Come previsto la Camera dei deputati, con 313 voti a favore, 291 contrari e 2 astenuti, ha votato la fiducia posta dal Governo sull'approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del disegno di legge, già approvato dal Senato, di conversione del decreto-legge 31 marzo 2011, n. 34, recante "Disposizioni urgenti in favore della cultura, in materia di incroci tra settori della stampa e della televisione, di razionalizzazione dello spettro radioelettrico, di moratoria nucleare, di partecipazioni della Cassa depositi e prestiti, nonché per gli enti del Servizio sanitario nazionale della regione Abruzzo".
Questi i molti temi del ddl, ma a tenere banco è la questione nucleare. Dopo il voto di oggi il referendum si allontana. Ora dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale l'ultima parola passerà alla Corte di Cassazione sulla quale si ripiegano le speranze (ormai poche) per far esprimere i cittadini su un tema, quello del futuro energetico del paese, di massima importanza.
Intanto mentre si blocca il referendum sul nucleare oltre quattro milioni di italiani residenti all'estero hanno iniziato a ricevere dal Ministero dell'Interno le schede elettorali per il Referendum. Un italiano residente a Madrid- informano da Greenpeace- ha ricevuto ieri sera una lettera dall'Ambasciata d'Italia con la dicitura "Urgente", contenente la scheda per votare lo stesso Referendum sul nucleare che è stato bloccato pochi minuti fa alla Camera. «È ormai chiaro che sul nucleare il Governo ha perso il controllo- hanno dichiarato da Greenpeace- chiedere la fiducia sul decreto Omnibus è stato un vero e proprio ricatto per evitare qualsiasi discussione democratica alla Camera su un tema come quello del nucleare che merita invece un'ampia e seria discussione sia in Parlamento che in tutto il Paese»
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