero". ( Marica di Pierri di Associazione A Sud su il manifesto ) leggi
L’Assemblea
nazionale del Forum Salviamo il paesaggio
ribadisce con forza il concetto che il suolo libero e il suolo fertile
sono beni comuni degli italiani, fondamento di tutte le funzioni ecosistemiche
che stanno alla base della vita di ognuno, dai quali si ricavano prima di tutto
cibo, salute, sicurezza ambientale e bellezza, un immenso patrimonio culturale
collettivo e condiviso, di questi tempi la più grande opportunità economica per
la Nazione. Una risorsa insostituibile e non rinnovabile, sulla quale si può
costruire il futuro del Paese e si possono creare tante opportunità di lavoro
per le nuove generazioni. Fra le proposte
suggerisce di lasciare la strada delle “grandi opere” per dedicarsi alle
“piccole opere” di riconversione ecologica, di lotta al dissesto idrogeologico,
di percorsi ciclabili panoramici attorno alle bellezze della nostra
Italia. leggi
Sul progetto di recupero dell’area della ex-Westinghouse, cittadini e
associazioni nutrono parecchi dubbi. Molti sono gli aspetti che andrebbero valutati, prima di “vendere” un
pezzo di città. Di
fronte ai resoconti apparsi sulla stampa cittadina è venuta crescendo la
costernazione, e la sensazione che ancora una volta si stia perdendo
l’occasione di progettare una parte della città pubblica, importante e non
certo marginale, secondo criteri e metodologie innovative e ambientalmente
sostenibili, in particolare nella progettazione degli spazi pubblici, affidando
il tutto a dei “promotori finanziari”. Le proposte sono già note, e
fanno capo alla Società REAM SGR SpA, ( Real Estate Management,Società Gestione
Risparmio ), costituita da importanti fondazioni bancarie piemontesi, in primis
le Fondazioni Cassa di Risparmio di Torino, di Asti, di Alessandria e di
Fossano, che sviluppa una strategia di “valorizzazioni immobiliari”. ( Emilio Soave di Pro Natura Torino su salviamoilpaesaggio
) leggi
Spese militari: all’Italia costano come il welfare
Secondo le stime del Sipri, l’Italia ha speso per il 2012 circa 26,46
miliardi di euro, con un calo di circa il 6 % rispetto al picco storico a
del 2008 ( 28,16 miliardi ). Quante risorse sono assorbite dalla spesa
militare rispetto al Pil dell’intera economia e rispetto ad altre funzioni
dello stato come l’istruzione e la protezione sociale? La spesa
militare risulta più o meno in linea con quella di altri paesi europei,
leggermente superiore rispetto alla spesa della Germania (+0,4% del Pil) e di
quasi un punto percentuale superiore a quella spagnola, che ha visto una notevole riduzione negli ultimi
anni. Se, tuttavia, confrontiamo le altre voci di spesa si distingue subito l’anomalia
italiana. La spesa militare è infatti pari alla spesa per politiche del
lavoro e solo marginalmente inferiore alla spesa per politiche sociali. ( Vincenzo
Scrutinio
da LaVoce.info ). leggi
Nell’ultimo secolo l’Italia ha perso il 75% della varietà della frutta
La frutta
italiana è in via di estinzione. A dirlo la FAO, la quale ha stimato che tra il
1900 e il 2000 sia andato perduto il 75% della diversità delle colture.
Inoltre, entro il 2055, a causa del cambiamento climatico, scompariranno tra il
16 e il 22% dei parenti selvatici per colture importanti come arachidi, patate
e fagioli. Perché
si sta arrivando a questo “olocausto delle culture tipiche italiane”? I motivi
vanno ricercati nel graduale abbandono delle colture locali e peculiari di ogni
territorio, in favore della frutticoltura moderna o industriale. Si è sempre
più puntato su colture richieste su larga scala sacrificando coltivazioni più
ridotte e limitate, ma molto pregiate proprio in quanto tali. ( Luca
Scialò da tuttogreen.it ). leggi
UE: Due Commissari indagano sulla
Pedemontana veneta
La
Commissione europea risponde a Zanoni sulla possibile violazione di direttive
europee per la costruzione della Pedemontana Veneta. “Alla Società Superstrada Pedemontana Veneta S.P.V. è
stato fatto un regalo spropositato con i soldi dei cittadini, che si troveranno
a pagare nel caso non ci sia abbastanza traffico, un vero e proprio paradosso”.
“In questo modo vengono cambiate le regole del cosiddetto project financing
della convenzione stessa – attacca Zanoni – Il risultato è che sulla
Regione, quindi sulle casse pubbliche, vengono scaricate tutte le spese dei
mancati introiti privati che, in questo caso, corrispondo a un aumento del
traffico automobilistico e quindi dell'inquinamento”. leggi
Attraverso il voto di un
emendamento presentato dal PS - e votato anche a destra - l’Assemblea nazionale
francese ha introdotto nel codice penale il reato di “schiavitù moderna”. Sarà
punibile fino a 15 anni di carcere, 20 se ci sono aggravanti, il “fatto di
esercitare su una persona gli attributi del diritto di proprietà o di mettere
una persona in uno stato di assoggettamento continuo, costringendola a
prestazioni di lavoro o sessuali o alla mendicità o a qualsiasi prestazione non
remunerata”. Tra le circostanze aggravanti c’è il fatto che la vittima sia
minorenne o vulnerabile. Con questo voto (che non è ancora definitivo, perché
deve passare ancora al Senato), la Francia si mette in conformità con una
sentenza della corte europea dei diritti dell’uomo dell’11 ottobre 2012. ( Anna
Maria Merlo su ilmanifesto.it ) leggi
VIDEO ARCHIVIO
420 mila euro per
costruire la palestra della scuola elementare di Quarantoli, frazione di Mirandola, comune
terremotato. Il leader del
Movimento 5 stelle consegna i soldi raccolti e risparmiati durante la campagna
elettorale. vedi
qui
Oceano antartico, caccia a
balene: collisione fra nave giapponese e scafo di attivisti. Per una
corte d'appello USA gli attivisti anti-caccia alle balene sono
"pirati". vedi
qui
La
16a edizione di CinemAmbiente, il
più importante festival di film a tematica ambientale, avrà luogo a Torino,
dal 31 Maggio al 5 Giugno 2013, data in cui si festeggia il World Environment Day (WED),
la Giornata Mondiale dell'Ambiente. Saranno presentati durante l'evento
circa 80 film. vedi qui
ECOLETTERA del Gruppo delle Cinque
Terre vi segnala ogni 15 giorni interventi, documenti, appuntamenti, rimandando
ai siti del gruppo o ad altri link
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